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Pubblicato inBenessere, Salute

Cos’è la candida e come curarla?

La candida è una malattia infettiva causata da un fungo appartenente al ceppo dei saccaromiceti. Può colpire diverse parti del corpo, in particolare i genitali. Vediamo sintomi, cause e cure.

Candida cause

La candida è un’infezione causata dal fungo Candida albicans. Può colpire pelle, mucose o genitali, provocando prurito, irritazione e secrezioni.

In condizioni normali, infatti, la candida è tenuta sotto controllo dal nostro sistema immunitario. Tuttavia, quando si verificano determinati squilibri, può proliferare eccessivamente, dando origine a un’infezione.

In questo articolo, con il contributo della ginecologa Eleonora Iachini del Santagostino, faremo chiarezza su cause, sintomi e trattamenti di questo disturbo.

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Che cos’è la candida?

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La candida è un’infezione micotica causata dal patogeno Candida albicans, che prolifera nelle mucose.

Più precisamente il fungo Candida è presente naturalmente nel corpo umano e nell’ambiente. Questo microrganismo è generalmente innocuo, ma in particolari condizioni può crescere in modo incontrollato e dando esito all’infezione, nota come candidosi.

Può colpire diverse parti del corpo, come ad esempio:

  • Pelle. La candida colpisce comunemente le pieghe cutanee come sotto il seno, le ascelle, o l’area inguinale, dove il calore e l’umidità favoriscono la crescita del fungo
  • Unghie: può causare infezioni note come onicomicosi, che rendono le unghie fragili, scolorite e ispessite.
  • Bocca e gola: può causare disturbi come il mughetto orale
  • Area genitale esterna: interessa soprattutto zone esterne come vulva o prepuzio, con sintomi quali prurito e irritazione
  • Piedi: soprattutto tra le dita, in condizioni di umidità prolungata.

Più precisamente, la candidosi vaginale, che colpisce le mucose genitali, è sicuramente il tipo più conosciuto. Questa si presenta almeno una volta nella vita, soprattutto nelle donne in età fertile (75%).

Come si prende la candida? Cause e fattori di rischio

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Il patogeno che causa la candida, come detto, si trova fisiologicamente sulla cute e nelle mucose dell’organismo. I motivi per cui un soggetto può sviluppare l’infezione sono molteplici. Ad esempio, nel caso di candidosi vaginale, può succedere che a causa di uno squilibrio la candida si sviluppi in maniera preponderante rispetto ai comuni germi commensali della vagina. È il caso delle alterazioni microambientali delle mucose determinate da:

  • Utilizzo improprio di detergenti intimi e scarsa igiene intima
  • Situazioni di stress e stili di vita errati
  • Patologie che comportano alterazioni metaboliche come il diabete mellito

Tra i fattori che favoriscono l’infezione rientrano anche le terapie antibiotiche che, alterando il pH vulvovaginale e ne aumentano la proliferazione.

Un’altra causa può essere determinata dal contatto con un partner portatore del fungo.

L’organismo si presta a favorire lo sviluppo dell’infezione nel caso in cui il sistema immunitario si indebolisca (immunodeficienza). Ciò può avvenire a causa di:

La trasmissione della candida può avvenire anche durante rapporti sessuali non protetti, ma non è detto che l’infezione si manifesti necessariamente in forma sintomatica a livello degli organi genitali.
L’utilizzo del preservativo è assolutamente sempre raccomandato e i rapporti sessuali andrebbero evitati o limitati in caso di manifestazione sintomatologica dell’infezione.

In alcuni casi la candidosi può diventare ricorrente, a seguito di comportamenti che possono esporci a un maggior rischio, tra cui:

Tabella riassuntiva delle cause

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Cause Fattori
Alterazioni microambientali
  • Utilizzo improprio di detergenti intimi
  • Scarsa igiene intima
  • Situazioni di stress e stili di vita errati
  • Patologie metaboliche come il diabete mellito
Fattori favorenti l’infezione
  • Terapie antibiotiche (alterazione del pH vulvovaginale)
  • Contatto con un partner portatore del fungo
Sistema immunitario indebolito
  • Malnutrizione
  • Patologie croniche (compresi i tumori)
  • Infezioni virali (HIV, influenza, morbillo)
Trasmissione sessuale La candida può essere trasmessa durante rapporti sessuali non protetti. Tuttavia, l’infezione non sempre si manifesta con sintomi genitali.
Fattori di rischio per recidive
  • Consumo di alimenti ricchi di zuccheri o bevande gassate
  • Uso frequente di salvaslip
  • Stitichezza.

Quali sono i sintomi della candida?

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La candida a livello vaginale si manifesta principalmente con sintomi quali:

  • Bruciore
  • Arrossamento dei genitali esterni
  • Secrezione di perdite dense biancastre simili a ricotta.

L’infezione può coinvolgere anche il glande (candida del pene), causando:

Oppure può interessare il cavo orale (candidosi orale), andando a colpire lingua, palato (duro e molle) e l’arco tonsillare. I sintomi in questo caso sono: 

  • Presenza di chiazze biancastre su lingua, guance, palato o gengive
  • Infiammazione e rossore diffusi nella cavità orale
  • Percezione di bocca asciutta e disidratata
  • Cambiamenti nel gusto, spesso con un retrogusto metallico
  • Fastidio o dolore durante la deglutizione
  • Fessurazioni dolorose ai lati della bocca (cheilite angolare).

Nelle manifestazioni più gravi dell’infezione, può essere coinvolta anche la mucosa esofagea. Ciò può comportare difficoltà nella deglutizione e dolore, ma anche i sintomi tipici della gastrite, a livello gastro-intestinale e nelle enterocoliti, quali:

I sintomi determinati dalla candidosi possono protrarsi più a lungo del normale nel caso in cui la persona colpita sia immunodepressa o qualora non vengano effettuate le cure adeguate.

Localizzazione Sintomi
Vagina
  • Bruciore
  • Prurito
  • Arrossamento dei genitali esterni
  • Perdite dense biancastre simili a ricotta
Pene
  • Bruciore durante la minzione
  • Dolore durante i rapporti sessuali
Cavo orale
  • Macchie bianche su lingua, guance, palato o gengive
  • Arrossamento e irritazione nella bocca
  • Sensazione di secchezza
  • Alterazioni del gusto o sapore metallico
  • Dolore o difficoltà a deglutire
  • Screpolature agli angoli della bocca (cheilite angolare)
Esofago
  • Difficoltà nella deglutizione
  • Dolore
  • Bruciore e contrazione di stomaco
  • Senso di pienezza
  • Meteorismo
  • Spasmi
  • Diarrea

Come si fa la diagnosi di candidosi?

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La diagnosi di candida può essere effettuata tramite una visita ginecologica. In presenza di sintomi sospetti, lo specialista può richiedere degli accertamenti diagnostici con lo scopo di individuare il trattamento più efficace.

Tra gli esami indicati, vi sono:

  • Esami del sangue
  • Antigeni della candida, che misurano la presenza di sostanze prodotte dal fungo nel sangue
  • Test molecolari: test che cercano il DNA del fungo nel sangue. Questi esami sono particolarmente utili perché a volte gli esami del sangue tradizionali (emoculture) potrebbero non rilevare l’infezione
  • Tampone vaginale o tampone uretrale: viene prelevato dalla zona infetta e analizzato in laboratorio. Il campione viene messo in un ambiente che favorisce la crescita dei funghi. Se la candida è presente, si formano delle piccole colonie visibili al microscopio
  • Esame microscopico: il campione prelevato può essere osservato direttamente al microscopio per cercare la presenza del fungo.

Per l’identificazione ci si può servire del microscopio ottico, il quale viene utilizzato per osservare direttamente il materiale sospetto per l’infezione.

Come si elimina la candida?

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Nel caso di candidosi ricorrente, in genere, viene somministrata una terapia antifungina. Si utilizzano farmaci antimicotici, disponibili sotto forma di creme, ovuli o compresse. 

È fondamentale completare il ciclo di trattamento prescritto dal medico, anche se i sintomi sembrano scomparire prima, per evitare ricadute. Può anche essere consigliato un trattamento con fermenti lattici vaginali in grado di normalizzare il pH.

Si consiglia inoltre di coinvolgere sempre il partner nelle terapie in modo da evitare di contaminarsi a vicenda dopo il trattamento.

La candida può passare da sola?

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La candida non può passare da sola. Se non trattata, infatti, tende a persistere e può addirittura peggiorare. Sebbene in alcuni casi, soprattutto se l’infezione è molto lieve, possa sembrare che i sintomi si attenuino spontaneamente, il fungo, in realtà, non viene eliminato del tutto. 

Senza un trattamento adeguato la candidosi può, ad esempio, diffondersi ad altre zone del corpo, come l’intestino o il tratto urinario. Nelle donne in gravidanza, inoltre, può aumentare il rischio di parto prematuro o infezioni del neonato.

Quanto tempo ci vuole per guarire?

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La candida guarisce in circa 7-14 giorni, se il trattamento curativo sia adeguato e tempestivo. Qualora così non fosse, sarà necessario consultare il proprio medico.

Cosa non si deve mangiare con la candida?

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Gli alimenti da evitare nel periodo in cui si manifesta la candidosi, sono:

  • Alimenti affumicati
  • Alimenti contenenti lieviti, ricchi di conservanti e zuccheri
  • Bevande alcoliche e zuccherate
  • Cereali e arachidi
  • Formaggi fermentati
  • Patate
  • Saccarosio
  • Yogurt alla frutta
  • Cioccolata.

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Come si previene?

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Tra le regole d’oro per la prevenzione della candida ricordiamo:

  • Non usare detergenti a pH troppo acido, meglio neutro. Evitiamo di utilizzare detergenti profumati perché potrebbero danneggiare le difese naturali
  • Limitare l’uso del salvaslip
  • Avere una funzionalità intestinale regolare
  • Evitare le lavande interne, che un tempo erano molto utilizzate. Questo perché i disinfettanti antibatterici che sono contenuti possono danneggiare la flora batterica vaginale ed esporre la persona a un rischio maggiore di contrarre infezioni e candidosi
  • Al mare, evitare di tenere il costume bagnato ed evitare il contatto diretto dei genitali con la sabbia.