Skip to content
Pubblicato inGenitori

La candida: cause e sintomi

Malattia infettiva causata da un fungo appartenente al ceppo dei saccaromiceti, può causare bruciore e arrossamenti alla parte esterna dei genitali. Viene trattata con una terapia antimicotica

Candida cause

La candida è una patologia infettiva causata da un un fungo che appartiene alla famiglia dei saccaromiceti. Con l’aiuto della ginecologa del Santagostino Eleonora Iachini, cerchiamo di saperne di più su questa infezione.

In questo articolo, in particolare, vedremo:

  • Quali sono le manifestazioni sintomatologiche di questa infezione fungina
  • Le cause principali della malattia e i fattori di rischio
  • Come si fa la diagnosi
  • Quali sono i sintomi
  • Le principali strategie di prevenzione e i trattamenti terapeutici

Prenota una visita ginecologica

Che cos’è la candida?

↑ top

La candida è un’infezione causata da funghi che proliferano molto frequentemente nelle mucose. Sebbene ve ne siano di diversi tipi, la candidosi vaginale (quella che colpisce le mucose genitali) è sicuramente quella più conosciuta, perché almeno una volta nella vita si presenta, soprattutto nelle donne in età fertile (75%), ma esistono forme che interessano anche gli uomini e i genitali maschili.

Per quale motivo si prende la candida?

↑ top

Il patogeno che causa la candida si trova fisiologicamente sulla cute e nelle mucose dell’organismo.

I motivi per cui un soggetto può sviluppare l’infezione sono molteplici. Ad esempio,  può succedere che a causa di uno squilibrio la candida si sviluppi in maniera preponderante rispetto ai comuni germi commensali della vagina. È il caso delle alterazioni microambientali delle mucose determinate da:

  • Utilizzo improprio di detergenti intimi e di conseguenza scarsa igiene intima
  • Situazioni di stress e stili di vita errati
  • Patologie che comportano alterazioni metaboliche come il diabete mellito

Tra i fattori che favoriscono l’infezione rientrano anche le terapie antibiotiche che, alterando il pH vulvovaginale, ne aumentano la proliferazione. Un’altra causa può essere determinata dal contatto con un partner portatore del fungo (Candida albicans).

L’organismo si presta a favorire lo sviluppo dell’infezione nel caso in cui il sistema immunitario si indebolisca (basse difese immunitarie – immunodeficienza). Ciò può avvenire a causa di:

  • Malnutrizione
  • Patologie croniche (compresi i tumori)
  • Infezioni di tipo virale (infezione da Hiv, influenza, morbillo)

La trasmissione della candida può avvenire anche durante rapporti sessuali non protetti, ma non è detto che l’infezioni si manifesti necessariamente in forma sintomatica. L’utilizzo del preservativo è assolutamente sempre raccomandato e i rapporti sessuali andrebbero evitati o limitati in caso di manifestazione sintomatologica dell’infezione a livello degli organi genitali.

In alcuni casi la candidosi o candidiasi può diventare ricorrente e in questo caso esistono alcuni comportamenti che possono esporci ad un maggior rischio. Tra gli esempi principali possiamo citare:

  • Il consumo di alimenti molto ricchi di zuccheri o bevande gassate
  • L’uso frequente di salvaslip
  • L’alvo stitico

Come si fa la diagnosi di candidosi?

↑ top

La diagnosi per i casi più eclatanti può essere effettuata tramite una visita ginecologica.

L’accertamento attraverso esami invasivi, invece, fa seguito alla rilevazione di disturbi rilevati dallo specialista nel corso dell’esame obiettivo. Oltre alla conferma diagnostica, la finalità è capire quale tipo di trattamento medico sia più efficace.

Il dosaggio degli antigeni della candida e i test molecolari per la ricerca del materiale genetico del fungo sono importanti perché in alcuni casi le emocolture possono risultare falsamente negative.

Si può ricorrere o meno all’ausilio di un tampone vaginale (o tampone uretrale) con l’antibiogramma. Il materiale prelevato viene seminato successivamente in appositi terreni funzionali alla proliferazione della candida. Passati alcuni giorni, si verifica se le colonie fungine siano effettivamente cresciute.

Per l’identificazione della candida ci si può servire del microscopio ottico, il quale viene utilizzato per osservare direttamente il materiale sospetto per l’infezione.

Candida: sintomi principali

↑ top

La candida a livello vaginale si manifesta principalmente con:

  • Bruciore
  • Arrossamento dei genitali esterni
  • Secrezione di perdite dense biancastre simili a ricotta

L’infezione può coinvolgere anche il glande (candida del pene) – causando bruciore durante la minzione e dolore nel corso di rapporti sessuali – e il cavo orale (candidosi orale), andando a colpire lingua, palato (duro e molle) e l’arco tonsillare.

Nelle manifestazioni più gravi dell’infezione, può essere coinvolta anche la mucosa esofagea. Ciò può comportare difficoltà nella deglutizione e dolore, ma anche i sintomi tipici della gastrite, a livello gastro-intestinale e nelle enterocoliti, quali:

  • Bruciore e contrazione di stomaco
  • Senso di pienezza
  • Meteorismo
  • Spasmi
  • Diarrea

I sintomi determinati dalla candidosi possono protrarsi più a lungo del normale nel caso in cui la persona colpita sia un soggetto immunodepresso o qualora non vengano effettuate le cure adeguate.

Prenota un videoconsulto ginecologico

Terapia e prevenzione

↑ top

Nel caso di candidosi ricorrente, la terapia antimicotica va somministrata per via generale, così come anche la profilassi va attuata con preparati orali a cicli a basse dosi. Soprattutto in questi casi si agirà anche in termini di prevenzione, effettuando dei trattamenti con fermenti lattici vaginali in grado di normalizzare il pH ed evitare ricadute.

È importante inoltre coinvolgere sempre il partner nelle terapie in modo da evitare di contaminarsi a vicenda dopo il trattamento.

Tra le regole d’oro per la prevenzione ricordiamo:

  • Non usare detergenti a pH troppo acido, meglio neutro. Evitiamo di utilizzare detergenti profumati perché potrebbero danneggiare le difese naturali
  • Limitare l’uso del salvaslip
  • Avere una funzionalità intestinale regolare
  • Evitare le lavande interne, che un tempo erano molto utilizzate: questo perché i disinfettanti antibatterici che sono contenuti possono danneggiare la flora batterica ed esporre la persona a un rischio maggiore di contrarre infezioni e candidosi
  • Al mare, evitare di tenere il costume bagnato ed evitare il contatto diretto dei genitali con la sabbia

Quanto tempo ci vuole per guarire dalla candida?

↑ top

Nel caso in cui il trattamento curativo sia adeguato e tempestivo, si guarisce di candida in circa 7-14 giorni. Qualora così non fosse, sarà necessario consultare il proprio medico.

Cosa non si deve mangiare con la candida?

↑ top

Gli alimenti da evitare nel periodo in cui si manifesta la candidosi, sono:

  • Alimenti affumicati
  • Alimenti contenenti lieviti, ricchi di conservanti e zuccheri
  • Bevande alcoliche e zuccherate
  • Cereali e arachidi
  • Formaggi fermentati
  • Patate
  • Saccarosio
  • Yogurt alla frutta
  • Cioccolata