- Prenota una visita nutrizionista
- Camomilla, proprietà e benefici
- Quando è consigliato bere la camomilla e quando no?
- Quali sono gli effetti collaterali del consumo eccessivo?
La camomilla è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Composite (Asteraceae) nota per le sue proprietà calmanti, rilassanti e antiossidanti. In passato veniva utilizzata spesso per le sue qualità rigeneranti e lenitive contro numerosi malanni e oggi i fiori essiccati sono la componente principale per la preparazione di infusi e tisane. Quesi infusi sono generalmente ipocalorici, in quanto prive di grassi o proteine. Il periodo principale per raccogliere la camomilla è compreso tra i mesi di maggio e giugno.
Per avere una panoramica più precisa di quali siano le proprietà e i benefici di questa pianta, abbiamo parlato con la Dott.ssa Natascia Badolato, biologa nutrizionista del Santagostino di Bologna.
Camomilla, proprietà e benefici
↑ topUna tazza di camomilla da circa 200 ml apporta 2 calorie e fornisce principalmente:
Bisogna tuttavia fare attenzione ai preparati solubili che molto frequentemente contengono zuccheri aggiunti.
Si consiglia di scegliere i filtri o ancora meglio direttamente i fiori essiccati, che tendono ad essere un prodotto di qualità più alta.
La camomilla, da un punto di vista della composizione nutrizionale, contiene:
- composti fenolici diversi
- vitamina A
- vitamine del gruppo B
- vitamina C
Questi micronutrienti la rendono benefica per il sistema nervoso e per quello immunitario.
È nota soprattutto per le sue proprietà “anti-stress” e spesso viene indicata come ausilio per gli stati di ansia e per migliorare o conciliare la qualità del sonno. Per quanto concerne invece la digestione, la camomilla risulta efficace nel limitare i fenomeni di gonfiore addominale/meteorismo, nausea o lieve reflusso.
È infatti in grado di favorire una maggiore distensione dei muscoli migliorando la funzionalità intestinale, attenuando spasmi e crampi e alleviando difficoltà digestive.
Quando è consigliato bere la camomilla e quando no?
↑ topBere tisane a base di camomilla è generalmente considerato sicuro ma, come per tutto ciò che si decide di introdurre con la propria alimentazione, l’equilibrio nelle dosi e nelle frequenze d’assunzione rimane sempre d’obbligo.
Per quanto concerne il periodo della gravidanza, è bene ricordare che questo infuso, come d’altronde qualunque altra bevanda, durante la gestazione deve essere autorizzata dal proprio ginecologo.
Esistono infatti alcune controindicazioni dell’assunzione di infusi di camomilla, che il medico dovrà valutare caso per caso, a seconda delle specifiche individuali del paziente.
Altri stati fisiologici individuali potrebbero poi portare a sconsigliare l’assunzione di infusi di questa pianta erbacea. Sono per esempio conosciute alcune interazioni con farmaci anticoagulanti e antinfiammatori.
Inoltre i fiori di camomilla comune contengono piccole quantità di cumarina, sostanza naturale presente nel mondo vegetale con funzionalità diverse a livello del microcircolo, che potrebbe interferire con i farmaci anestetici.
Pertanto, nel caso di terapie farmacologiche, è sempre bene chiedere al proprio medico.
Ricordiamo anche che, appartenendo alla stessa famiglia dell’artemisia e dell’ambrosia, la camomilla potrebbe causare reazioni crociate in soggetti allergici ai principi attivi di queste piante.
Prenota una visita nutrizionista
Quali sono gli effetti collaterali del consumo eccessivo?
↑ topL’eventuale eccesso di consumo può determinare fenomeni gastrici come:
Il consiglio è di assumere la camomilla la sera per le sue capacità blandamente sedative e antispasmodiche.
È consigliato non bere camomilla immediatamente prima di dormire, ma un pochino prima per evitare fastidiosi episodi di minzione che altererebbero la fase dell’addormentamento.
Il modo migliore per assumere camomilla è preparare un infuso, lasciando le parti essiccate della pianta (foglie e fiori) in infusione per circa un minuto in acqua calda, ma non bollente.
Si consiglia non superare i tre minuti come tempo di infusione, altrimenti c’è il rischio di ottenere l’effetto contrario a quello rilassante. Se infusa eccessivamente infatti la camomilla può essere eccitante.