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Pubblicato inTerza età

Il colpo d’aria negli anziani

Il colpo d’aria può interessare quasi tutte le regioni del corpo e verificarsi anche in estate, se ci si espone al getto diretto dell’aria condizionata

colpo d'aria_anziano

Parlare di colpo d’aria implicitamente significa colpo d’aria fredda. Non a caso i nostri nonni dicevano “Aria di fessura porta presto alla sepoltura”; e le nostre mamme ci raccomandavano di non prendere freddo alla gola e al petto, perché le “pleuriti” erano in agguato. Al di là dell’ingenua prudenza che queste convinzioni esprimevano, c’è del vero.

Ma, va subito specificato, nessun colpo d’aria fredda è in grado, da solo, di determinare alcuna condizione. Nella maggior parte dei casi è associata la presenza di un agente patogeno.

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Cosa si intende per colpo d’aria?

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L’espressione colpo d’aria può essere definita come un brusco raffreddamento di una parte del corpo a seguito di esposizione a correnti di aria fredda.

Può un colpo d’aria, da solo, causare malattie?

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È necessaria una precisazione fondamentale. Parlare di colpo d’aria come esclusiva causa di una patologia, o di una condizione qualsiasi, a carico di un organo o di una parte specifica del corpo è improprio. Se non fuorviante.

Di per sé un colpo d’aria non può essere considerato come causa di malattia. Anche il freddo, di per sé, non è in grado da solo di determinare conseguenze di sorta. Unica eccezione, forse, può essere la concomitanza tra l’esposizione al freddo, da parte di una persona, e possibili infezioni a carico dell’apparato respiratorio. Ma in simili circostanze si può parlare di aumento del rischio, non di un rapporto diretto di causa ed effetto.

Quando si è esposti ad aria fredda, e la si inspira sia con il naso che con la bocca, è possibile che si determini un abbassamento delle difese immunitarie, perché le mucose respiratorie vedono un restringimento dei vasi sanguigni, diminuendo la propria funzionalità. Ma affinché si sviluppi un mal di gola, o un raffreddore, è necessaria la presenza di un batterio o di un virus. Serve, in sintesi, una trasmissione di tipo infettivo.

Come riconoscere un colpo d’aria?

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Un raffreddamento improvviso di una parte del corpo e, ovviamente, di una parte poco protetta provoca sempre una reazione da parte dei sensori termici distribuiti in ogni tessuto o mucosa. È come un’infiammazione violenta causata da un brusco calo della temperatura corporea: i vasi sanguigni si restringono, cala l’ossigenazione locale, i terminali nervosi vengono eccitati e così provocano dolore.

I sintomi di un colpo d’aria possono essere molteplici. In particolare i muscoli si irrigidiscono, le mucose che rivestono le vie aeree vengono eccitate ed è più facile che i germi patogeni si impiantino; germi sempre presenti, ma di solito tenuti a bada dall’ossigeno e dalle cellule immunocompetenti (che invece in caso di colpo d’aria risultano meno attive).

L’attenzione ai colpi d’aria però non deve portare al paradosso di non aerare mai una stanza chiusa, sia per contrastare l’inquinamento indoor sia per prevenire i malanni di stagione. La letteratura scientifica infatti sottolinea come, nel caso delle infezioni alle vie aeree, è maggiore il rischio di contagio nei luoghi affollati (ad esempio aule scolastiche).

Quali sono i sintomi di un colpo d’aria?

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Tenendo sempre conto che il colpo d’aria non è la causa esclusiva di possibili condizioni, si indicano di seguito alcuni sintomi che possono interessare diverse regioni del corpo.

Parte del collo Sintomi
Collo
  • Dolore e rigidità della nuca e dei muscoli cervicali.
  • Difficoltà a muovere il collo senza avvertire dolore.
  • Sensazione di contrattura o di crampi muscolari nella zona colpita.
Orecchio
  • Dolore nell’orecchio che può variare da moderato a severo.
  • Sensazione di orecchio tappato o di pressione all’interno.
  • Potenziale riduzione dell’udito e fastidio quando esposti a suoni.
Testa
Schiena
  • Dolore lombare o nella parte superiore della schiena.
  • Sensazione di freddo localizzato nella zona colpita.
  • Difficoltà a inclinarsi o sollevare oggetti senza avvertire dolore.

Quali sono le conseguenze di un colpo d’aria?

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Ecco quindi che, a seconda del settore corporeo interessato dal colpo d’aria, si va da una semplice lombalgia (il colloquiale “colpo della strega”), a una crisi anginosa (dolore cardiaco), a tutta una serie di problemi a carico dell’apparato respiratorio e digerente: raffreddori otiti, mal di gola con faringite, tracheite, bronchite, broncopolmonite (a dire il vero raramente le tanto temute pleuriti). E poi coliche intestinali e a volte renali.

Una forma particolarissima è la paresi facciale detta appunto a frigore (da freddo) che si manifesta con la deformità di una parte del volto in seguito all’esposizione del viso all’aria fredda concentrata (ad esempio di quella proveniente dal finestrino di un’auto).

Il colpo d’aria all’occhio

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Un colpo d’aria può anche causare congiuntiviti o un occhio gonfio, che può essere doloroso quando preme sulla palpebra o se si arrossa la parte inferiore del bulbo oculare. Il motivo è che vento e freddo possono irritare o infiammare la sottile membrana che riveste le palpebre (congiuntiva); oppure uno sbalzo di temperatura repentino può portare alla rottura di un capillare dell’occhio, con conseguente arrossamento e secchezza oculare che provoca irritazione e sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio.

Il colpo d’aria alla schiena

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Quando il colpo d’aria fredda colpisce la schiena, i muscoli si irrigidiscono e si indolenziscono. Le cause possono essere contratture muscolari, torcicollo o un improvviso mal di schiena. Per rimediare, la prima cosa da fare è riscaldare dall’esterno la parte dolente.

Il colpo d’aria è molto dannoso per gli anziani?

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Evidentemente la gravità del problema dipende dal settore corporeo interessato dal raffreddamento e dalla situazione della persona colpita: un paziente anziano bronchitico cronico può in seguito a colpo d’aria andare incontro ad una riacutizzazione della sua patologia. Oppure un soggetto cardiopatico affetto da sindrome coronarica può sviluppare una crisi anginosa.

Anche un giovane, però, può subire conseguenze: pensiamo ad esempio a un asmatico che può andare incontro ad una crisi.

Quanto dura un colpo d’aria?

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Gli effetti del cosiddetto colpo d’aria, e soprattutto la sua durata, in base a quanto detto finora devono essere riferiti alla causa effettiva specifica che ha determinato i sintomi riferiti dal paziente. Più in generale, la durata di un mal di schiena, causato per così dire da un colpo di freddo, dipende dalla specifica causa sottostante, oltre che dalle condizioni di salute generali della persona.

L’aria condizionata fa male agli anziani?

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Discorso diverso è quello dell’aria condizionata. Durante l’estate, con il caldo sempre in aumento, un po’ di fresco anche in città non fa certo male, nemmeno agli anziani: in questo caso si riduce la disidratazione da sudore con notevoli vantaggi per pressione muscolatura. Diverso è il caso di correnti d’aria gelate dirette e concentrate: il minimo che possa capitare è una bella lombaggine e dolori muscolari o, peggio, un raffreddore che può essere portatore di conseguenze a volte anche gravi.

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Come curare un anziano dopo che ha preso freddo?

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Cosa fare in caso di raffreddamento. Prima cosa allontanarsi dalla fonte della corrente d’aria. Secondo, in caso di irrigidimento muscolare, massaggiarsi energicamente. In caso invece di starnuti o di dolore cardiaco, consiglio di assumere una bella aspirina. Se compare febbre, consultare il medico. In ogni caso, evitare di raffreddarsi, soprattutto quando la temperatura ambientale è alta, è prudenza e cura della propria salute.