- Vomito o rigurgito?
- Come mai si vomita di notte?
- Cause infettive
- Problemi di digestione
- Cause anatomiche
- Cause infiammatorie-gastrointestinali
- Cause metaboliche
- Cause psicologiche
- Altre cause
- Quando il vomito è pericoloso?
- Cosa fare in caso di vomito notturno?
Il vomito notturno nei bambini può mettere in apprensione i genitori, ma comprenderne l’origine aiuta a identificare la migliore linea di azione.
Quali condizioni possono scatenarlo? Quando è il caso di preoccuparsi? Come intervenire?
Approfondiamo le cause e le modalità di intervento per gestire al meglio questa condizione con l’aiuto del dott. Paolo Minelli, pediatra del Santagostino.
Vomito o rigurgito?
↑ topPer saperlo riconoscere, è importante specificare prima di tutto cosa si intenda con vomito. Con questo termine si fa riferimento alla fuoriuscita di contenuto gastrico dalla bocca, per effetto della contrazione involontaria dei muscoli addominali e del diaframma. L’espulsione è spesso preceduta da una sensazione di nausea, dall’aumento della salivazione e del battito cardiaco.
Il vomito si differenzia quindi dal rigurgito, più frequente nei neonati, che corrisponde piuttosto alla risalita del contenuto dello stomaco nel cavo orale, senza che vi sia la contrazione dei muscoli addominali e senza che si presenti nausea.
Come mai si vomita di notte?
↑ topIl vomito notturno nei bambini può essere ricondotto a cause di diversa natura. Può essere associato a infezioni, problemi digestivi, condizioni anatomiche, disturbi gastrointestinali, infiammazioni, disturbi metabolici e psicologici.
Cause infettive
↑ topIn molti casi il vomito nei bambini ha origine infettiva. Può insorgere come conseguenza di una serie di patologie:
- gastroenterite, la più comune delle cause infettive di vomito, spesso accompagnata da altri sintomi quali gonfiore e dolori all’addome, febbre, diarrea
- influenza
- otite
- infezioni dell’apparato urinario
- infezioni a carico delle vie aeree, come la polmonite
- appendicite
- meningite.
Problemi di digestione
↑ topIn altre circostanze, il vomito notturno può essere dovuto a una digestione rallentata causata da una cena troppo abbondante o dall’eccessiva assunzione di liquidi. Un bambino può avere difficoltà a digerire un pasto particolarmente ricco e per questo arrivare a rimetterlo durante la notte.
I bambini possono vomitare anche in caso di avvelenamento, dopo l’ingestione accidentale di sostanze tossiche.
Cause anatomiche
↑ topIn alcuni bambini, il vomito può essere correlato ad anomalie fisiche presenti dalla nascita, che tendono a rivelarsi durante il periodo neonatale o nei primi stadi dello sviluppo infantile.
Nei lattanti che mostrano episodi frequenti di vomito non biliare in concomitanza con i pasti, una possibile spiegazione potrebbe essere la presenza di una stenosi pilorica ipertrofica. Questa condizione comporta un ispessimento del piloro, lo sfintere che collega stomaco e duodeno (il primo tratto dell’intestino tenue), e dunque un’ostruzione che impedisce al cibo di scivolare verso l’intestino e di essere digerito normalmente.
Altri disturbi fisici che potrebbero portare a episodi di vomito includono:
- l’atresia esofagea, una malattia rara che causa l’interruzione dell’esofago e la sua comunicazione con la trachea
- invaginazione intestinale, cioè il ripiegamento di un segmento dell’intestino all’interno di un altro
- cisti del coledoco, un’anomalia congenita che causa la dilatazione del coledoco, la via biliare che trasporta la bile dalla cistifellea al duodeno.
Cause infiammatorie-gastrointestinali
↑ topIl vomito notturno può essere provocato anche da patologie che interessano l’apparato digerente, ad esempio:
- patologie croniche infiammatorie al livello dell’intestino
- intolleranza al glutine o celiachia
- allergie alimentari.
Cause metaboliche
↑ topIl vomito può essere un sintomo di disturbi congeniti del metabolismo, associandosi a sonnolenza, irritabilità, variazioni nel tono muscolare e convulsioni. Può essere inoltre uno dei primi segnali della chetoacidosi diabetica, una complicazione del diabete mellito di tipo 1.
Cause psicologiche
↑ topTalvolta all’origine degli episodi di vomito notturno, specie nei bambini in età scolare, può esserci un disagio di natura psicoemotiva: in questi casi si parla di vomito psicogeno. Questo tipo di vomito, perlopiù di consistenza acquosa, tende a verificarsi al mattino e nei bambini è spesso associato all’ansia anticipatoria dell’ingresso a scuola.
Altre cause
↑ topNei bambini più piccoli, il vomito può essere legato anche al processo di dentizione, che può provocare delle reazioni che portano a espellere il contenuto dello stomaco.
In alcuni casi, il vomito notturno può essere una manifestazione di epilessia focale.
Quando il vomito è pericoloso?
↑ topÈ importante cercare assistenza medica quando il vomito notturno si presenta insieme ad altri sintomi. Quando precede un forte e improvviso dolore addominale, ad esempio, potrebbe indicare un’appendicite in atto.
Bisogna recarsi al pronto soccorso anche se si sospetta un’intossicazione dovuta all’ingestione di sostanze velenose.
È altrettanto fondamentale tenere sotto osservazione i casi di vomito che riguardano bambini diabetici in cura con insulina.
Cosa fare in caso di vomito notturno?
↑ topSe il bambino ha episodi ricorrenti di vomito notturno è importante portarlo ad una visita dal pediatra per accertare l’origine del problema e poter avviare una terapia adeguata.
Per determinare cosa stia causando il vomito, il pediatra esaminerà con attenzione la frequenza degli episodi, le modalità di insorgenza e la presenza di eventuali altri sintomi.
In alcune circostanze, potrebbero rendersi necessarie analisi di laboratorio, studi metabolici o indagini strumentali.
ll ricovero in ospedale è richiesto nelle seguenti circostanze:
- vomito persistente e non controllabile
- presenza di sangue nel vomito
- segni di disidratazione severa
- neonati al di sotto dei tre mesi di età
- sospetta emergenza chirurgica come appendicite, stenosi pilorica ipertrofica, atresia esofagea
- malattie infettive sistemiche come polmonite, infezioni del tratto urinario, meningite o setticemia
- concomitanza di sintomi di carattere neurologico come irritabilità, letargia, stato semicosciente, anomalie del tono muscolare e crisi convulsive.
Per prevenire la disidratazione, specialmente nel caso di forme infettive con ripetuti attacchi di vomito, è importante assicurare un corretto apporto di liquidi. Nelle ore successive a un episodio di vomito, è bene che il bambino eviti cibi solidi e beva a piccoli sorsi.