Primavera, torna il tempo dello sport all’aria aperta. Ma attenzione: chi riprende a muoversi dopo qualche mese di fermo deve farlo in maniera progressiva, evitando di buttarsi a capofitto in attività ad alto impatto. I consigli della fisioterapista
↑ topPer una corretta dell’attività motoria, sarebbe molto importante privilegiare, almeno in un primo momento, quelle attività che pongono in primo piano la respirazione e che stimolano la consapevolezza corporea, come lo yoga e il Pilates: che, fra l’altro, possono essere praticati anche all’aperto. Solo in un secondo momento sarebbe opportuno dedicarsi a sport più intensi.
Se si parte in quarta il rischio è, insomma, quello di affaticarsi troppo, stressare l’organismo e incappare in frustrazioni che potrebbero portarci ad abbandonare gli allenamenti.
Non solo: di pari passo con la ripresa dell’attività sportiva può essere molto utile “coccolare” il corpo dedicandogli qualche attenzione speciale, che permetta di minimizzare gli effetti del cambio di stagione sull’organismo. Un esempio? I problemi circolatori sono molto diffusi fra le donne, e l’aumento delle temperature può portare disturbi fastidiosi, come gonfiore e senso di pesantezza alle gambe: un’ottima idea sarà allora quella di concedersi un ciclo di massaggi linfodrenanti, che hanno l’immediato vantaggio di sgonfiarle e alleggerirle.
Conviene poi prestare attenzione al clima di questo periodo. Le basse temperature e l’umidità che ancora caratterizzano alcune giornate possono favorire l’insorgere di colpi di freddo, dolori, contratture e infiammazioni. Attenzione, dunque, a essere adeguatamente coperte e, a maggior ragione, a non strafare durante l’allenamento.
Mentre le giornate calde possono mettere a dura prova il sistema cardiocircolatorio e la pressione, che tenderà ad abbassarsi troppo: diventa importantissimo reintegrare i liquidi e i sali minerali persi con l’allenamento e imparare a dare ascolto ai segnali che il corpo ci lancia, fermandosi prima di essere troppo spossate.
Bisogna inoltre evitare di fare sport nelle ore centrali della giornata: non solo perché sono le più calde, ma anche perché il nostro organismo è più predisposto all’allenamento al mattino e nel tardo pomeriggio. Da evitare è anche l’allenamento a tarda sera: il rischio è quello di non riuscire a dormire o riposare male, innestando un deleterio circolo vizioso.
Quanto ai diversi di sport, piuttosto che la corsa – che andrebbe praticata, se possibile, sotto la guida di un esperto, con gradualità e calzando scarpe adeguate – meglio la camminata veloce, che fa bene al sistema cardiocircolatorio e ha anche il pregio di non impattare, come la corsa, sulle articolazioni, ed è dunque consigliabile a tutte le età. Percorrere tragitti in bicicletta è assolutamente da consigliare ma anche, se si vuole osare un po’ di più, sui rollerblade che permettono di allenare glutei ed arti inferiori e insegnano a gestire l’equilibrio: un vantaggio importantissimo, se si considera che molti disturbi, per esempio della schiena, derivano proprio dalla difficoltà nello stabilizzare le articolazioni.
In generale è bene accogliere la primavera con un approccio dolce allo sport. Si tratta di una tendenza destinata a prendere sempre più piede. Un esempio? Il tacfit, un sistema di allenamento che alterna esercizi centrati sulla mobilità articolare, circuiti ad alta intensità e yoga compensativo, e che si concentra sull’apprendimento delle tecniche di movimento corretto prima che sulla performance sportiva.