- Come funziona la RM Diffusion e a cosa serve?
- Chi dovrebbe sottoporsi ad una whole body diffusion (WBD)?
- Quali sono le controindicazioni?
La risonanza magnetica Diffusion whole body è un tipo di risonanza che offre una scansione completa di tutto il corpo. Da qui il nome “whole body” (tutto il corpo, in inglese).
Dal punto di vista del paziente il vantaggio principale che questo strumento di indagine ha, è il fatto di non essere invasivo, di non necessitare di alcun mezzo di contrasto, contrariamente alla risonanza magnetica nucleare tradizionale, e non esporre il paziente che si sottopone all’esame alle radiazioni ionizzanti, come in caso di TAC.
È quindi un’indagine innovativa, da utilizzare nei pazienti oncologici e nei percorsi di screening.
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Come funziona la RM Diffusion e a cosa serve?
↑ topLa RM Diffusion whole body funziona utilizzando un campo magnetico che genera immagini molto precise di tutto l’organismo, inclusi quindi i muscoli e gli organi.
Permette di eseguire ricostruzioni tridimensionali e panoramiche dell’intero corpo con immagini molto dettagliate su eventuali lesioni di pochi millimetri.
Questo tipo di RMN (risonanza magnetica nucleare) viene utilizzato per pazienti oncologici, con neoplasie già diagnosticate, o per pazienti che sono a rischio di sviluppo di metastasi.
Viene poi usata come metodo di indagine in caso di pazienti incinte, poiché in stato di gravidanza non si possono usare né i liquidi di contrasto, né le radiazioni ionizzanti.
Da qualche anno viene sempre più usata anche per indagare lo stato di salute di pazienti apparentemente sani, e per la ricerca di lesioni tumorali particolarmente insidiose perché di dimensioni ridotte o perché localizzate in distretti dell’organismo che possono sfuggire con altre metodiche.
La whole body è infatti in grado di mettere in evidenza piccole metastasi di 3 o 4 millimetri, rendendole luminose e quindi immediatamente evidenti all’oncologo.
Inoltre, alcuni tumori in zone particolari come quelli del pancreas, del fegato, della vescica, dei reni, e dei linfonodi, risultano particolarmente insidiosi e difficili da individuare con altri metodi.
La whole body permette una diagnosi precoce quindi anche per questi tumori, a volte frequenti e caratterizzati da un’alta mortalità.
Un ulteriore vantaggio, sempre in ottica preventiva e di diagnosi precoce, è che con la whole body le formazioni tumorali possono essere individuate in una sola seduta, invece che con multipli e ripetuti esami localizzati in vari distretti del corpo.
Questo permette ovviamente di non perdere tempo in un’ottica terapeutica e di intervenire in modo tempestivo.
L’esame dura circa 35-40 minuti.
Per il paziente la procedura è davvero semplice.
Chi dovrebbe sottoporsi ad una whole body diffusion (WBD)?
↑ topVa premesso che al momento, questo tipo di indagine non può essere utilizzato in sostituzione a quelle tradizionali per l’individuazione di tumori. È tuttavia un’indagine estremamente utile a complemento di queste ultime.
In generale può avere senso sottoporsi ad una WBD in caso di:
- familiarità con neoplasie, ossia presenza di casi di parenti o familiari che soffrano o abbiano sofferto di tumori
- ricerca di metastasi occulte, per esempio in caso di tumore alla prostata già diagnosticato
- stadiazione di alcuni tumori, cioè per definirne l’estensione precisa (ad es. nei tumori nell’ovaio, nel polmone, nei melanomi)
- linfomi, cioè tumori localizzati sui linfonodi, o mielomi, cioè tumori del midollo osseo, tipici dell’età avanzata
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Quali sono le controindicazioni?
↑ topNon esistono particolari controindicazioni di questo esame diagnostico, anche se può creare qualche fastidio in caso di persone ipersensibili, analogamente alla RNM tradizionale..
Non è eseguibile in presenza di:
- pace-maker
- clips vascolari ferromagnetiche
- schegge, frammenti metallici
- protesi metalliche, protesi del cristallino