- Il campione intervistato
- A soffrire di più le donne over 35
- Baci, abbracci e sorrisi i gesti che sono mancati di più
- Cosa desiderano giovani e adulti
Da oltre un anno ci siamo abituati al distanziamento e all’uso delle mascherine. Restrizioni che fanno ormai parte della quotidianità ma che fanno emergere fortemente la nostalgia per gesti un tempo scontati come i baci, gli abbracci e le strette di mano. Una ricerca sociologica è stata condotta da tau-marin e AstraRicerche per analizzare gli effetti della pandemia sulle relazioni, sulla percezione della gestualità e dei sentimenti.
Il campione intervistato
↑ topCondotta tramite interviste su un campione di oltre mille individui di età compresa tra i 15 e i 65 anni, ha rivelato la rivalutazione nostalgica di alcuni gesti d’affetto e la necessità di sopperire a questa mancanza con il fatto di “sorridere con gli occhi” oppure di “salutarsi con il gomito”.
A soffrire di più le donne over 35
↑ topMancanza di libertà e mancanza di gesti di affetto sono i principali disagi avvertiti dagli italiani nel 2020 a causa del lockdown. Il 47,1% degli intervistati dichiara di averne sofferto molto, il 28,6% di averne risentito abbastanza. Le donne sopra i 35 anni affermano di aver sofferto in modo particolare: il 57% le 55-65enni, il 55% le 45-54enni e il 52% le 35-44enni.
Baci, abbracci e sorrisi i gesti che sono mancati di più
↑ topTre intervistati su quattro hanno sofferto la mancanza di abbracci, sorrisi e baci. Gli abbracci sono stati citati al primo posto dal 28,8% del campione. Seguiti dai sorrisi nascosti dalle mascherine (19,5%) e dai baci. Quelli di amicizia e di affetto sono stati menzionati dal 12,3%, quelli passionali dall’11,4%, ma soprattutto quelli di saluto sulle guance: quasi il 38% delle persone intervistate li ha citati sul proprio podio personale.
Cosa desiderano giovani e adulti
↑ topSe per i più giovani (15-34 anni) a mancare sono i sorrisi, la possibilità di toccarsi mettendo ad esempio una mano sulla spalla dell’altro e i baci d’amore, i 35-54enni desiderano baci affettuosi. Chi ha più di 45 anni ha messo al primo posto la mancanza del saluto attraverso il bacio sulle guance. Oltre il 72% degli intervistati ha dichiarato di aver riscoperto il valore di questi gesti, che hanno riacquistato importanza ora che ci sono negati.
Come abbiamo sopperito? Sorridendo con gli occhi (40%), salutandosi agitando la mano (38,5%), toccandosi coi gomiti (36,4%), mandandosi un bacio con la mano (32,5%).
E quando torneremo alla normalità, chi baceremo per primo? Secondo questa indagine i parenti avranno il posto d’onore: fratelli, genitori, figli, nipoti, nonni, zii. Lo ha affermato oltre il 45% del campione. Il partner è solo al secondo posto (34,8%), amici e conoscenti al terzo (19,8% delle risposte).
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