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Pubblicato inTerza età

Quanta acqua far bere al giorno agli anziani?

Con il dottor Jacopo Tagliabue del Santagostino quale dovrebbe essere il quantitativo di acqua giornaliero ideale per tutelare la salute e il benessere delle persone più avanti con l’età

Quanta acqua bere al giorno anziani

Con l’arrivo della stagione più calda dell’anno, uno dei temi più importanti per la salute e il benessere delle persone riguarda la corretta idratazione. In particolare si parla di quanta acqua bere in età avanzata.

Con l’aiuto del dottor Jacopo Tagliabue, geriatra del Santagostino, proviamo a sciogliere i principali dubbi sul tema, cercando di individuare i comportamenti più corretti per tutelare la salute degli anziani, tra i soggetti maggiormente a rischio in questo periodo dell’anno.

 

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Qual è il fabbisogno idrico di una persona anziana?

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Il fabbisogno idrico in una persona anziana non affetta da particolari patologie è di circa 20-25 ml per ogni chilo di peso corporeo. Di norma non si dovrebbe mai scendere sotto il litro al giorno: per questo motivo, una buona media potrebbe essere un litro e mezzo al giorno.

Si tratta di una quota assolutamente indicativa, che non tiene conto dei tanti fattori che possono influire sulle effettive esigenze del nostro organismo. Esistono, infatti, determinate malattie che possono comportare una richiesta diversa di acqua.

Bisogna ricordare che il discorso cambia in caso di patologie che richiedono un differente fabbisogno idrico quali lo scompenso cardiaco o l’insufficienza renale cronica di stadio avanzato. In queste circostanze è consigliato sempre fare riferimento alle indicazioni date dallo specialista.

Quale acqua far bere agli anziani?

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È importante ricordare che bere acqua non è l’unico modo per rispondere alle esigenze del nostro organismo in termini di idratazione. Parlando di fabbisogno idrico si fa riferimento a qualsiasi tipologia di liquido, non solo l’acqua. È un aspetto importante se si considera la scarsa tolleranza dell’anziano nei confronti dell’acqua.

Nell’anziano, infatti, lo stimolo della sete è ridotto ai minimi termini, per cui trovare delle alternative all’acqua può essere un’ottima strategia per evitare uno stato di disidratazione o casi più gravi dovuti alle complicanze di un insufficiente apporto di liquidi.

Per questo motivo si consiglia di assumere liquidi sotto forma di tè, tisane, succhi di frutta, brodo vegetale e altre forme, sempre tenendo conto delle altre patologie di cui è affetto il malato.

Qual è la percentuale di acqua presente nelle persone anziane?

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L’età è un parametro da cui dipende, tra le altre cose, anche la presenza d’acqua nel nostro organismo.

La percentuale d’acqua del corpo umano tende a diminuire con l’età fino a circa il 55% nell’anziano. Nell’adulto si parla del 60%.

Soprattutto per quanto riguarda le persone anziane, però, è importante contattare il proprio medico ai primi sintomi di disidratazione per agire tempestivamente ed evitare conseguenze più gravi.

L’anziano può morire di disidratazione?

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La disidratazione negli anziani può essere causa di morte perché, se non trattata tempestivamente, può portare a grave insufficienza renale e conseguente insufficienza multi-organo.

Fortunatamente, i segnali della disidratazione sono abbastanza riconoscibili. Di conseguenza, consentono di intervenire in fretta appena si presentano. È importante sottolineare che segni indiretti di disidratazione sono lo stato confusionale e il sopore.

Il modo migliore per monitorare il rischio di disidratazione dell’anziano è quello di controllare i liquidi assunti (ad esempio il numero di bicchieri) e la quantità di urina.

 

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Perché l’anziano non beve?

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Il motivo principale per cui l’anziano non beve è la quasi totale assenza del senso della sete. A volte ciò impedisce di bere acqua anche in piccole quantità.

In alcuni casi, anche le difficoltà nella deglutizione possono essere un ostacolo significativo alla corretta idratazione e all’assunzione di tutte quelle sostanze, come i sali minerali, necessarie per mantenere un benessere psico-fisico adeguato.

Visto che nell’anziano il riflesso della sete è assente, è fondamentale fare bere gli anziani a cadenza stabilita durante la giornata, facendo diventare l’idratazione parte dello stile di vita e di una dieta specifica per la terza età. In questo modo si è sicuri di garantire il giusto fabbisogno idrico. Ed evitare spiacevoli sorprese.

 

Foto di Sabine van Erp da Pixabay