Prova costume, sei italiani su dieci non si sentono pronti. Molti “si mettono a dieta”, saltando pasti e commettendo molti errori nutrizionali. Il percorso giusto, invece, è quello che passa per la nostra tradizione alimentare. Tutti i consigli della nutrizionista
↑ topDa una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, nel primo weekend di sole del 2016, emerge che quasi sei italiani su dieci non sono pronti alla prova costume in quanto sovrappeso o addirittura obesi nonostante la corsa last minute a diete e all’attività fisica.
Con l’arrivo della bella stagione molti, soprattutto donne, si “mettono a dieta” e spesso lo fanno nel modo sbagliato, saltando i pasti o ricorrendo a diete “fai da te”, scorrette dal punto di vista nutrizionale che negano il benessere non solo fisico ma soprattutto psicologico.
Nonostante l’aumento della temperatura esterna, i fabbisogni del nostro organismo restano pressoché invariati, fatta eccezione per l’aumentata richiesta di liquidi: saltare i pasti non farà altro che farci arrivare al momento del pasto successivo con una sensazione di fame aumentata e ci condurrà ad un’alimentazione frettolosa e poco controllata sia quantitativamente che qualitativamente.
Va bene attuare una leggera restrizione calorica ma va assolutamente fatto nell’ottica del benessere garantendo comunque all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita.
Ad esempio è possibile limitarsi al consumo dei soli tre pasti principali, optando per piatti unici freschi in modo da garantire sia lo stato di salute che una sensazione di leggerezza grazie alla presenza di alimenti ricchi in acqua e di sali minerali, come frutta e ortaggi.
Attenzione, invece, al consumo di alimenti ipersodici che sono sconsigliati non solo perché nemici del sistema cardiovascolare ma anche perché associati ad una maggiore ritenzione idrica; quindi per insaporire le pietanze optare per poco sale iodato abbinato a spezie, aromi e limone.
Ricordiamoci anche di inserire nell’alimentazione melone, pesche, bieta e fagiolini, poiché ricchi di beta- carotene, composto precursore della vitamina A che protegge la pelle durante l’esposizione al sole.
Poco senso, invece, ha tentare di superare la prova costume imminente con restrizioni caloriche dell’ultimo momento compromettendo lo stato di salute; è opportuno prefissarci l’obiettivo di raggiungere e mantenere il benessere psicofisico iniziando un percorso nutrizionale adeguato.
A questo proposito, esiste un corpus di evidenze scientifiche assai vasto che dimostra gli esiti positivi della dieta mediterranea sia sulla longevità, sia sulle malattie cardiovascolari, sia su alcuni tumori, sia su malattie croniche, come il diabete e l’obesità. Un modello di alimentazione che può renderci pronti alla prova costume, ma soprattutto che fa bene alla salute
Il modello della dieta mediterranea, dichiarato Patrimonio UNESCO, è basato sul consumo di:
-
alimenti di origine vegetale (frutta, ortaggi, cereali, patate, legumi, noci, semi), freschi, al naturale, di stagione, di origine locale;
-
olio di oliva come principale fonte di grassi;
-
latticini (principalmente formaggi e yogurt) consumati giornalmente in modesta-moderata quantità;
-
pesce, pollame, uova, carni rosse consumati in quantità moderata;
-
vino consumato in quantità moderata durante il pasto.
Tuttavia, la dieta mediterranea è molto più che un elenco di semplici indicazioni alimentari: essa promuove anche l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base della socializzazione; mangiare insieme infatti enfatizza la rilevanza della famiglia e della comunità, cui si accompagnano i valori dell’ospitalità e dialogo interculturale.
Da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, condotto elaborando i pareri di oltre 90 esperti tra nutrizionisti, chef e antropologi dell’alimentazione in occasione del Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, emerge che l’“Italian way of fooding” è lo stile di vita più seguito al mondo, grazie alla compresenza di convivialità, valori della dieta mediterranea e aspetti legati al benessere.