- Glucomannano, cos’è
- Quanti kg si perdono con il glucomannano?
- A cosa serve il glucomannano?
- Come si usa e come si presenta?
- Chi non può assumere glucomannano?
- Quando inizia a fare effetto il glucomannano?
Nella perenne ricerca di nuove soluzioni per aiutare le persona a dimagrire e a raggiungere una composizione corporea adeguata alla propria figura, ci sono spesso nuove comparse sotto forma o di attività fisiche particolari o, più spesso, di integratori o alimenti esotici (per noi) che promettono miracoli.
È il caso del glucomannano, conosciuto e usato da diverso tempo in Asia orientale, e da un po’ divenuto popolare anche da noi.
Dal momento però che ogni qualvolta si parla di dimagrimento, diete e cibi miracolosi, si rischiano come minimo confusione, se non veri e propri danni alla salute, abbiamo parlato di questo prodotto con la dott.ssa Elisabetta Stella, biologa specializzata in Scienze della Nutrizione Umana, che riceve e visita presso il Santagostino, a Milano.
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Glucomannano, cos’è
↑ topSi tratta di una fibra solubile estratta da una pianta che sia chiama Amorphophallus konjac. Le fibre solubili come lo psyllium sono polisaccaridi come l’amido, ma che gli esseri umani non sono però in grado di digerire, in quanto sprovvisti di tutti gli enzimi adatti.
Sono fibre che richiamano grandi quantità di acqua aumentando il loro volume, e che quindi, detto semplicemente, si gonfiano. Questa loro caratteristica è molto importante in un regime alimentare ipocalorico o volto al dimagrimento, poiché aiuta a mantenere il senso di sazietà dell’individuo più a lungo.
Quanti kg si perdono con il glucomannano?
↑ topLa domanda è mal posta. Nessun alimento o integratore fa perdere peso in modo indiretto. Tuttavia, date le sue caratteristiche porta a un aumento del senso di sazietà e riduzione dell’assorbimento di zuccheri e colesterolo.
Questo è evidentemente un ottimo aiuto, ma la perdita di peso resta il risultato del lavoro fatto tra nutrizionista e paziente attraverso il percorso nutrizionale, che prevede una rieducazione all’alimentazione in molti casi, oltre che delle fondamentali modifiche allo stile di vita.
Inoltre il calo ponderale è assolutamente soggettivo e imprevedibile, in quanto ogni corpo ed ogni paziente ha il suo ritmo. Dipende pertanto da diversi fattori individuali, quali metabolismo, massa muscolare, presenza o meno di malattie metaboliche (diabete, per esempio), stato fisico (sovrappeso o obesità), obiettivi, attività fisica che si accompagna al regime alimentare etc.
A cosa serve il glucomannano?
↑ topGli integratori a base di glucomannano come detto, grazie alla capacità di attirare acqua, portano ad un aumento del senso di sazietà, che si traduce evidentemente in una maggiore capacità di sostenere un regime alimentare ipocalorico. Questa sua caratteristica lo rende anche un buon lassativo, motivo per cui è largamente usato in alimentazione.
Recenti studi ne hanno comunque attestato anche le capacità di riduzione dell’assorbimento di zuccheri e colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo).
Come si usa e come si presenta?
↑ topIl glucomannano si presenta sotto forma di integratore alimentare in compresse o in polvere solubile. Posto che le dosi vanno stabilite caso per caso, e che non è consigliabile un consumo senza la supervisione di un professionista della nutrizione, la dose giornaliera media è di sei compresse al giorno, da assumere insieme a 1-2 bicchieri di acqua prima dei pasti principali, preferibilmente. In questo modo si massimizza il senso di sazietà e si rende più facile ridurre le quantità di cibo ingerito.
Chi non può assumere glucomannano?
↑ topÈ da valutare l’interazione con alcuni farmaci (come eutirox per chi ha ipotiroidismo), poiché il glucomannano potrebbe rallentarne l’assorbimento, e con le vitamine liposolubili per la stessa ragione.
Sono poi noti alcuni effetti collaterali per cui il glucomannano può essere inadeguato a pazienti con disturbi intestinali, quali il morbo di Crohn e la sindrome dell’intestino irritabile.
Tra questi:
- flatulenza
- gonfiore addominale
- diarrea, se si superano le dosi consigliate
- occlusioni intestinali (raramente)
I pazienti che sono sotto cura per il diabete devono fare molta attenzione e mantenere ben controllata l’assunzione di glucomannano, in quanto il suo effetto di riduzione dell’assorbimento degli zuccheri potrebbe alterare in qualche modo i valori di glucosio nel sangue dando risultati inaffidabili alle analisi di controllo.
Sempre per motivi legati al valore degli zuccheri nel sangue, si consiglia solitamente di interromperne l’assunzione in previsione di un’operazione chirurgica, di solito almeno due settimane prima della data fissata.
Infine è generalmente sconsigliata l’assunzione a donne in stato di gravidanza o durante l’allattamento al seno.
Rimane sempre valido il consiglio di NON assumere questo integratore in regimi alimentari dimagranti fai da te, ma di rivolgersi ad uno specialista, che sia in grado di valutare tutte le possibili interazioni.
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Quando inizia a fare effetto il glucomannano?
↑ topL’effetto è legato ai tempi di digestione del preparato, ed è pressoché immediato. Si consiglia per questo motivo di prenderlo non più di una mezz’ora prima dei pasti.