- Cosa si intende per diario alimentare?
- Perché tenere un diario alimentare?
- Cosa si scrive in un diario alimentare?
È una pratica che può essere molto utile per avere maggiore consapevolezza di quello che mangiamo. Si può usare in casi di regime alimentare ipocalorico per perdere peso, o anche in situazioni di disturbi del comportamento alimentare, come supporto per i professionisti – psicologo, psichiatra e/o nutrizionista – che seguono il paziente.
Si tratta del diario alimentare giornaliero, ossia l’attività di registrare con precisione tutto quello che mangiamo ogni giorno, una buona abitudine per tenere traccia di ciò che veramente costituisce la nostra dieta quotidiana.
Per capire meglio come funziona, come si compila e a cosa può servire, ne abbiamo parlato con una delle nutrizioniste del Santagostino, la Dott.ssa Francesca Michelacci.
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Cosa si intende per diario alimentare?
↑ topIl diario alimentare è una sorta di registro in cui si può annotare tutto ciò che mangiamo durante il giorno. Quindi per ogni pasto si annota:
- tipologia di alimenti
- quantità
- pasti fuori casa
- fuori pasto
- snack
- condimenti utilizzati
- quello che beviamo durante la giornata
Si può poi aggiungere il luogo, l’orario, se si è mangiato da soli o in compagnia di qualcuno ed altre eventuali informazioni, a seconda dell’utilizzo per cui è stato suggerito di compilarlo.
In altre parole serve a registrare le nostre abitudini alimentari.
Per questo motivo alcune informazioni aggiuntive possono riguardare lo stato d’animo, le emozioni legate al consumo di determinati alimenti, fastidi associati al consumo di determinati cibi (es. gonfiore, nausea, difficoltà digestive etc), rapporti conflittuali con alcuni alimenti.
Può essere anche aggiunta la parte sull’ attività fisica, in cui annotare dati quali la tipologia di sport/attività, la durata allenamento, la frequenza settimanale (cioè quante volte a settimana si pratica) etc.
Risulta uno strumento molto utile sia per la persona che lo compila che per il nutrizionista/dietista che segue il paziente, perché permette di focalizzare l’attenzione su particolari problematiche e concentrarsi sulle maggiori criticità riscontrate, o sull’aderenza alle indicazioni alimentari fornite.
Perché tenere un diario alimentare?
↑ topIl diario alimentare può essere utilizzato in vari modi e per scopi diversi.
In caso di problematiche gastrointestinali, come il morbo di Crohn o la sindrome dell’intestino irritabile, o metaboliche, come il diabete, il diario è utile per evidenziare sintomi/fastidi correlati al consumo di determinati alimenti o combinazioni (pizza+birra, lievitati, latticini, tipologie di verdura o frutta).
Può servire per esempio anche per avere un quadro dettagliato dell’alimentazione del paziente in casi di obesità, prima che si svolga la prima visita o per valutare l’aderenza al piano alimentare.
È assolutamente fondamentale per i disturbi dell’alimentazione, quali bulimia, anoressia, ortoressia etc, sia per la nutrizionista che per la psicologa/pscitorepaeuta, poiché permette di impostare il percorso terapeutico migliore, e aiuta a diventare più consapevoli.
In questi casi è importante far annotare anche le sensazioni di fame/sazietà, le paure o le difficoltà associate al consumo di uno o più alimenti, eventuali cibi trigger, la gestione dei pasti fuori casa rispetto ai pasti in casa, condotte compensatorie in caso di abbuffate, timing dei pasti etc.
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Cosa si scrive in un diario alimentare?
↑ topLe informazioni basiche da inserire sono quelle relative ad ogni pasto, con per lo meno le quantità di cibo, il tipo di cibo e tutti i condimenti e le bevande assunte durante il pasto. Anche gli spuntini fuori dall’orario convenzionale vanno inseriti. Questi infatti tendono ad essere sottovalutati durante i percorsi dimagranti, ma sono spesso un elemento dirimente della ricomposizione corporea dei pazienti in sovrappeso.
La durata di compilazione di un diario alimentare varia da caso a caso: può essere sufficiente compilarlo per una settimana, a volte è necessario utilizzarlo per più tempo, a seconda delle problematiche.
In ogni caso è uno strumento molto utile per acquisire consapevolezza su quella che è la propria alimentazione, che sia monotona, sbilanciata, carente, eccessiva, punitiva, troppo restrittiva o inadeguata alle esigenze metaboliche, permettendo di raggiungere a ognuno il proprio equilibrio e migliorare lo stile di vita.
È consigliato scrivere cosa si è mangiato dopo ogni pasto, in modo da non rischiare di dimenticare dettagli importanti.