Dermatite barba e sopracciglia: che cos’è e come liberarsene

• La forfora
• Dermatite di barba e sopracciglia: quali sono le cause e come si manifesta
• Dermatite seborroica su barba e sopracciglia: come liberarsene?

La dermatite sulla barba e sulle sopracciglia, oltre a costituire un disturbo piuttosto fastidioso, può rappresentare anche un problema di natura estetica.

Per evitare che possa diventare fonte di imbarazzo, quindi, la barba dovrebbe essere sempre sana e ben curata. Le conseguenze estetiche di problemi come la dermatite irritativa da rasatura o la dermatite seborroica, infatti, possono costituire fonte di disagio anche nelle normali interazioni sociali di tutti i giorni.

I peli della barba e, spesso, anche quelli delle sopracciglia sono colpiti da forfora. La forfora è un’affezione non grave, ma che non va allo stesso tempo trascurata. Le conseguenze di questo fastidioso problema possono essere anche psicologiche, poiché chi ne soffre prova disagio al pensiero di mostrarsi in pubblico con scaglie biancastre in mezzo ai peli della barba e delle sopracciglia.

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La forfora è una delle manifestazioni della dermatite seborroica, ossia un disturbo della cute piuttosto frequente di tipo cronico. Solitamente, può comparire già durante l’infanzia o nel corso della pubertà per poi migliorare da sola tra i 45 e i 55 anni. Colpisce, in particolare, gli uomini.

Data la sua persistenza – la convivenza con questo disturbo può durare anche decenni – è evidente che chi ne soffre ha bisogno di trovare soluzioni che lo aiutino a sentirsi a proprio agio anche in mezzo alle altre persone.

Il ricambio accelerato delle cellule cutanee è una delle cause della comparsa della forfora su barba e sopracciglia. Più spesso, però, questo disturbo è dovuto a Melassezia furfur, il fungo responsabile della comparsa della forfora anche sui capelli.

La Melassezia ha bisogno di lipidi per svilupparsi, ma non è in grado di produrseli da sola. Per questa ragione, attinge a quelli che si trovano sulla cute, ma anche sulla barba o le sopracciglia. I maschi sono più colpiti da questo fungo rispetto alle donne per questioni ormonali. Tendono, infatti, a produrre quantità più alte di sebo, soprattutto a livello del cuoio capelluto, ma pure su barba e sopracciglia.

La Melassezia furfur è fisiologicamente presente nella microflora della pelle, ossia il folto gruppo di microrganismi che si trovano sulla nostra cute. La dermatite seborroica è proprio la conseguenza di una proliferazione di questo fungo. Tendono a formarsi, pertanto, zone glabre o arrossate e ricoperte da peli, caratterizzate spesso da chiazze eritematose più o meno pruriginose ricoperte da squame di colore bianco o giallastro, tipicamente untuose.

Tra le manifestazioni di questo disturbo, spesso causa di disagio, ci sono:

• desquamazione della pelle del viso
• comparsa di scaglie tra i peli
• cute di barba e sopracciglia arrossata

In particolare, i fattori che sembrerebbero favorire la proliferazione di Melassezia furfur e una maggior predisposizione alla comparsa di forfora, anche su sopracciglia e barba, sono:

•     Alterazioni del pH cutaneo, in genere più elevato rispetto a quello dei soggetti sani
•     Eccesso di sebo, tipico nei maschi fin dall’adolescenza
•     Fattori ormonali, in particolare negli adolescenti
•     Stress
•     Condizioni climatiche, peggiora con il caldo e in ambienti umidi

Nelle forme più gravi di dermatite seborroica, anche orecchie, torace, inguine e altre zone pelose del corpo possono esserne colpite.

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Contattare un dermatologo diventa un’opzione assolutamente consigliata nel momento in cui ci si accorge di avere problemi di forfora o una forma di dermatite seborroica tra i peli di barba e sopracciglia. Lo specialista, infatti, saprà valutare la situazione e indicare il trattamento migliore.

La dermatite seborroica può evolversi in una forma cronica. Per liberarsene in modo definitivo, di solito, non esiste alcun tipo di terapia efficace al 100%. Esistono, però, alcuni rimedi che possono tenere a bada i principali disturbi di questa patologia.

Sarebbe opportuno, ad esempio, evitare detergenti particolarmente aggressivi o irritanti. Allo stesso modo è consigliabile non utilizzare prodotti eccessivamente schiumogeni. Bisognerebbe, infine, utilizzare acqua per la detersione che non sia né troppo calda né troppo ricca di cloro.

Per quanto riguarda, invece, i trattamenti di tipo farmacologico, possono essere utili lozioni e creme a base di cortisone, a condizione che vi si ricorra con parsimonia. La loro applicazione per periodi prolungati, infatti, può causare fenomeni di tachifilassi, cioè di rapida assuefazione. In questo caso, sarà necessario aumentare il numero di applicazioni per ottenere lo stesso effetto terapeutico.

Tra gli altri trattamenti ci possono essere:

• antifungini topici a base di cipropiroxolamina e ketoconazolo
• shampoo a base di zinco piritione, ketoconazolo, climbazolo e acido salicilico che hanno una buona efficacia sulle aree pilifere
• creme e lozioni emollienti e lenitive a base di gluconato di litio, alukina, bisabololo
• acido glicirretico

Questi prodotti danno buoni risultati nella terapia di mantenimento a lungo termine.