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Pubblicato inSalute

I grassi insaturi: cosa sono, dove si trovano

I grassi insaturi sono un macronutriente fondamentale per il nostro organismo. Tra i grassi sono i migliori da un punto di vista chimico e quindi quelli che hanno gli effetti benefici più evidenti.

Grassi insaturi

Con l’alimentazione introduciamo tutte le sostanze di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare. Queste si dividono in macronutrienti e micronutrienti.

I macronutrienti sono tre:

  • carboidrati, che possono dividersi in semplici e composti e di cui fanno parte anche gli zuccheri
  • proteine, che servono per il rinnovamento dei tessuti, il sistema immunitario, la digestione e il trasporto dell’ossigeno nel sangue
  • i lipidi o grassi, che si dividono in saturi, insaturi e idrogenati e che fanno da riserva di energia, hanno una funzione strutturale per le membrane delle cellule, e servono infine come protezione e isolamento di parti dell’organismo. Di questi fa parte anche il colesterolo.

Le differenze tra i tre tipi di grassi sono essenzialmente di carattere qualitativo. L’apporto calorico è sostanzialmente uguale, ma cambiano gli effetti che la loro composizione chimica può avere sul nostro organismo.

Per capirne di più, chiarire alcuni punti e sfatare dei miti abbiamo parlato con la dott.ssa Francesca Michelacci, biologa specializzata in Scienze della Nutrizione Umana e che lavora presso il Santagostino.

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Quali sono i grassi insaturi buoni?

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Tutti i grassi sono uguali se si considera l’apporto energetico, ma sul piano della qualità sono molto diversi. Quello che varia è la loro composizione chimica e in particolare quella in acidi grassi (che possono essere saturi, insaturi, trans).

La diversa qualità dei grassi ingeriti può avere effetti importanti sullo stato di nutrizione e sulla nostra salute. Tra i grassi, quelli considerati buoni sono gli insaturi, ovvero quelli che a livello chimico presentano anche doppi legami: se è presente un solo doppio legame sono detti monoinsaturi, se sono presenti più doppi legami si chiamano polinsaturi. I grassi insaturi hanno effetto ipocolesterolemizzante, cioè aiutano a controllare i livelli di colesterolo e a mantenerli corretti.

I monoinsaturi sono presenti soprattutto negli oli vegetali, nell’avocado e nella frutta secca.

I polinsaturi (o PUFA) si trovano nel pesce (specialmente quello azzurro), negli oli vegetali e nella frutta secca. Devono essere introdotti con la dieta, dal momento che il nostro organismo non è in grado di produrli; per questo sono detti anche essenziali. I più conosciuti sono omega 3 e omega 6.

Quali sono i cibi che contengono grassi insaturi?

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Sono ricchi di grassi insaturi:

  • olio extravergine d’oliva (EVO): particolarmente ricco in monoinsaturi, soprattutto acido oleico, il quale fa diminuire il livello nel sangue delle lipoproteine a bassa densità (il cosiddetto colesterolo “cattivo” LDL e VLDL) e non modifica, o addirittura fa aumentare, i livelli di HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”. Proteggono, inoltre dall’ossidazione cellulare
  • salmone, sgombro, trota: i grassi del pesce sono ricchi in acidi grassi del tipo omega-3, capaci di far diminuire nel sangue il livello dei trigliceridi, proteggendo così l’organismo dalla possibile insorgenza di malattie cardiovascolari.
  • avocado: ricco di acidi grassi monoinsaturi
  • frutta secca e semi oleosi
  • cioccolato fondente (almeno 75%) e fave di cacao.

Perché i grassi insaturi sono migliori?

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Gli acidi grassi insaturi possono risultano migliori da un punto di vista nutrizionale perché aiutano a migliorare il profilo lipidico dell’organismo, riducendo, come già detto,  il colesterolo LDL e i trigliceridi e aumentando l’HDL.

Questo ha una funzione protettiva di tutto il sistema cardiocircolatorio, quindi sia cuore, sia vasi (vene e arterie soprattutto).

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Quanti grassi insaturi si possono mangiare al giorno?

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Secondo le linee guida, per una sana e corretta alimentazione, l’apporto dei grassi nella dieta giornaliera dovrebbe essere così suddiviso:

  • acidi grassi saturi, inferiore al 10% dell’energia totale;
  • acidi grassi monoinsaturi, compreso tra il 10% e il 15% dell’energia totale;
  • acidi grassi polinsaturi tra il 5% e il 10%

Va comunque sottolineato che il fabbisogno di macronutrienti dipende molto dalle necessità e dagli obiettivi di ogni individuo. Questi a loro volta possono essere influenzati da circostanze variabili quali la situazione clinica, l’età e lo stile di vita.

È sempre meglio pertanto in caso di dubbi rivolgersi ad uno specialista.