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Pubblicato inGenitori, Salute

Il colpo di calore: cos’è, chi colpisce e come gestirlo

L’eccessiva esposizione al caldo può avere serie conseguenze. Tra queste la più grave è il colpo di calore, una condizione cui sono esposti specialmente i soggetti più fragili, come i bambini. La pediatra spiega come riconoscerlo e come intervenire.

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Il colpo di calore è un’emergenza medica causata da un’eccessiva esposizione al caldo, che porta a un aumento critico della temperatura corporea.

Ad esserne più colpiti sono i bambini, insieme agli anziani e soggetti fragili, i cui organismi sono più vulnerabili e spesso non in grado di difendersi adeguatamente dal caldo. Le conseguenze possono essere molto severe: per questo è fondamentale agire tempestivamente e richiedere immediata assistenza medica.

Ma in cosa consiste esattamente un colpo di calore? Come si manifesta? Equivale a un colpo di sole? Come bisogna comportarsi in questi casi? Facciamo chiarezza con l’aiuto della dott.ssa Otilia Claudia Laneri, pediatra del Santagostino.

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Che cos’è un colpo di calore?

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Il colpo di calore rappresenta la più severa delle condizioni legate all’aumento della temperatura corporea. Si verifica quando, a causa di un’esposizione prolungata o intensa al calore, l’organismo non è più capace di regolare la propria temperatura, che sale dunque fino a raggiungere livelli pericolosi, sopra i 40 gradi, e a provocare sintomi di disfunzione cerebrale. 

Come accennato, i soggetti a più alto rischio sono bambini, insieme ad anziani e persone affette da patologie croniche. Questo perché la loro capacità di sudare e quindi di raffreddare il corpo attraverso l’evaporazione del sudore è meno efficiente. La limitata capacità di eliminare l’eccesso di calore li espone dunque a un rischio maggiore di sviluppare disturbi legati al surriscaldamento.

Qual è la differenza tra colpo di sole e colpo di calore?

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La somiglianza tra le espressioni “colpo di sole” e “colpo di calore” potrebbe far pensare che indichino la stessa condizione, ma non è così. Sebbene siano entrambe il risultato di un eccesso di calore sul corpo, differiscono infatti per le cause e i sintomi che le caratterizzano.

Il colpo di calore si manifesta quando il sistema di termoregolazione corporea viene compromesso a causa di qualsiasi fonte di calore eccessivo, non solo l’esposizione diretta al sole. A provocarlo possono essere infatti anche:

  • elevate temperature ambientali
  • umidità superiore al 60-70%
  • mancanza di ventilazione.

Tutti fattori che possono ostacolare la capacità del corpo di dissipare il calore, portando a un incremento pericoloso della temperatura corporea. 

Al contrario, il colpo di sole, o insolazione, è specificamente causato dall’esposizione ai raggi solari. In questa condizione, gli effetti del calore si combinano con le radiazioni ultraviolette e infrarosse che colpiscono la superficie della testa – e possono dunque avere effetti anche sui vasi cerebrali – e del corpo. L’elemento chiave qui è dunque l’interazione diretta con le radiazioni solari.

Quali sono i sintomi di un colpo di calore?

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Il surriscaldamento che si manifesta con il colpo di calore può comportare sintomi quali: 

Dopo quanto si manifesta?

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Come abbiamo visto, i fattori ambientali che predispongono al colpo di calore sono temperature elevate, umidità elevata e scarsa ventilazione. Per questa ragione, il rischio che si verifichi è maggiore in luoghi chiusi, per esempio automobili o altri mezzi di trasporto. In questi casi, si innesca un potente effetto di vasodilatazione al livello dei vasi sanguigni, con conseguente arrossamento cutaneo.

Gli effetti del colpo di calore possono insorgere rapidamente, poiché l’ipertermia può svilupparsi in 10-15 minuti.

Cosa dare o fare in caso di colpo di calore?

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Il colpo di calore è una condizione che necessita di un intervento immediato, poiché può avere conseguenze molto gravi, fino al decesso. La soluzione migliore, quando si notano sintomi sospetti nel proprio bambino, è consultare uno specialista o, ancor meglio, chiamare il pronto soccorso.

In attesa dei soccorsi, è importante cercare di abbassare la temperatura corporea del soggetto, seguendo alcuni accorgimenti:

  • portarlo in un luogo fresco e ventilato
  • se se ne ha la possibilità, bagnarlo con acqua tiepida, aggiungendo progressivamente acqua fredda man mano che la temperatura corporea scende. In alternativa, si può optare per impacchi freddi utilizzando un panno umido
  • in presenza di sintomi lievi, somministrare bevande fresche, non troppo fredde, oppure arricchite di sali minerali
  • in caso di svenimento, distendere il paziente a terra con le gambe sollevate.

È importante evitare sbalzi termici. Qualora ci si trovi in un ambiente con aria condizionata, dunque, è importante assicurarsi che la temperatura impostata non sia eccessivamente bassa. È consigliabile inoltre non somministrare antipiretici per abbassare la febbre senza il consulto del medico.

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Quanto durano gli effetti di un colpo di calore?

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La durata di un evento di colpo di calore varia a seconda della severità dell’episodio e della tempestività del trattamento. Più rapido è l’intervento, maggiori sono le probabilità di una guarigione in tempi più brevi. In generale, il recupero può richiedere da alcune ore fino ad alcuni giorni. 

L’evoluzione e risoluzione di un colpo di calore seguono queste tappe:

  • la fase acuta, accompagnata dai sintomi che abbiamo citato, insorge rapidamente, potenzialmente in pochi minuti, e può persistere per varie ore. È imperativo agire subito per ridurre la temperatura del corpo e limitare danni agli organi interni
  • il passo successivo è generalmente il ricovero ospedaliero, che si rende necessario per stabilizzare e monitorare le condizioni del paziente. La permanenza in ospedale dipende dall’efficacia dei trattamenti e può variare da alcune ore fino ad alcuni giorni
  • la fase di recupero dal colpo di calore può durare alcuni giorni o prolungarsi più a lungo, in base alla gravità dell’evento. Possono persistere in questa fase sintomi come stanchezza, debolezza e difficoltà nel concentrarsi. Per facilitare la ripresa è consigliabile evitare l’esposizione al caldo intenso e sforzi fisici gravosi.