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Pubblicato inGenitori

Cosa sono i crampetti al basso ventre in gravidanza

Perché in gravidanza è comune avvertire dei piccoli crampi al basso ventre? Si tratta di un sintomo fisiologico? Quando bisogna preoccuparsi?

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I crampetti al basso ventre possono rappresentare un sintomo comune tra le donne in gravidanza. Spesso legati ai cambiamenti che avvengono nel corpo femminile in questo particolare periodo, i crampetti si presentano come fitte lievi o dolori temporanei concentrati nella zona addominale inferiore.

Sebbene in molti casi questi sintomi non debbano suscitare preoccupazione, essendo parte integrante del processo di adattamento dell’organismo alla crescita del bambino, in alcuni contesti possono segnalare la necessità di sottoporsi a un controllo medico per accertare che la gravidanza proceda senza ostacoli.

Quando iniziano i dolori al basso ventre in gravidanza? Come si manifestano e cosa possono significare? Facciamo chiarezza con la dott.ssa Francesca Mulas, ostetrica del Santagostino.

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Cosa possono essere i dolori al basso ventre?

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I crampi localizzati al basso ventre durante la gravidanza possono essere sintomo di diverse condizioni. La loro natura può essere direttamente legata alla gravidanza e variare a seconda della fase gestazionale che si sta attraversando.

In altri casi, invece, questi dolori nella parte inferiore dell’addome possono dipendere da disturbi e malattie che non hanno a che vedere con la gestazione, per esempio meteorismo, stipsi, problemi intestinali o infezioni.

In particolare nel primo trimestre, in cui l’azione del progesterone è più importante, ma in ogni momento della gravidanza, possono verificarsi infatti dei cambiamenti rispetto al regolare transito intestinale. L’eventuale stipsi può condizionare crampi e dolori addominali anche piuttosto intensi. In caso di dolore può essere utile prestare attenzione alla regolarità intestinale per cogliere eventuali correlazioni e considerare rimedi e terapie adeguati.

Come sono i crampi a inizio gravidanza? 

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I primi crampi al basso ventre possono manifestarsi già nelle prime settimane di gravidanza e sono in genere legati alla fase di impianto dell’embrione nell’utero. L’ovulo fecondato dallo spermatozoo lascia la tuba di Falloppio per raggiungere l’utero, dove ha luogo l’annidamento dell’embrione. Questo processo può provocare una reazione dell’utero, che tende a contrarsi, spesso causando fastidi o indolenzimento nella parte bassa dell’addome. 

Questi crampetti sono assai simili a quelli che si possono avvertire prima del ciclo mestruale

In questa fase iniziale è quindi comune avvertire dei dolori o degli spasmi dovuti all’aumento di dimensioni dell’utero, che si adatta per accogliere il crescere dell’embrione.

Anche nelle settimane seguenti, successive all’impianto, l’iniziale ingrandimento dell’utero potrebbe dare dei lievi fastidi.

Crampetti al basso ventre nel secondo trimestre

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Nel secondo trimestre, man mano che la gravidanza procede, il corpo subisce trasformazioni significative: l’utero si espande, i legamenti si allungano e gli organi interni si spostano per fare spazio all’utero che ospita la placenta e il bambino in crescita. Questa serie di cambiamenti può provocare una sensazione di pressione sulla pelvi e sugli organi adiacenti, crampi e piccole fitte a livello dell’utero.

Anche a livello muscolare lo stiramento di legamenti e muscoli può risultare fastidioso e dare sensazione di trazione e fitte soprattutto nei fasci laterali della parete addominale inferiore.

Crampetti al basso ventre nel terzo trimestre

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Durante il terzo e ultimo trimestre della gravidanza, è comune continuare a sperimentare dolori simili, a causa dell’aumentato peso e delle maggiori dimensioni del nascituro e dai suoi movimenti, nonché dall’espansione ulteriore dell’utero e dalle modifiche strutturali del bacino che si prepara al momento del parto.

Negli ultimi mesi gestazionali questi crampi possono essere scambiati per false contrazioni. Diversamente dalle contrazioni che anticipano il travaglio, tuttavia, non sono frequenti e non hanno un andamento regolare.

Nel terzo trimestre un certo numero di contrazioni è comunque considerato normale e legato al fatto che l’utero inizia ad allenarsi in vista del parto: queste contrazioni preparatorie sono generalmente casuali e non particolarmente dolorose.

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Crampetti al basso ventre: quando preoccuparsi?

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Come si è visto, i crampi al basso ventre possono essere un sintomo normale in gravidanza. Ad ogni modo, è essenziale prestare attenzione alla natura di questi dolori e al contesto in cui si verificano, per poter intervenire in casi sospetti.

Come capire quando è il caso di richiedere assistenza medica?

Innanzitutto i crampi “fisiologici” sono in genere un disturbo transitorio, che scompare dopo poco, se ci si riposa, si cambia posizione o si libera l’intestino. Se risultano intensi o si protraggono nel tempo, potrebbero segnalare l’insorgenza di condizioni patologiche o complicanze che è importante valutare.

 Altrettanto cruciale è tenere in osservazione eventuali altri sintomi associati:

  • sanguinamento vaginale, addome duro e dolorante al tatto potrebbero essere il segno di un aborto spontaneo o di una gravidanza extrauterina (soprattutto se il dolore è localizzato su un lato) nel primo trimestre 
  • sanguinamento, dolore lombare, pressione bassa sono potenziali sintomi di un distacco di placenta
  • cefalea, offuscamento della vista, acufeni, nausea e vomito, dolore al di sotto delle costole rappresentano possibili sintomi di preeclampsia, una complicanza della gravidanza caratterizzata da un rialzo significativo della pressione arteriosa associato a proteinuria (eccesso di proteine nel sangue)
  • perdita vaginali insolite potrebbero indicare una rottura precoce delle membrane
  • contrazioni a intervalli regolari e persistenti prima delle 37 settimane sono un’avvisaglia di travaglio prematuro
  • febbre o vomito possono essere spie di un’infezione
  • dolore durante la minzione, urina torbida o maleodorante, sangue nelle urine potrebbero essere la spia di un’infezione urinaria.

In presenza di queste manifestazioni è fondamentale richiedere un controllo medico.