Cos’è e come risolvere la secchezza nasale

• Cosa si intende con secchezza nasale?
• Perché si secca il naso all’interno?
• Secchezza nasale: sintomi
• Come idratare un naso secco?
• Cosa fare in caso di secchezza nasale?

La secchezza nasale è un sintomo comune con cui capita spesso di avere che fare.

Oltre a provocare disagio, può aumentare l’esposizione a infezioni batteriche o virali, poiché comporta un’alterazione del muco protettivo delle mucose.

Approfondiamo l’argomento con l’aiuto della dott.ssa Francesca Caterini, specialista in otorinolaringoiatria del Santagostino, per capire quali possono essere le cause di questo disturbo, come si manifesta e in che modo può essere trattato.

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La secchezza nasale si riferisce a una condizione in cui la mucosa del naso perde la sua normale umidità, risultando asciutta e irritata. Questo stato può compromettere le funzioni protettive svolte dal muco che riveste internamente le cavità nasali, aumentando la suscettibilità a infezioni e causando fastidiosi sintomi.

La secchezza della mucosa nasale può derivare da cause di diversa natura:

• condizioni ambientali: aria secca, l’uso prolungato del riscaldamento o dell’aria condizionata, l’esposizione a inquinanti atmosferici, polveri sottili e fumo di sigaretta sono tutti fattori che contribuiscono alla disidratazione della mucosa nasale
• invecchiamento: l’avanzare dell’età porta con sé una fisiologica perdita di idratazione delle mucose nasali 
• utilizzo eccessivo di decongestionanti nasali e antistaminici, che riduce la produzione di muco e dunque può accentuare la secchezza
• sindrome di Sjögren, una malattia autoimmune che colpisce le ghiandole esocrine e provoca una diffusa secchezza. Interessa tra gli altri organi anche il naso
• rinite atrofica, patologia in cui si assiste a un assottigliamento e atrofizzazione delle mucose nasali, con conseguente aridità e formazione di croste
• altre patologie a carico delle cavità nasali, quali rinite allergica, raffreddore, sinusite, polipi nasali.

La sensazione di secchezza all’interno delle cavità nasali spesso è accompagnata da ulteriori sintomi:

• irritazione e bruciore
• prurito
• naso chiuso
• difficoltà respiratorie: la secchezza può provocare una sensazione di congestione nasale, rendendo meno agevole la respirazione attraverso il naso
• formazione di croste: l’accumulo di muco secco può dar luogo a croste all’interno del naso
• alterazioni dell’olfatto: in alcuni casi, la secchezza nasale può influire sulla capacità olfattiva, riducendo la percezione degli odori (anosmia)
• sanguinamento: la fragilità della mucosa secca può portare a perdite di sangue dal naso (epistassi).

In molti casi per alleviare la secchezza nasale può essere sufficiente adottare alcuni semplici rimedi. Vediamo i principali:

• umidificare l’ambiente: utilizzare un umidificatore negli spazi domestici per mantenere un adeguato livello di umidità è una buona strategia per prevenire un essiccamento eccessivo delle cavità nasali
• idratarsi adeguatamente: assicurarsi di bere sufficienti quantità di acqua durante la giornata è essenziale per mantenere idratato l’organismo e, di conseguenza, anche le mucose nasali
• fare suffumigi: inalare vapore, servendosi di una pentola di acqua calda o semplicemente sfruttando il vapore di una doccia o bagno caldi, è un modo alternativo per umidificare le mucose
• applicare spray o gel a base di soluzione fisiologica/acido ialuronico/olii essenziali nelle narici: questi prodotti possono aiutare a mantenere l’umidità della mucosa nasale, riducendo la sensazione di secchezza
• lavaggi nasali: l’irrigazione nasale con soluzione salina è un ottimo metodo per pulire e idratare le cavità nasali
• evitare l’uso prolungato di decongestionanti nasali: l’uso eccessivo di spray può peggiorare la secchezza; è quindi consigliabile limitarne l’utilizzo e consultare un medico per eventuali alternative.

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Qualora gli accorgimenti finora descritti non fossero efficaci e la sensazione di secchezza, eventualmente associata ad altri sintomi, persistesse è opportuno rivolgersi a un medico per una valutazione approfondita del quadro clinico che accerti la presenza di patologie sottostanti.