Cosa può spingere una persona a fare una corsa di 100 km? Determinazione, un po’ di follia ma, soprattutto, consapevolezza di sé, delle proprie capacità e molta attenzione alla salute. La parola a Matteo Mai, il fisioterapista del Centro Medico Santagostino che tenterà l’impresa.
↑ topSi svolgerà il prossimo 27 maggio la 45° edizione della 100 km del Passatore, la corsa podistica che attraverserà per 100 km la vallata tosco-romagnola, da Firenze a Faenza. Tra i partecipanti anche Matteo Mai, fisioterapista del Centro Medico Santagostino. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia, i suoi obiettivi, e di dare qualche consiglio a tutti coloro che decideranno di avvicinarsi alla corsa.
Quando hai iniziato a correre?
In realtà non me lo ricordo nemmeno, probabilmente ero col girello! Ma solo nel 2012 ho deciso di intraprendere seriamente questo percorso partecipando alle prime maratone, come quella di Milano.
Qual è la tua motivazione per arrivare fino in fondo?
Per me è fondamentale innanzitutto l’elemento di sfida: per partecipare non si fa niente! Ma per vincere ci sono modi e modi: arrivare primo, ma anche raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissato: il 27 maggio la mia vittoria personale sarà arrivare al km 100 e vedere Faenza.
A cosa pensi mentre corri?
Per quanto mi riguarda, la corsa è l’unico momento che ho per pensare veramente a me stesso. Quando corro ci sono solo io, e i miei pensieri corrono con me, senza che nessuno li interrompa. Nel momento in cui fai uno sport singolo non hai nessun altro a cui rendere conto se non te stesso. Ma da soli, si sa, non si va molto lontano: sono fortunato innanzitutto ad avere l’appoggio più totale della mia famiglia, ma soprattutto ad aver trovato amici con cui condividere la mia stessa passione! Mi ricordo delle bellissime trasferte a Madonna di Campiglio, una bella sfida con 1000 metri di dislivello, o al mare a Misano Adriatico!
Come ti stai preparando?
Questa è la mia prima ultramaratona e mi sto preparando da solo, senza un team alle spalle. Ci tengo però a precisare che sono un fisioterapista, ho le competenze per farlo e fortunatamente lavoro in un Centro che mi permette di entrare ogni giorno in contatto con un’équipe di professionisti, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione, che deve essere bilanciata e proporzionata rispetto allo sforzo fisico. Non ho neanche un allenamento particolare, approfitto di ogni momento libero della giornata per muovermi, anche in bicicletta
Sta arrivando l’estate, cosa diresti alle persone che si stanno avvicinando alla corsa per rimettersi in forma?
Ad una persona che decide di avvicinarsi al mondo dello sport e, in particolare, della corsa, il mio consiglio è solo uno: consapevolezza. Bisogna innanzitutto fare attenzione ai materiali, a partire dalle scarpe che possono essere tanto vantaggiose quanto dannose per il nostro corpo. Consiglio poi di iniziare gradualmente, ponendosi almeno all’inizio degli obiettivi realmente fattibili, altrimenti si rischia di demotivarsi già dopo il primo allenamento. Da evitare assolutamente il fai-da-te, che porterebbe più danni che benefici: affidarsi a persone qualificate, un nutrizionista, un dietologo e un personal trainer per una preparazione muscolare adeguata. Non trascurare l’appoggio di un’équipe medica, soprattutto se si è in sovrappeso o se si è inattivi da molto tempo: rivolgersi ad un cardiologo o un medico sportivo prima di iniziare è sicuramente la scelta migliore
Un ultimo consiglio…
Ogni maratona inizia dal primo passo, sta a te trovare la giusta motivazione per iniziare. Io corro per me, corro perché ho trovato nella corsa l’ispirazione per tante cose. Sfida te stesso, vai oltre ai tuoi limiti. Questa sarà la vera medaglia che porterai a casa.