- Bonus Bebè 2024: di cosa si tratta?
- Come funziona il Bonus Bebè 2024? A chi spetta
- Quali sono i requisiti per richiederlo?
- Quanto spetta?
- Come si richiede il Bonus Bebè 2024?
Il Bonus Bebè 2024, adesso diventato Assegno unico e universale per i figli a carico, rappresenta un importante sostegno economico destinato alle famiglie italiane. Questa iniziativa governativa mira a fornire un supporto finanziario con l’obiettivo di alleviare le spese connesse, in generale, al mantenimento dei figli.
Attraverso il Bonus Bebè, il governo italiano ha intenzione di promuovere la tutela della maternità e dell’infanzia, contribuendo così al benessere delle famiglie e alla crescita sana e serena dei ragazzi.
Nel 2024 il programma si caratterizza per specifiche disposizioni e agevolazioni, offrendo alle famiglie opportunità concrete di affrontare le spese legate alla crescita dei propri figli. In questo contesto, esploreremo le principali caratteristiche e modalità di accesso a questo beneficio, fornendo informazioni utili a coloro che possono beneficiarne.
Bonus Bebè 2024: di cosa si tratta?
↑ topIl BonusBebè 2024 è stato abrogato e sostituito, a partire da marzo 2022, dall’Assegno unico e universale per i figli a carico. Questo è un importante sostegno erogato dall’INPS e destinato alle famiglie con figli.
Questa misura consiste nell’erogazione su base mensile di un beneficio economico, la cui entità dipende dal reddito familiare e dal numero dei figli. L’obiettivo del governo è quello di incoraggiare la natalità e stimolare la crescita demografica del Paese.
Come funziona il Bonus Bebè 2024? A chi spetta
↑ topIl Bonus Bebè 2024 o Assegno Unico è attribuito per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni di età (quando presenti determinate condizioni), e senza limiti di età per i figli disabili.
L’Assegno unico e universale spetta alle famiglie per:
- ogni figlio minorenne a carico; per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza
- ciascun figlio con disabilità a carico, senza limiti di età
- ogni figlio maggiorenne a carico fino al compimento del 21esimo anno, quando presenti determinate condizioni.
In quest’ultimo caso, il figlio maggiorenne deve:
- frequentare un corso di formazione scolastica, di laurea o professionale
- svolgere un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore agli 8000 euro annui
- essere registrato come disoccupato e in cerca di lavoro in uno dei servizi pubblici per l’impiego
- svolgere il servizio civile universale.
Quali sono i requisiti per richiederlo?
↑ topL’Assegno unico può essere richiesto da tutte le categorie di lavoratori:
- dipendenti pubblici e privati
- lavoratori autonomi
- pensionati
- disoccupati
- inoccupati.
Al momento di presentare la richiesta e per tutto il periodo in cui si fruisce del beneficio, è essenziale che il richiedente soddisfi congiuntamente i requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. In particolare, deve essere:
- cittadino italiano o di uno degli Stati membri dell’Unione europea, o suo familiare, con diritto di soggiorno o di soggiorno permanente
- cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, munito del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
- titolare di un permesso unico di lavoro che lo autorizzi a svolgere un’attività lavorativa superiore a 6 mesi o detentore di permesso di soggiorno per motivi di ricerca, con l’autorizzazione a soggiornare in Italia per più di 6 mesi
- soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia
- residente e domiciliato in Italia
- attualmente residente in Italia per almeno 2 anni, anche in maniera non continuativa, oppure titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato con una durata di almeno 6 mesi.
Quanto spetta?
↑ topL’entità della quota corrisposta per l’Assegno unico dipende dall’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente).
L’importo varia:
- da un massimo di 189,2 euro, per ciascun figlio a carico, con ISEE fino a 16.215 euro
- a un minimo di 54,1 euro, per ciascun figlio a carico, se l’ISEE è pari o superiore a 43.240 euro.
La quota può essere maggiorata in presenza di alcune condizioni, in particolare in presenza di figli con disabilità e nuclei familiari numerosi.
Come si richiede il Bonus Bebè 2024?
↑ topLa richiesta per l’Assegno può essere inoltrata nei seguenti modi:
- da uno dei genitori che detengono la responsabilità genitoriale, indipendentemente dalla convivenza con il figlio
- dal tutore del figlio o del genitore, nell’esclusivo interesse del tutelato
- dai figli, al raggiungimento della maggiore età. In questo caso, essi possono presentare la richiesta in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori, chiedendo il pagamento diretto della quota di Assegno loro spettante.
Per le richieste presentate dal 1° marzo al 30 giugno di ogni anno, l’Assegno viene corrisposto con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo.
Per le richieste presentate dopo il 30 giugno, il Bonus:
- ha inizio dal mese successivo a quello di presentazione.
- viene determinato in base all’ISEE al momento della richiesta.
A partire dal 1° marzo 2023, il pagamento delle richieste di Bonus già accolte procede automaticamente, senza necessità di presentare nuovamente la domanda. In particolare, per coloro che avevano una richiesta di Assegno unico e universale non “Decaduta”, “Revocata”, “Rinunciata” o “Respinta” nel periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, il pagamento continua automaticamente per le mensilità successive.
Dal gennaio 2022, è disponibile sul sito dell’INPS il link per la richiesta.
Il pagamento dell’Assegno unico avverrà comunque a partire dal mese successivo alla presentazione della richiesta. La richiesta può essere effettuata:
- online tramite il servizio dedicato dell’INPS.
- contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164
- tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici forniti dagli stessi.