Aiutare le persone a sentire meglio: è questa la mission dell’audioprotesista, il professionista dell’udito. Si tratta di un tecnico laureato che, solitamente, lavora in un centro audioprotesico e si occupa principalmente dell’applicazione di protesi acustiche.
Con l’aiuto di Cesare Barbieri, audioprotesista del Santagostino, in questo articolo proveremo a capire:
- cosa significa essere uno audioprotesista
- quali sono le sue principali mansioni lavorative
- qual è il percorso necessario per poter intraprendere questa professione
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Che significa audioprotesista?
↑ topL’audioprotesista è la figura professionale che opera in ambito sanitario e si occupa del controllo e dell’adattamento delle protesi acustiche, su prescrizione effettuata dallo specialista.
Il tecnico audioprotesista lavora in autonomia e, per questo, ha piena responsabilità del suo operato.
Oltre all’impianto e all’applicazione di presidi sanitari finalizzati a prevenire e correggere eventuali deficit dell’udito, questo professionista deve mantenersi costantemente aggiornato. Deve, infatti, essere in grado di consigliare il paziente in merito a tutti gli ultimi sviluppi delle tecniche e tecnologie audioprotesiche.
Cosa fa un tecnico audioprotesista?
↑ topI compiti dell’audioprotesista riguardano principalmente tutta la filiera della gestione, applicazione e del follow up dei presidi sanitari progettati per correggere difetti uditivi. È il punto di riferimento tecnico-sanitario per:
- rimedi alla sordità
- soluzioni riabilitative
- valutazioni protesiche (test di selezione, regolazione e applicazione)
In particolare, questa figura professionale si occupa di realizzare su misura le protesi a seconda delle caratteristiche e delle esigenze di ciascun paziente.
Tra le mansioni principali dell’audioprotesista abbiamo, quindi:
- correzione dell’ipoacusia con assistenza continuativa nel tempo
- l’esecuzione di impronte per realizzare auricolari su misura e plasmarle sulla forma del condotto uditivo esterno del paziente
- il controllo periodico del regolare funzionamento degli apparecchi acustici
- la manutenzione dei dispositivi
- l’educazione del paziente ipoacusico all’utilizzo dei presidi sanitari
Ci si può, inoltre, rivolgere a questa figura professionale per ogni tipo di consulenza che riguardi i presidi sanitari acustici.
L’audioprotesista non è solo un mero tecnico. Oltre alle hard skills, che riguardano la padronanza di competenze scientifiche e tecnologiche avanzate, dovrebbe possedere anche soft skills. I dispositivi che utilizza sono, certamente, il mezzo ma non il fine ultimo della professione. Al centro del suo lavoro, infatti, rimane il paziente, con il quale instaurare un rapporto di fiducia consolidato nel tempo.
Il suo profilo professionale, quindi, dovrebbe essere completato da competenze trasversali come doti relazionali e comunicative, visto che il rapporto con il paziente è la chiave principale per il successo del suo lavoro.
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Come si diventa audioprotesista?
↑ topPer poter intraprendere il percorso professionale di audioprotesista bisogna conseguire, in primo luogo, il diploma di scuola superiore. Successivamente, dopo aver superato i test di ammissione per le professioni sanitarie, è necessario conseguire la laurea triennale in tecniche audioprotesiche. Infine, bisogna sostenere un esame finale, che è abilitante per la professione di audioprotesista.
Nel gennaio 2018 è stato istituito con apposita legge l’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, all’interno del quale è presente l’Albo dei Tecnici Audioprotesisti. A partire dal 1° luglio, l’iscrizione a tale albo è condizione necessaria per poter esercitare la professione di audioprotesista.