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Pubblicato inSalute

Come ammorbidire le feci: consigli e rimedi

Le feci dure e difficili da evacuare possono essere un problema fastidioso e imbarazzante. Ecco qualche consiglio pratico e naturale per ammorbidire le feci e ritrovare il benessere intestinale.

ammorbidire le feci

Le feci dure sono un disturbo comune a molte persone che può causare disagi e complicazioni, come dolore durante la defecazione o persino emorroidi e ragadi anali. Questa condizione può essere influenzata da vari fattori, tra cui dieta, stile di vita e alcune condizioni mediche.
Ammorbidire le feci non solo aiuta a prevenire problemi digestivi, ma migliora anche la qualità della vita. 

In questo articolo esploreremo le cause delle feci dure e i metodi per renderle più morbide, inclusi rimedi naturali, consigli alimentari e l’uso di farmaci specifici.

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Cosa si intende per feci dure?

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Le feci dure si presentano come asciutte, compatte e difficili da espellere. Questo sintomo è spesso legato alla stitichezza, una condizione in cui il transito intestinale è rallentato e la frequenza delle evacuazioni è ridotta. 

Quando le feci rimangono troppo a lungo nel colon, perdono acqua e diventano secche e dure, rendendo la defecazione dolorosa e scomoda. Questa situazione può essere aggravata da una dieta povera di fibre e liquidi, che sono essenziali per mantenere la regolarità intestinale.

Anche abitudini come la tendenza a ignorare lo stimolo ad evacuare o la fretta durante i pasti possono contribuire al problema.

Quali malattie o condizioni si associano alle feci dure?

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Tra le cause più comuni, associate a condizione mediche, troviamo la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), una condizione cronica che provoca dolori addominali, gonfiore e alterazioni delle abitudini intestinali. 

Anche la colite, un’infiammazione del colon, può causare feci dure, soprattutto quando è associata a episodi di diarrea e stipsi alternati. Altre condizioni includono il diabete, che può ridurre la motilità intestinale, e lipotiroidismo, una ridotta funzionalità della ghiandola tiroidea che rallenta il metabolismo e, di conseguenza, il transito intestinale.

Tra le condizioni più gravi associate alle feci dure vi sono i tumori del colon-retto e le ostruzioni intestinali. In questi casi, le feci possono diventare particolarmente difficili da espellere a causa di restringimenti o blocchi nel tratto intestinale. 

Infine, alcune condizioni neurologiche come la sclerosi multipla o la malattia di Parkinson possono influenzare la motilità intestinale, causando stitichezza cronica. 

Feci dure in gravidanza

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La stitichezza durante la gravidanza è un disturbo molto frequente, causato da diversi fattori tra cui:

  • aumento del progesterone, un ormone che rilassa la muscolatura intestinale, rallentando il transito
  • Pressione dell’utero: l’utero in crescita può comprimere l’intestino
  • Ridotta attività fisica

Come si manifestano?

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Le feci dure si manifestano principalmente con un’alterazione della consistenza, risultando, come già indicato, asciutte, compatte e difficili da espellere. Questo può portare a una sensazione di evacuazione incompleta e a dolore durante la defecazione. 

Tra i sintomi associati ci sono anche crampi addominali, gonfiore e una sensazione di pesantezza all’addome. Questi sintomi possono essere accompagnati da flatulenza eccessiva, eruttazioni frequenti e, in alcuni casi, nausea e vomito

Nei casi più gravi, le feci dure possono causare ragadi anali, piccole lacerazioni della mucosa anale che provocano dolore e sanguinamento, ed emorroidi, che sono vene gonfie nel retto che causano dolore e disagio.

La difficoltà a espellere le feci dure può anche portare a una diminuzione dell’appetito e a una generale sensazione di malessere. 

Cosa posso prendere per ammorbidire le feci in modo naturale?

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Ammorbidire le feci in modo naturale è possibile attraverso l’adozione di una dieta equilibrata e di abitudini di vita sane

Uno dei rimedi più efficaci è aumentare l’assunzione di fibre, che aiutano a rendere le feci più morbide, facilitando così il transito intestinale. Le fibre si trovano in abbondanza in frutta fresca (soprattutto se consumata con buccia e semi), verdure crude, legumi, cereali integrali, e semi di lino o chia

Un’altra strategia è includere nella dieta alimenti probiotici, come lo yogurt, che aiutano a mantenere un equilibrio sano della flora intestinale, promuovendo una buona digestione e regolarità. Gli oli sani, come l’olio d’oliva, possono lubrificare il tratto intestinale e rendere più agevole il passaggio delle feci. 

L’esercizio fisico regolare è un fattore chiave per stimolare la motilità intestinale: attività come camminare, nuotare o fare yoga possono essere particolarmente benefiche.

L’uso di farmaci

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Sebbene sia sempre consigliabile privilegiare rimedi naturali e modifiche allo stile di vita, in alcuni casi, particolarmente ostici, potrebbe essere necessario ricorrere a farmaci, in particolare, ai lassativi.

Il loro uso deve però essere limitato ai casi in cui è strettamente necessario e sempre sotto controllo medico (soprattutto in gravidanza). In caso contrario, possono portare a una dipendenza e peggiorare la condizione.

I tipi di lassativi più comuni ci sono:

  • lassativi osmotici: aumentano la quantità di acqua nell’intestino, ammorbidendo le feci e stimolando la peristalsi. Esempi comuni sono il lattulosio, il macrogol e il magnesio idrossido.
  • Lassativi di volume: aumentano il volume delle feci, stimolando la peristalsi. Sono a base di fibre vegetali come la metilcellulosa e i semi di psillio.
  • Emollienti fecali: ammorbidiscono le feci, facilitandone l’evacuazione. Sono a base di paraffina o oli minerali.
  • Lassativi stimolanti: aumentano la motilità intestinale, ma il loro uso prolungato è sconsigliato. Sono da utilizzare solo in casi specifici.

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Cosa posso bere per ammorbidire le feci?

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L’idratazione è fondamentale per prevenire e trattare le feci dure. Bere abbondante acqua durante il giorno aiuta a mantenere le feci morbide e facilita il transito intestinale. È consigliato bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno, ma le necessità possono variare in base all’età, al livello di attività fisica e alle condizioni climatiche.

Oltre all’acqua, anche altre bevande possono essere utili. Per esempio, i succhi di frutta naturali, in particolare quelli ricchi di fibre come il succo di prugna, possono avere un effetto lassativo naturale grazie alla presenza di sorbitolo, un tipo di zucchero che attira acqua nell’intestino.

Le bevande calde, come tisane e tè alle erbe, possono stimolare la digestione e favorire il rilassamento dei muscoli intestinali, facilitando così l’evacuazione. Tisane a base di erbe come camomilla, menta e zenzero non solo aiutano a idratare, ma alleviano anche i crampi addominali e riducono la sensazione di gonfiore.
L’acqua di cocco è un’ottima scelta per mantenere l’idratazione e fornire elettroliti essenziali.

Una buona pratica è quella di iniziare la giornata con una bevanda calda come acqua tiepida con limone, che può stimolare il sistema digestivo e promuovere un’evacuazione regolare.

Sono invece da evitare le bevande che contribuiscono alla disidratazione o aggravare la stitichezza, come alcolici e bevande con alto contenuto di caffeina, che possono avere un effetto diuretico.