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Pubblicato inBenessere

Come curare la puntura da medusa

La puntura di medusa è un evento fastidioso ma facilmente gestibile nella maggior parte dei casi con le semplici cure domestiche. Vediamo di cosa si tratta e a quali rimedi ricorrere.

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La puntura di medusa è un evento che può trasformare una piacevole giornata al mare in un’esperienza dolorosa. 

Nonostante la maggior parte delle lesioni di questo tipo siano relativamente lievi e gestibili con le cure domestiche, conoscere il modo corretto di trattarle è fondamentale per alleviare il dolore e prevenire complicazioni. 

La dottoressa Laneri, pediatra del Santagostino, spiega cosa fare dopo una puntura di medusa, e a quali rimedi ricorrere. 

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Puntura di medusa: di cosa si tratta?

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La puntura di medusa si verifica quando si entra in contatto con i cnidocisti (note anche come cisti neumatoidi), che sono le cellule urticanti presenti sui tentacoli di questo organismo marino. Queste cellule sono deputate a paralizzare e catturare la preda dell’animale e possono essere attivate dal contatto con la pelle dell’uomo. 

Volendo essere più precisi, la medusa non punge, dal momento che non ha un vero pungiglione, ma è un organismo urticante: quando viene toccata inavvertitamente, rilascia sostanze tossiche e fortemente irritanti.

Per l’uomo, la puntura di medusa può essere un evento molto fastidioso, e dà luogo a una reazione cutanea infiammatoria e irritativa, simile all’orticaria (con dolore, arrossamento, prurito e gonfiore) o a un’ustione chimica.

Perché la puntura della medusa è così fastidiosa?

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La puntura di una medusa è notoriamente dolorosa perché, come accennato, i suoi tentacoli contengono migliaia di capsule microscopiche chiamate nematocisti, racchiuse nei cnidociti. Queste cellule urticanti sono in realtà piccole sacche piene di veleno che si innescano dopo il contatto fisico. Quando una persona viene a contatto con il tentacolo, le nematocisti penetrano nella pelle e iniettano il veleno, causando una reazione che può variare da un fastidio lieve a un dolore intenso e a una reazione grave, a seconda del tipo di medusa e della sensibilità dell’individuo.

Il veleno delle meduse serve a paralizzare o uccidere i piccoli pesci e altri organismi di cui questi celenterati si nutrono. Tuttavia, anche gli esseri umani possono sperimentare reazioni acute al veleno. Nello specifico, quest’ultimo è costituito da tre tipi di proteine che agiscono sinergicamente:

  • ipnotossina: ha un’azione anestetica che paralizza le prede
  • talassina: induce la risposta infiammatoria nell’uomo, dopo il contatto dei tentacoli con la pelle. La talassina può essere allergenica nelle persone predisposte
  • congestina: causa paralisi dell’apparato respiratorio e circolatorio delle prede, e risulta letale.

Quali sono i sintomi?

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La gravità della reazione alla puntura può variare, come detto, in base al tipo di medusa e alla sensibilità individuale. I sintomi principali includono:

  • sensazione immediata di bruciore intenso
  • arrossamento della pelle 
  • irritazione e talvolta comparsa di bolle o vescicole.

Altri segni possono essere:

  • gonfiore
  • disagio o dolore prolungato
  • prurito e formicolio nella zona colpita.

Tuttavia, in alcuni casi, può verificarsi una reazione ritardata e i sintomi possono riapparire o peggiorare dopo alcune ore o dopo giorni dal contatto iniziale.

Nei casi più seri, una puntura di medusa può provocare sintomi sistemici come:

Raramente, possono verificarsi effetti potenzialmente letali come reazioni allergiche o shock anafilattico, che possono compromettere le funzioni vitali della persona colpita. In particolare, alcuni tipi di meduse, quali la caravella portoghese o la cubomedusa, sono note per essere particolarmente velenose. In questi casi, è fondamentale un intervento tempestivo.

Quanto dura l’effetto di una puntura di medusa? Decorso

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La durata dell’effetto di una puntura di medusa può variare considerevolmente a seconda del tipo di organismo, della quantità di veleno iniettata, della localizzazione ed estensione della puntura, nonché della sensibilità individuale a questa. Generalmente, il dolore acuto e l’irritazione possono durare da poche ore fino a diversi giorni.

Dolore e bruciore intensi possono essere avvertiti immediatamente dopo la puntura e generalmente migliorano entro 24-48 ore. Arrossamento, gonfiore e vesciche possono persistere per alcuni giorni. Prurito e irritazione cutanea possono continuare per una settimana o di più in alcuni casi.

In situazioni dove la puntura deriva da meduse particolarmente pericolose, gli effetti possono essere più severi e prolungati, richiedendo in alcuni casi, come abbiamo detto, intervento medico.

Cosa fare dopo una puntura di medusa? Rimedi e trattamenti

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Alcuni accorgimenti generali sono comunemente raccomandati per il trattamento immediato delle punture di medusa, e in particolare:

  • non sfregare o grattare la puntura, per impedire al veleno di penetrare ulteriormente nella pelle
  • sciacquare la zona colpita con acqua di mare e non con acqua dolce dal momento che quest’ultima può stimolare le nematocisti (le cellule urticanti) residue a rilasciare più veleno
  • non usare ammoniaca, urina, aceto o sostanze calde: anche se sono spesso consigliate come rimedi casalinghi, queste possono peggiorare l’irritazione.
  • rimuovere eventuali tentacoli rimasti sulla pelle con una pinzetta. Evitare il contatto diretto con la mano.

È importante, infine, non esporre al sole la parte colpita, perché la pelle irritata è più sensibile. Se si notano segni di reazione allergica, come difficoltà respiratorie, gonfiore eccessivo o perdita di coscienza, è necessario richiedere immediatamente assistenza medica.

Che pomata usare per le meduse?

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Per le punture di meduse, i farmaci come le pomate al cortisone o antistaminiche non hanno una vera e propria utilità, dal momento che il loro effetto si dispiega dopo circa mezz’ora, quando la fase peggiore dell’infiammazione è passata. 

Per ridurre il prurito e arrestare la diffusione delle tossine, è possibile utilizzare, invece, uno spray lenitivo all’acqua di mare oppure gel astringenti al cloruro di alluminio (aiuta a lenire il prurito e a bloccare la diffusione delle tossine). 

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Come non farsi pungere da una medusa?

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Per evitare di farsi pungere dalle meduse, a parte non entrare in acqua nel caso ve ne siano di numerose, esistono alcune creme anti-medusa. Queste rendono la pelle scivolosa, impedendo ai tentacoli di aderirvi, e bloccano l’effetto urticante.