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Pubblicato inSalute

Pene piccolo in età infantile: quando è un problema

Lo sviluppo delle dimensioni del pene segue un percorso diverso da quello del resto del corpo del bambino. Questo dà spesso adito al dubbio che il bambino sia affetto da una condizione detta ipoplasia peniena (o micropene). Quando preoccuparsi?

pene piccolo età infantile

Il tema delle dimensioni del pene nei bambini è spesso accompagnato da preoccupazioni e stereotipi che non hanno riscontro nella realtà, associando erroneamente la grandezza del pene a una maggiore potenza sessuale.

Tuttavia questa ansia può colpire i neo genitori che non conoscono bene le funzioni e lo sviluppo dell’organo genitale maschile.

Nella maggior parte dei casi infatti l’ansia generata dalle dimensioni del pene del proprio bambino è totalmente infondata. Lo sviluppo e la crescita del pene seguono una strada leggermente diversa rispetto a quella del resto del corpo, e possono trarre in inganno, per così dire.

Ci sono tuttavia rari casi in cui il problema può esistere. In questi casi a seconda degli individui si può prevedere una terapia farmacologica, chirurgica, o psicologica per la gestione del problema, qualora non si potesse intervenire altrimenti.

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Come capire se ha micropene?

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Lo sviluppo e la crescita sia in lunghezza, sia in circonferenza del pene seguono un percorso molto diverso rispetto al resto del corpo. Questa parte anatomica dei maschi è infatti legata alla produzione di testosterone anche per quanto riguarda la crescita.

Ci sono poi vari fattori che ne aumentano grandemente la variabilità per quanto riguarda le dimensioni:

  • condizioni ambientali
  • genetica
  • appartenenza etnica

In un bambino caucasico, un pene normale misura dai 2,5 ai 4,5 cm circa. Fino ai sei anni di età ha un incremento poi di circa 2,5 cm, e di circa un altro cm fino ai 12. Per quanto riguarda la circonferenza, la misura media è di circa 1 – 1,3 cm.

Lo sviluppo vero e proprio del pene avviene con l’inizio della pubertà, quindi a partire dai 12 anni di età, e prosegue fino ai 21. Le dimensioni medie di un pene normale si possono stabilire in due modi, a pene eretto o a pene flaccido.

La seconda tipologia di misurazione è quella meno affidabile in quanto il pene flaccido è soggetto a variazioni di dimensioni piuttosto ampie in relazione alle condizioni ambientali, psicologiche etc.

Nell’adulto un pene flaccido misura in media 9 cm di lunghezza, mentre eretto la media è di circa 13 cm.

La mera osservazione da parte dei genitori quindi potrebbe non essere un criterio valido per stabilire se effettivamente il bambino abbia problemi di sviluppo. Va inoltre precisato che esistono altre anomalie nella formazione e sviluppo del pene che potrebbero essere confuse per un pene piccolo da uno sguardo non specializzato.

Tra queste vanno ricordate:

  • il pene palmato, in cui la cute dello scroto e del pene non sono separate, ma unite
  • il pene nascosto, causato da un infossamento nell’adipe sovrapubico, tipicamente causato da obesità infantile
  • il pene intrappolato, che è l’esito cicatriziale di traumi o interventi

Il micropene (o ipoplasia peniena) si può individuare già alla nascita. La misurazione durante un esame obiettivo dei genitali esterni può dare al medico indicazioni importanti; è infatti spesso associato anche al criptorchidismo, cioè la parziale o mancata discesa dei testicoli all’interno della sacca scrotale. Entrambi i problemi possono essere legati ad una disfunzione ormonale (per anomala produzione e/o risposta agli ormoni sessuali).

Perché mio figlio ha il pene piccolo?

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Le cause di una ipoplasia peniena possono essere varie, alcune non del tutto chiare.

Tra le principali ricordiamo:

  • familiarità ed ereditarietà genetica: la presenza in famiglia di questa caratteristica può essere un fattore di rischio per i neonati
  • scompensi ormonali: esposizione anomala ad ormoni durante la gravidanza, alterata produzione di testosterone o ridotta conversione a DHT, resistenza periferica agli androgeni, ecc

Alcuni studi suggeriscono che ci possano essere anche cause di carattere ambientale, segnatamente alcuni elementi inquinanti, ma al momento mancano gli studi conclusivi su questa possibile eziologia.

Quali implicazioni può avere il pene piccolo?

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Nel caso di ipoplasia peniena effettiva, i problemi sono principalmente di carattere psicologico. Il micropene non è necessariamente associato a problemi funzionali dell’apparato riproduttivo, delle vie urinarie e/o del desiderio sessuale.

Essendo però la pressione sociale piuttosto forte e di lunga tradizione, la questione può generare insicurezze molto forti che possono andare ad influire pesantemente sulla qualità della vita dei pazienti.

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Come si risolve il problema del micropene?

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La terapia per un’eventuale risoluzione procede attraverso una accurata diagnosi. Se si individuano scompensi ormonali, questi andranno valutati e corretti.

Il pene dei bambini è infatti ancora in via di sviluppo, pertanto correggendo il deficit ormonale si può ripristinare una normale curva di crescita.

Nel caso di ragazzi o adulti che abbiano invece concluso il loro ciclo di sviluppo fisico, si può ricorrere ad una terapia chirurgica.

Questa permette l’allungamento del pene, ma è altamente invasiva e può avere effetti collaterali piuttosto pesanti.

La questione va quindi affrontata in modo chiaro con i pazienti che devono essere bene informati dei rischi. Il supporto psicologico è consigliato in tutti i casi.