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Pubblicato inBenessere

Feci nastriformi: cosa sono e di che malattia sono sintomo

Caratterizzate da una forma allungata e sottile, possono essere uno dei segnali di patologie a carico del retto

Feci nastriformi

Le feci nastriformi sono una particolare configurazione dei nostri escrementi che vengono definiti tali quando si presentano con una forma a stringa o a “vermicello”, sottili e allungati rispetto alla norma. Non si tratta del sintomo di una sola malattia o di una disfunzione precisa ma, in base ad altri segnali a cui si accompagnano, le feci nastriformi possono certamente essere manifestazione di una patologia al retto o al colon. Occorre consultare un esperto per stabilire quale, nel caso.

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Quando le feci sono nastriformi?

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Di norma, le feci sono dette nastriformi quando, dopo l’espulsione dal retto, sono di forma allungata e sottile, come una stringa o un legaccio. Si usa questa formula linguistica proprio per sottolineare la natura particolarmente fine che la materia fecale assume nel passaggio dell’espulsione dal corpo e, spesso, la produzione di questo particolare tipo di feci può essere il sintomo di una disfunzione dell’apparato escretore e/o digerente.

Proprio a causa della loro forma così peculiare e fuori dall’ordinario è possibile riconoscere le feci nastriformi, ben più fini e allungate di quelle normali, che invece tendono ad avere un diametro ben più ampio (al netto di un getto diarroico che ne infici la solidità, ovviamente).

Quando le feci escono sottili?

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Le cause delle feci nastriformi possono essere svariate e differiscono anche parecchio, tra di esse, così come può cambiare tantissimo, da causa a causa, anche il grado di gravità della patologia che si manifesta anche attraverso le feci nastriformi stesse.

Di norma, le feci tendono a venire espulse in forma di sottili “vermicelli” quando, nel colon o nel retto, si attesta la presenza di qualcosa che ne ostruisce parzialmente il regolare passaggio. Questo genere di massa anomala può formarsi per tante ragioni diverse: più spesso si tratta di colite ulcerosa, emorroidi, magari ragadi anali o sindrome dell’intestino irritabile, così come una semplice stipsi può trovarsi all’origine del problema. Anche un’ipertrofia della prostata può essere causa di questo particolare sintomo.

Nei casi più gravi, le feci nastriformi possono essere provocate dalla malattia di Crohn o persino da un cancro, che può colpire indifferentemente il colon, il retto o la prostata.

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Quando preoccuparsi per le feci sottili?

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Come sempre, prima di preoccuparsi è opportuno consultare il proprio medico curante o un gastroenterologo, ossia lo specialista che si occupa specificamente dell’apparato digerente e di quello escretore. Tuttavia, come spesso accade, è anche la persistenza del sintomo a essere un forte segnale di avvertimento che qualcosa non va: nel caso in cui si espellano feci nastriformi per un periodo superiore a 72 ore, conviene contattare un dottore il prima possibile. In caso contrario, è molto probabile che non si tratti di niente di preoccupante.

Bisogna inoltre considerare anche l’eventuale presenza di altri sintomi che, in abbinamento a questa particolare conformazione degli escrementi, potrebbero rivelare la presenza di una precisa patologia. La costipazione, la generica difficoltà ad andare di corpo, forti scosse di dolori nella zona ventrale e in tutto il tronco sono segnali da non sottovalutare assolutamente, se si presentano assieme alle feci nastriformi.

Inoltre, se oltre alla forma particolare, le feci sono anche marcatamente più scure del solito, sono avvolte in quantità esagerate di muco (e dunque si può parlare di mucorrea) o se nel corso del processo di espulsione è stato versato sangue, è consigliabile rivolgersi il prima possibile a un medico.

Quanto deve essere il diametro della cacca?

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Posto che il diametro degli escrementi può variare molto anche nella storia di una singola persona in base al suo stato di salute, alla sua conformazione fisica, alla sua età e alla sua dieta, si può forse azzardare che, in media, il diametro delle si aggira tra i due e i cinque centimetri.

Si parla di feci nastriformi quando questo è ovviamente inferiore alla media personale e ci si accorge che la forma del singolo escremento non è definibile come “regolare” rispetto alla propria esperienza. Tuttavia, è molto difficile individuare un diametro standard per le feci che si possa applicare a ogni persona se non con un fortissimo grado di approssimazione.