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Pubblicato inSalute

Eritrociti alti o bassi: cosa cambia

A cosa può essere dovuto un valore di globuli di rossi più alto o basso del normale? In quali casi bisogna preoccuparsi?

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Gli eritrociti svolgono un ruolo cruciale nel trasporto di ossigeno ai tessuti del corpo. Valori alti o bassi di queste cellule possono indicare diverse condizioni, dalle più comuni carenze nutrizionali a patologie più complesse.

Approfondiamo, con l’aiuto della dott.ssa Elisa Diral, specialista in ematologia del Santagostino, come può essere interpretato un numero di eritrociti alto o basso, quali cause e conseguenze può comportare e quando preoccuparsi.

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Cosa sono e cosa segnalano gli eritrociti?

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Gli eritrociti, o globuli rossi, sono cellule del sangue prodotte dal midollo osseo che svolgono una funzione vitale per l’organismo: trasportare l’ossigeno dai polmoni ai vari tessuti corporei e, al contempo, prelevare l’anidride carbonica per espellerla attraverso la respirazione.

Il trasporto dell’ossigeno ai tessuti e dell’anidride carbonica ai polmoni è possibile in particolare grazie alla presenza dell’emoglobina, una proteina contenuta all’interno dei globuli rossi, cui si deve la colorazione rossa del sangue.

La caratteristica forma a disco biconcavo, sottile ai bordi e più spesso al centro, attribuisce agli eritrociti una certa flessibilità, che permette loro di viaggiare facilmente anche nei vasi sanguigni più piccoli. Nel loro ciclo di vita, che dura in media 120 giorni, percorrono una distanza pari a 300-500 km, per poi essere degradati a livello della milza e del fegato. 

Valori di riferimento e alterazioni

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Il conteggio degli eritrociti è un parametro cruciale negli esami del sangue, che può variare leggermente in base a età, sesso e condizioni fisiologiche. Negli uomini, il range normale è generalmente compreso tra 4,6 e 6,2 milioni per microlitro di sangue, mentre nelle donne si attesta tra 4,2 a 5,4 milioni per microlitro. Va specificato, però, che questi valori possono differire leggermente tra un laboratorio di analisi e l’altro, poiché ogni struttura adotta intervalli di riferimento specifici.

La conta dei globuli rossi (GR) è parte integrante dell’emocromo completo, esame del sangue in cui vengono valutati anche altri parametri come:

  • livelli dell’emoglobina (HB)
  • livelli dell’ematocrito (HCT), ovvero il rapporto tra parte liquida del sangue, il plasma, e la parte corpuscolata, di cui fanno parte i globuli rossi, globuli bianchi e piastrine
  • volume corpuscolare medio (MCV), la misurazione delle dimensioni medie degli eritrociti
  • la quantità media di emoglobina (MCH)
  • Ia concentrazione emoglobinica corpuscolare media (MCHC), ossia la percentuale media di emoglobina all’interno dei globuli rossi
  • l’ampiezza della distribuzione dei globuli rossi (RDW), cioè l’ampiezza delle variazioni di grandezza degli eritrociti.

I valori degli eritrociti devono essere quindi interpretati anche in considerazione di questi indici, per avere un quadro diagnostico preciso. 

Cosa significa quando i globuli rossi sono alti?

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L’aumento del numero di globuli rossi nel sangue, definito eritrocitosi o policitemia, può essere determinato da cause diverse.

La forma primaria o policitemia vera è provocata da una disfunzione rara del midollo osseo, che produce globuli rossi in eccesso per effetto di una mutazione genetica a carico del gene JAK2.

L’eritrocitosi secondaria costituisce una risposta del midollo a fattori esterni o patologie, quali:

  • la carenza di ossigeno. Questa può essere causata da una varietà di fattori: la permanenza in alta quota, dove l’ossigeno è scarso; condizioni respiratorie come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o l’enfisema polmonare; malattie cardiache in cui il corpo produce più eritrociti per compensare la ridotta ossigenazione (come nel caso di persistenza di pervietà del forame ovale); il fumo di sigaretta, che compromette la capacità del sangue di trasportare ossigeno; la presenza di emoglobine ad alta affinità che riducono la cessione di ossigeno ai tessuti
  • l’assunzione di terapie a base di testosterone
  • patologie o tumori che causano un aumento di eritropoietina endogena (policistosi renale, tumori ai reni, al fegato, fibromi uterini, neoplasie cerebrali)
  • disidratazione: in questo caso il valore degli eritrociti aumenta come effetto della diminuzione del plasma.

L’aumento dei globuli rossi, specie quando è grave, porta ad un aumento della viscosità del sangue che può causare sintomi come:

Può inoltre a incrementare il rischio di trombosi e disturbi cardiovascolari. 

Cosa succede se gli eritrociti sono bassi?

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Quando i livelli di eritrociti nel sangue risultano più bassi del normale e si associano a ridotti valori di emoglobina, si parla di anemia. Secondo le indicazioni internazionali, si parla di anemia quando i valori di emoglobina sono inferiori a 12 g/dl nelle donne e inferiori a 13 g/dl negli uomini. L’anemia può essere dovuta a una varietà di cause:

  • anemia sideropenica, una delle forme di anemia più comuni, derivante da una carenza di ferro riconducibile a un insufficiente apporto di ferro nella dieta oppure a problemi di assorbimento a livello intestinale oppure a sanguinamenti (mestruali oppure occulti come in caso di ulcere o polipi gastrointestinali)
  • emorragie 
  • condizioni che causano la distruzione dei globuli rossi (emolisi) come l’anemia emolitica
  • anemia mediterranea o talassemia, una malattia genetica che porta a una riduzione di emoglobina nel sangue con globuli rossi di piccole dimensioni (“microcitemia”)
  • anemia falciforme, una patologia ereditaria in cui i globuli rossi assumono un aspetto a mezzaluna e hanno perciò difficoltà ad attraversare i vasi sanguigni più piccoli, oltre ad avere una vita media molto inferiore al normale: 10-20 giorni 
  • patologie o condizioni che ostacolano la produzione degli eritrociti da parte del midollo osseo: infezioni, leucemie o effetti di trattamenti medici, come la chemioterapia e la radioterapia
  • carenze nutrizionali (ferro, vitamina B6, vitamina b9 e b12)
  • gravidanza, in cui la diminuzione degli eritrociti è dovuta all’aumento del plasma.

La riduzione del numero di globuli rossi può influire negativamente sulla capacità del sangue di trasportare ossigeno, generando sintomi come:

  • affaticamento
  • pallore
  • difficoltà respiratoria (dispnea)
  • nei casi più gravi, vertigini e dolore al petto

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Quando i valori dei globuli rossi sono preoccupanti?

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Un valore anomalo degli eritrociti, sia esso alto o basso, come abbiamo visto, può essere indicativo di numerose condizioni, in molti casi temporanee e non gravi.

Ciò nonostante, un’alterazione dei globuli rossi è un dato che va sempre sottoposto a valutazione medica e messa in relazione ad altri sintomi ed esami, per una corretta diagnosi differenziale. Il medico sarà in grado di interpretare correttamente l’eccesso o la carenza di eritrociti, considerando lo stato di salute generale della persona, eventuali trattamenti in atto e fattori come età, sesso e predisposizioni familiari.