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Pubblicato inSalute

Il dolore muscolo-scheletrico cronico e come “riprogrammare” il cervello: un approccio semplice ed efficace

Il dolore muscolo-scheletrico cronico è causato da un sistema nervoso ipersensibile, non sempre legato a danni fisici. L’approccio PNE (Pain Neuroscience Education) insegna a “riprogrammare” il cervello per ridurre il dolore, migliorare la qualità della vita e affrontare senza paura il movimento

dolore muscolo scheletrico

Immagina di vivere con un’allerta continua, come se il tuo corpo fosse sempre in pericolo. Questa è la realtà per milioni di persone che soffrono di dolore muscolo-scheletrico cronico (MSKP), un tipo di dolore che persiste a lungo, spesso più di tre mesi. E come un allarme che non smette mai di suonare, il dolore cronico può influire profondamente sulla vita quotidiana, tanto fisicamente quanto mentalmente.

Ma c’è una buona notizia! Esiste un approccio innovativo che aiuta a “silenziarlo” un po’ e a ridurre l’impatto che ha sulla nostra vita: si chiama Pain Neuroscience Education (PNE), ovvero l’educazione sulla neuroscienza del dolore. In parole povere, è come se il cervello ricevesse una guida pratica per smettere di reagire al dolore in modo esagerato.

Cos’è il dolore muscolo-scheletrico cronico?

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Il dolore muscolo-scheletrico cronico è un po’ come un eco che continua a ripetersi anche quando non c’è più motivo. Immagina di aver sbattuto il dito in una porta: all’inizio senti dolore, ma una volta che la lesione si è rimarginata, il dolore dovrebbe scomparire. Eppure, in molti casi, anche dopo che il corpo è guarito, il dolore continua. Il cervello, infatti, mantiene attivo l’allarme, anche se non c’è più un vero pericolo. È come se il sistema nervoso non fosse capace di spegnere la sirena di un allarme che ha suonato troppo a lungo.

Oggi sappiamo che la mente gioca un ruolo enorme nel percepire il dolore: non sempre è il corpo che dà il segnale, ma è il cervello che decide se quel segnale è degno di attenzione.

Cos’è la Pain Neuroscience Education (PNE)?

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La PNE è un po’ come un manuale per il cervello, che insegna come funziona il dolore. Immagina di avere un interruttore che regola la sensibilità del corpo. La PNE ti aiuta a capire che non sempre il dolore è un segno che qualcosa non va. È un po’ come se il cervello fosse un sistema di allarmi che può essere regolato: imparando come funziona, puoi aiutare il cervello a “abbassare il volume” del dolore.

La PNE ti insegna a non aver paura di quel dolore, a capire che, spesso, è solo il risultato di un sistema nervoso troppo sensibile, non di un danno reale. Un po’ come se avessi imparato a capire che l’allarme che senti non significa che c’è un incendio, ma solo che qualcosa nel sistema è troppo sensibile.

Cervello e dolore: il cervello come il “Centro di Controllo” del dolore

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Il cervello è il vero protagonista del dolore. Quando il corpo è ferito, invia segnali al cervello, ma la cosa interessante è che anche quando non c’è danno, il cervello può “immaginare” il dolore. È un po’ come se il cervello fosse un direttore d’orchestra che interpreta e amplifica il suono del dolore, anche quando la musica non è forte come sembra. Questo processo si chiama sensibilizzazione, e significa che il cervello diventa più reattivo e il dolore può sembrare più intenso di quanto non dovrebbe essere.

Paura del movimento: quando il corpo si blinda

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Un’altra reazione comune al dolore cronico è la paura di muoversi, nota anche come kinesiophobia. Quando il dolore dura a lungo, il corpo e la mente cominciano a pensare che il movimento possa peggiorare la situazione. È come se avessi paura di fare un passo in avanti perché temi di cadere. Tuttavia, evitare di muoversi può peggiorare la condizione, rendendo il corpo più rigido e più vulnerabile al dolore.

La PNE aiuta a superare questa paura, spiegando che il movimento non è pericoloso. Anzi, è un po’ come mettere in moto un’auto che è rimasta troppo ferma: il movimento aiuta i muscoli a lavorare meglio e a ridurre il dolore nel lungo periodo. 

Come Funziona la PNE?

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Immagina di imparare a capire come funziona il tuo sistema nervoso attraverso una serie di lezioni. La PNE ti dà gli strumenti per conoscere il tuo corpo e il dolore. È come imparare a leggere una mappa: capisci dove ti trovi e come arrivare a destinazione senza prendere strade sbagliate.

Durante le sessioni di PNE, il fisioterapista o il medico ti spiegano il dolore con esempi facili da capire, come se ti stesse spiegando come funziona un meccanismo che conosci già. Si usano analogie semplici, per esempio, immaginando che il cervello sia come una radio che regola il volume del dolore. Se il cervello è troppo sensibile, il volume del dolore può essere troppo alto, ma con la PNE impari a “abbassarlo”.

Cosa dice la scienza: le prove del successo

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Le ricerche scientifiche confermano che la PNE è efficace nel ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita. Studi recenti hanno dimostrato che l’educazione sul dolore riduce il senso di impotenza e paura, permettendo di affrontare il dolore in modo più positivo e attivo. È come imparare a vivere con una macchina che prima ti sembrava difficile da controllare: una volta capito come funziona, diventa più facile navigare senza stress.

In combinazione con esercizi fisici (come camminare o praticare yoga) la PNE può essere un vero toccasana. È come se stessi allenando il cervello e il corpo a lavorare insieme per gestire meglio il dolore.

Cosa evitare: le fake news sul web

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Purtroppo, non tutto ciò che si trova online è utile o sicuro. Molti rimedi non scientifici, come integratori miracolosi o terapie non comprovate, sono spesso pubblicizzati come soluzioni rapide per il dolore, ma non hanno basi scientifiche solide. È un po’ come acquistare un “superpotere” da un venditore ambulante: potrebbe sembrare allettante, ma nella realtà non cambia le cose.

Stai attento anche a cure esotiche o rimedi naturali che promettono miracoli. A volte, questi trattamenti non solo non funzionano, ma possono anche peggiorare la situazione. Scegli sempre soluzioni che sono supportate da prove scientifiche solide, come la PNE, la riabilitazione e l’esercizio fisico. 

Chi può aiutarti a gestire il dolore?

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La gestione del dolore muscolo-scheletrico cronico richiede un approccio multidisciplinare, ovvero un team di esperti che lavorano insieme per offrirti il massimo supporto. Tra i professionisti coinvolti ci sono:

  • Fisioterapisti: esperti di movimento che ti guidano nel recupero e ti insegnano a muoverti senza paura.
  • Psicologi: fondamentali per gestire l’impatto emotivo del dolore e ridurre paure e credenze che lo amplificano.
  • Medici del dolore: specializzati nel trattare il dolore cronico con terapie mirate e personalizzate.

Conclusioni

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Il dolore muscolo-scheletrico cronico è come un allarme che continua a suonare, anche quando non c’è più pericolo. La Pain Neuroscience Education è una chiave per capire meglio questo fenomeno e imparare a gestirlo. Imparando come funziona il dolore e come muoversi senza paura, puoi ridurre l’impatto che ha sulla tua vita. Non cadere nelle trappole delle soluzioni rapide che non funzionano: con la PNE e l’esercizio fisico, puoi affrontare il dolore in modo più consapevole e, soprattutto, più efficace.

Fonti scientifiche:

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  • Nijs, J., et al. “Integrating motivational interviewing in pain neuroscience education for people with chronic pain.” Physical Therapy, 2020.
  • Vos, T., et al. “Global, regional, and national incidence, prevalence, and years lived with disability for 310 diseases and injuries, 1990–2016: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2016.” The Lancet, 2017.
  • Wang, C., et al. “Effect of tai chi versus aerobic exercise for fibromyalgia: comparative effectiveness randomized controlled trial.” BMJ, 2018.