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Pubblicato inSalute

Il pediluvio

Ecco quali sono i benefici e le controindicazioni del pediluvio.

pediluvio

Spesso lo intendiamo come una pausa di relax e sollievo al termine di una lunga giornata, ma il pediluvio può diventare una pratica con diversi effetti benefici.

Sostenere il peso del corpo, camminare, entrare in contatto con superfici diverse sono azioni che possono mettere a dura prova i piedi, scatenando dolore, problemi circolatori, senso di calore e gonfiore, pelle secca, infezioni fungine. Proprio questi disturbi possono essere alleviati grazie al pediluvio.

Ma quali sono nel dettaglio i suoi vantaggi? A cosa serve mettere i piedi in acqua e sale? Quali altri ingredienti possono essere utilizzati? Come fare il pediluvio e quando è invece meglio evitare?

Con l’aiuto della dott.ssa Carlotta Pella, podologa del Santagostino, scopriamo come trasformare questa abitudine in un rituale di salute.

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Quali sono i benefici del pediluvio?

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Il pediluvio offre una varietà di benefici terapeutici e rilassanti:

  • allenta le tensioni e lenisce il dolore
  • favorisce una migliore circolazione sanguigna locale, riducendo gonfiore e senso di pesantezza
  • aiuta a combattere la secchezza della pelle, prevenendo screpolature e calli, specialmente se combinato con ingredienti che apportano ulteriore idratazione
  • se combinato a specifiche sostanze dalle proprietà disinfettanti e curative, rappresenta anche un rimedio contro le infezioni fungine come l’onicomicosi e il piede d’atleta.

Non meno importante è l’effetto rilassante che questa pratica ha sulla mente. Dedicare del tempo al pediluvio, specialmente di sera, può aiutare ad allentare tensioni e stress accumulato durante la giornata. Il relax del corpo facilita anche una distensione psicologica, fondamentale per il benessere generale della persona.

Cosa mettere nell’acqua per fare il pediluvio?

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Per arricchire il pediluvio con proprietà aggiuntive, è possibile inserire in acqua diversi ingredienti, che potenziano l’efficacia del trattamento e lo adattano a esigenze specifiche. Ecco i principali principi attivi che possono essere utilizzati:

  • sale: innescando un processo osmotico che sottrae acqua ai tessuti, aiuta a ridurre il gonfiore, stimola la circolazione sanguigna e linfatica e con la sua azione esfoliante favorisce l’eliminazione di cellule morte ed evita la formazione di calli e duroni. Combatte le infezioni grazie alle sue proprietà antisettiche
  • bicarbonato di sodio: aiuta a neutralizzare i cattivi odori e ammorbidire la pelle, disinfetta e rinfresca, offrendo al contempo un leggero effetto esfoliante
  • oli essenziali: a seconda dell’essenza scelta, è possibile giovare di effetti rilassanti (lavanda), disinfettanti (tea tree oil), antinfiammatori e antisettici (argilla), rinfrescanti o rivitalizzanti (limone e menta), defaticanti (timo)
  • farmaci specifici in diversa forma (gel, polvere, schiuma, liquido).

Il modo migliore per scegliere le sostanze da integrare al pediluvio è sempre parlare con un medico podologo che saprà indicare la soluzione più opportuna.

Come si fa il pediluvio a casa?

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Realizzare un efficace pediluvio a casa è molto semplice. La prima cosa da fare è raccogliere l’occorrente: una bacinella abbastanza grande da contenere entrambi i piedi immersi fino alle caviglie, sale e/o altre sostanze per amplificarne i benefici.

Ecco i passaggi per un pediluvio di base:

  • riempire la bacinella con acqua calda o fredda in base alle esigenze. L’acqua calda è indicata in caso di dolori reumatici, calli e duroni e raffreddamento, mentre quella fredda è un toccasana contro l’edema e il senso di pesantezza; l’alternanza tra acqua calda e fredda, infine, stimola la circolazione sfruttando il passaggio da vasodilatazione a vasocostrizione e allenta la tensione muscolare
  • aggiungere eventuali sostanze 
  • immergere i piedi nell’acqua per 15-20 minuti
  • al termine, asciugare i piedi tamponandoli con un asciugamano.

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Quando non fare il pediluvio?

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Il pediluvio è sconsigliato in presenza di disturbi metabolici, disfunzioni del sistema immunitario, utilizzo di determinati medicinali, oppure neuropatie. In queste circostanze, infatti, potrebbero esserci lesioni della pelle, talvolta in aree meno visibili, che potrebbero risentire del contatto prolungato con acqua e agenti aggiuntivi.