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Pubblicato inSalute

Il mal di testa nei bambini: rimedi e consigli per affrontarlo

Il mal di testa colpisce anche l’età infantile, con cause in parte simili a quelle che lo provocano in età adulta, e in parte specifiche dell’età pediatrica.

mal di testa bambini

Le cefalee, comunemente conosciute con il nome generico di mal di testa, sono una condizione estremamente diffusa. Anche tra i bambini in età scolare e prescolare. Se nella maggior parte dei casi il disturbo è isolato e si risolve in modo spontaneo, va fatta molta attenzione invece a quelli che sono sintomatici di problemi più seri.

Trattare una cefalea o un’emicrania in età pediatrica può però presentare delle sfide maggiori che non durante l’età adulta.

Un problema abbastanza serio è quello della comunicazione con il giovane o addirittura piccolo paziente, che spesso non è in grado di descrivere adeguatamente la sua situazione sintomatologica al medico durante la fase di anamnesi.

Questo si unisce al già complesso percorso diagnostico che le condizioni di dolore nella regione del capo presentano.

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Tipi di mal di testa

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Va prima di tutto segnalato che cefalea ed emicrania non sono sinonimi. L’emicrania con aura o senza è un tipo di cefalea.

I mal di testa o cefalee sono solitamente divisi in due macro gruppi.

Le cefalee primarie, cioè il primo gruppo, sono quei tipi di mal di testa che costituiscono a loro volta una patologia. Non sono cioè un sintomo. L’emicrania è una cefalea primaria.

Le cefalee secondarie, cioè il secondo gruppo, sono invece mal di testa che si originano come conseguenza di altre condizioni patologiche. Sono in altre parole sintomi.

Quali sono le cause del mal di testa nei bambini?

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Le cefalee che incorrono durante l’età infantile hanno sia le stesse cause che possono trovarsi tra gli adulti, sia alcuni fattori eziologici specifici dell’età prescolare e scolare.

Tra i fattori scatenanti in questa fascia d’età (evolutiva) ci sono:

  • ambiente familiare non sereno con conflitti frequenti tra genitori e conseguente influenza psicologica sul bambino
  • stress legato all’impegno per l’attività scolastica o ad altri fattori, che costituisce una delle ragioni più frequenti dell’insorgenza di mal di testa nei bambini e negli adolescenti
  • mancanza di tempo libero da dedicare ad attività ludiche o di socializzazione con altri bambini
  • disturbi del sonno
  • disturbi della vista non diagnosticati

Oltre a questi ci sono anche altri fattori più tradizionali, per così dire, che possono risultare nella cefalea infantile.

Tra le varie possibili cause patologiche troviamo:

  • traumi alla testa non rilevati per tempo o sottovalutati
  • alimentazione squilibrata che porta a malnutrizione, con magrezza eccessiva o obesità, che contrariamente a quanto si pensa è parimenti sintomatica di malnutrizione (nel senso di nutrizione scorretta)
  • difficoltà ad evacuare (stipsi)
  • sinusite
  • cinetosi
  • patologie muscoloscheletriche che portino il bambino a contrarre in modo innaturale la muscolatura o ne causino una postura scorretta, per esempio a livello cervicale
  • scompensi o modificazioni ormonali legate all’adolescenza o ad una insorgenza precoce della stessa (più frequente nelle ragazze dopo una certa età, specie se con menarca molto precoce)
  • infiammazioni delle membrane encefaliche
  • neoplasie (tumori) al cervello, come il cavernoma cerebrale
  • predisposizione genetica

Quali sono i sintomi del mal di testa nei bambini?

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Come detto, il mal di testa può essere di per sé un sintomo. Tuttavia in molti casi, specie se l’origine è patologica, si può presentare con diversi sintomi di accompagnamento.

Tra i principali e più degni di attenzione ci sono:

  • nausea con vomito
  • febbre
  • vertigini
  • ipoacusia, cioè ridotta capacità di percepire gli stimoli acustici
  • fonofobia, cioè eccessiva sensibilità ai rumori e ai suoni
  • fotofobia, cioè eccessiva sensibilità alla luce
  • disturbi della percezione tattile come parestesia (formicolio) o ipoestesia, cioè riduzione della sensibilità tattile
  • problemi di coordinazione
  • difficoltà di articolare la parola precedentemente non riscontrate
  • problemi cognitivi di vario tipo, come difficoltà di concentrazione, o di recupero delle informazioni a livello di memoria
  • dolori addominali
  • dolori alle articolazioni

I sintomi di cui sopra possono coesistere tra loro e portare poi il bambino a svilupparne altri, cosiddetti secondari, che sono legati alla ridotta qualità della vita che soffrire di mal di testa causa al bambino.

Tra i principali sintomi secondari ci sono i sintomi di carattere psicologico, come:

Mal di testa bambini, cosa fare?

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La diagnosi può essere come già detto un po’ difficoltosa a seconda della maggiore o minore età del bambino, che in età pediatrica non ha chiaramente tutti gli strumenti comunicativi dell’adulto.

Questo rende la fase di raccolta dei dati anamnestici maggiormente problematica. L’anamnesi è infatti la prima parte del processo di diagnosi, quella in cui normalmente il medico (nel caso specifico un medico specializzato in neurologia o pediatria) a colloquio con il paziente raccoglie tutte le informazioni in merito ai sintomi della condizione per cui si fa la visita. Importanti sono in questa fase i dati sull’insorgenza dei sintomi, cioè il momento, eventuali accadimenti che possano essere ad essi correlati (tipo una caduta), la loro intensità, la loro frequenza.

Sempre nella fase anamnestica il medico indaga anche su eventuali fattori di rischio familiari. Va da sé che nel caso specifico di anamnesi di bambino, questa parte deve essere demandata ai genitori.

Successivamente la diagnosi prevede la visita vera e propria, detta esame obiettivo, durante la quale il medico verifica alcuni parametri fondamentali del paziente quali battito cardiaco, respirazione e pressione sanguigna.

Nel caso di visita per mal di testa, vengono normalmente effettuati anche controlli di carattere cognitivo e psicomotorio.

La diagnosi vera e propria può però avvenire solo con alcuni esami specifici, che vengono tuttavia prescritti con una certa cautela.

Una delle difficoltà diagnostiche è infatti quella della gestione psicologica da parte del bambino di tutto il processo. Il fatto stesso di essere portato dal dottore può essere vissuto in modo ansiogeno e peggiorare la situazione dei sintomi.

Detto questo però, in caso di incertezza la diagnostica per immagini ed eventuali esami di altro tipo sono necessari.

Sarà discrezione del medico prescrivere quelli adatti di volta in volta, tra:

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Terapia e prevenzione

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La terapia dipende inevitabilmente dall’origine del mal di testa. Nel caso di cefalee pediatriche comunque la maggior parte dei casi è dovuta a tensioni muscolari psicosomatiche derivate da stati psicologici non ideali, la cosiddetta cefalea tensiva.

In questo caso, oltre alla terapia farmacologica per la gestione dei sintomi, è opportuno intervenire anche sulla causa prima.

A titolo preventivo si consiglia comunque sempre di seguire alcune semplici indicazioni in modo da dare al bambino uno stile di vita sano, equilibrato e stabile.

Tra queste:

  • alimentazione  corretta, con il giusto apporto di macronutrienti e il controllo degli zuccheri, soprattutto derivati dai dolci, che i bambini tendono a prediligere
  • far praticare al bambino attività ludica all’aperto e che coinvolga l’uso del corpo, senza porre eccessiva attenzione sulle prestazioni, ma concentrandosi sul fatto che si diverta
  • in generale mantenere un ambiente sereno, evitando discussioni tra genitori di fronte al bambino e non legando manifestazioni di affetto alle prestazioni scolastiche, sportive o di altra natura
  • non esagerare con le attività programmate e lasciare che il bambino abbia i suoi spazi.