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Pubblicato inSalute

Il ketorolac: cos’è e quando si assume

Il ketorolac è un principio attivo usato in farmaci antinfiammatori non steroidei che solitamente si impiega per il trattamento del dolore acuto. Ha molti effetti collaterali anche seri, per cui va usato con estrema cautela e mai in alcuni casi specifici.

Ketorolac

Il ketorolac è un principio attivo che si utilizza per la creazione di farmaci antinfiammatori appartenenti alla categoria dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Viene usato in condizioni particolari, perché presenta numerose controindicazioni, interazioni con altri farmaci e possibili effetti collaterali.

Si assume per via parenterale, ossia tramite iniezione di soluzione iniettabile (per via intramuscolare), per via orale o attraverso un collirio.

Nel caso dei  primi due metodi di somministrazione deve essere venduto solo dietro presentazione di ricetta medica non ripetibile, il che significa che per ogni ciclo, serve una nuova ricetta. La soluzione per via parenterale è completamente coperta dal Sistema Sanitario Nazionale, mentre quella per via orale è totalmente a carico del paziente.

Il collirio invece non necessita di ricetta medica e può essere acquistato in farmacia normalmente. Anche questa soluzione è ovviamente a carico del paziente in maniera integrale.

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Ketorolac, a cosa serve?

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Come detto è un principio attivo per farmaci antinfiammatori, che vengono usati per il trattamento a breve termine del dolore medio – grave in fase acuta.

Tipicamente si utilizzano farmaci a base di ketorolac in contesti post operatori, per cicli che non superino la settimana dopo l’intervento chirurgico.

La soluzione in collirio è specifica per il dolore post operatorio dopo gli interventi di riduzione o eliminazione della cataratta.

La versione per uso parenterale e quella per uso orale  invece possono essere utilizzate per il trattamento del dolore acuto post operatorio a seguito di operazioni di vario genere.

Quali sono gli effetti collaterali del ketorolac?

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Il farmaco presenta diversi effetti collaterali che possono essere accentuati in caso di trattamenti farmacologici di altro tipo o in presenza di condizioni individuali.

Tra i principali effetti indesiderati in caso di somministrazione per via orale e parenterale abbiamo:

La lista non è esaustiva, ed è molto importante che ogni effetto sintomo venga opportunamente e prontamente riportato al medico o personale sanitario (se si è convalescenti in una struttura ospedaliera o clinica).

Quali sono le interazioni con altri farmaci?

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Il ketorolac per via orale e parenterale può presentare ulteriori effetti anche gravi in interazione con altri farmaci che il paziente può dover assumere per altri motivi. Per questa ragione è indispensabile che prima della prescrizione del farmaco il medico, sia il proprio medico o quello ospedaliero, siano informati di eventuali altre condizioni del paziente che richiedano terapie farmacologiche e quali queste siano.

Tra le principali interazioni ci sono:

L’interazione con i farmaci di cui sopra può portare a gravi effetti collaterali a livello gastrointestinale, con sanguinamento profuso.

Oltre a questo ci sono alcune interazioni specifiche, per esempio con antitumorali o psicofarmaci (sali di litio) che possono portare ad una reazione tossica, aumentando la loro concentrazione nel sangue.

L’uso di collirio a base di ketorolac invece va separato da un lasso di tempo di almeno cinque minuti dall’eventuale assunzione di altri colliri per altri problemi a livello oculare.

In generale, vale la pena ripetere che questo farmaco ha parecchi potenziali effetti dannosi sull’organismo sia da solo, sia in concomitanza con l’uso di altri prodotti farmaceutici, pertanto è indispensabile che il personale medico sia informato di ogni dettaglio in merito ad altre patologie e terapie del paziente.

Quando non si può usare il ketorolac?

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Il medicinale è per uso prevalentemente post operatorio, come detto in precedenza. Il suo utilizzo può essere, a discrezione del medico, prescritto anche per altre condizioni di dolore acuto.

Non va usato per patologie o condizioni cliniche in cui ci sia dolore cronico, cioè prolungato e che si ripete ad intervalli più o meno regolari, come possono essere certe forme di cefalea.

Va inoltre evitato nei seguenti casi:

  • in presenza di conclamata allergia ai componenti o ad altri FANS
  • con uno storico di problemi gastrointestinali, come sanguinamenti gastronintestinali, ulcere peptiche, perforazioni etc
  • asma
  • se si hanno problemi cardiaci come l’insufficienza cardiaca grave
  • negli ultimi tre mesi di gravidanza e durante l’allattamento al seno
  • in individui sotto i 16 anni di età
  • in caso di problemi epatici o insufficienze renali, coliche renali etc
  • in caso di uso terapeutico di farmaci come quelli indicati sopra, che non possa essere interrotto

Anche in questo caso, come per le interazioni, il medico deve assolutamente essere informato in merito allo storico clinico del paziente, prima di prescrivere l’uso di farmaci a base di ketorolac, in modo da evitare l’insorgere delle complicazioni già citate.

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Che differenza c’è tra ketorolac e toradol?

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Il Toradol è un farmaco il cui principio attivo è il ketorolac, in altre parole si tratta di un marchio specifico di farmaco che usa un principio attivo generico.