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Pubblicato inSalute

Le bolle sulla pelle. A cosa sono dovute? Come si curano?

Le bolle che si presentano sulla pelle possono essere lesioni relativamente innocue, e gestibili, così come possono essere il segno di condizioni importanti, ad esempio infezione da herpes o pemfigo volgare, e richiedere quindi un trattamento adeguato.

bolle sulla pelle, cosa sono, cause e cure

Le bolle sulla pelle, che spesso si ha la sensazione siano comparse sul corpo all’improvviso, sono lesioni che si presentano sull’epidermide accompagnate, in alcuni casi, da prurito oppure dolore.

Le cause di queste eruzioni cutanee vanno dalle temperature estreme, che determinano ustioni, ad allergie o infezioni quali varicella o herpes zoster. Il trattamento, che ha come obiettivo anche l’evitare il rischio che si abbiano ulteriori complicanze di tipo infettivo, e ad alleviare il prurito o il dolore se presenti, viene stabilito dal dermatologo a seconda della causa scatenante.

Ne parla il dottor Alessandro Federico, dermatologo del Santagostino.

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Bolle sulla pelle, una definizione

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In termini comuni, quando si parla di bolle sulla pelle, piene d’acqua, si fa riferimento a lesioni cutanee piene di liquido, siero-ematico, che possono comparire virtualmente in qualsiasi parte del corpo, incluso il cuoio capelluto. Si presentano appena al di sotto dello strato più esterno della pelle, l’epidermide.

Queste bolle cutanee possono presentarsi con prurito oppure senza prurito, con o senza dolore, variano nelle dimensioni e non devono essere sottovalutate, dal momento che se non trattate correttamente, rischiano di provocare infezioni.

Il trattamento è allo stesso tempo sintomatico e mirato a risolvere le possibili cause scatenanti, che possono essere, per fare alcuni primi esempi, punture di insetti, dermatite da contatto, allergie e, ancora, reazioni allergiche o malattie sistemiche.

Cosa possono essere le bolle sul corpo?

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Le bolle sulla pelle possono essere distinte, più opportunamente, in:

  • vesciche: sono piccole lesioni cutanee, inferiori a 10 mm di diametro, piene di liquido chiaro. Si formano a seguito di attrito o scottature solari. Sono comuni sulle mani e sui piedi e, se vengono rotte, possono esitare in infiammazioni
  • vescicole: sono simili alle vesciche ma più piccole, spesso sotto 5 mm di diametro. Si formano soprattutto in seguito a reazioni allergiche, come la dermatite da contatto, o a infezioni virali come l’herpes simplex. Il loro contenuto può essere limpido o torbido
  • bolle: vescicole di dimensioni superiori a 10 mm di diametro
  • pustole (bolle con pus): contengono pus. Sono lesioni di grandi dimensioni, superiori ai 5 mm, che si formano in seguito a traumi gravi o infezioni cutanee. In caso di scoppio, possono lasciare cicatrici.

Sintomi associati

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Le bolle cutanee possono essere associate ad un insieme di sintomi riferibili alla causa sottostante. In molti casi le bolle sono dolorose, soprattutto se di dimensioni importanti o localizzate in aree sensibili del corpo quali mani, i piedi o il viso.

Un altro sintomo comune è il prurito, che si verifica in molte condizioni dermatologiche, come l’eczema o la dermatite da contatto, e può diventare particolarmente fastidioso. Oltre al prurito, la pelle che circonda la bolla è spesso arrossata, edematosa e infiammata, segno appunto di una reazione infiammatoria o di un’infezione in corso.

Se la bolla scoppia, la pelle sottostante può diventare vulnerabile, con il rischio di cicatrici o macchie scure che permangono anche dopo la guarigione. In alcuni casi, come nella sindrome di Stevens-Johnson, oltre alle bolle cutanee, possono manifestarsi sintomi sistemici, tra cui difficoltà respiratorie, lesioni agli occhi e alle mucose orali, e malessere generale.

Fattori scatenanti delle bolle cutanee

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Le bolle cutanee possono essere conseguenza di diverse condizioni. Di seguito sono indicate alcune delle cause che possono determinare questo tipo di manifestazione cutanea:

Cause delle vesciche

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  • frizione o attrito: le vesciche sono comuni su mani e piedi, ad esempio a causa di scarpe nuove o per intensa attività fisica
  • ustioni superficiali: le scottature solari possono causare la formazione di vesciche sulla pelle
  • reazioni allergiche: dermatiti da contatto, come quelle causate da piante urticanti, come ad esempio l’ortica.

Fattori scatenanti delle vescicole

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  • Infezioni virali: infezioni come l’herpes simplex o la varicella determinano la comparsa di vescicole che hanno al proprio interno del liquido sieroso
  • dermatite da contatto: reazioni allergiche a metalli, cosmetici o detersivi possono provocare vescicole
  • eczema (dermatite atopica): una forma di dermatite che può causare vescicole accompagnate da prurito.

Cause delle bolle

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  • Infezioni batteriche: infezioni come l’impetigine o la follicolite possono causare la formazione di bolle con pus
  • malattie bollose autoimmuni: condizioni come ad esempio il pemfigoide bolloso e il pemfigo volgare, possono provocare la formazione di bolle estese e dolorose
  • sindrome di Stevens-Johnson: grave reazione cutanea a farmaci che può causare bolle con liquido chiaro o torbido.

Quando preoccuparsi per le bolle?

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Ci sono alcune situazioni in cui è importante rivolgersi quanto prima al proprio medico o direttamente al dermatologo. Quando, ad esempio, le bolle sono accompagnate da febbre alta, brividi o segni di infezione come pus, rossore che tende a crescere o dolore intenso, potrebbe essere necessario ricercare un parere specialistico.

Anche la presenza di bolle che non guariscono o che peggiorano può essere segno di un’infezione o di una malattia dermatologica importante, che richiedono un consulto medico. Se poi le bolle si manifestano in zone particolarmente delicate come bocca, occhi o parti intime, bisogna rivolgersi al dermatologo.

Nel caso in cui le bolle cutanee siano accompagnate da difficoltà respiratorie, confusione o altri sintomi sistemici, è imperativo cercare immediatamente assistenza medica.

Come si svolge una diagnosi per bolle cutanee?

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La visita prevede l’anamnesi, relativa a sintomi, durata, e possibili fattori scatenanti come traumi o esposizioni a sostanze irritanti, e alla storia clinica del paziente, inclusi eventuali farmaci assunti o malattie pregresse.

Segue l’esame clinico per osservare le caratteristiche delle bolle: dimensioni, contenuto (liquido chiaro, torbido o pus), e distribuzione sul corpo. Se ritenuto opportuno, il dermatologo può prescrivere esami diagnostici quali biopsia cutanea, coltura microbiologica, esami del sangue o test allergologici.

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Trattamento per le bolle cutanee

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In diverse occasioni le bolle sulla pelle si risolvono spontaneamente, ma è altrettanto possibile che siano necessari dei trattamenti per una loro guarigione definitiva. I trattamenti sono stabiliti in base al fattore scatenante.

Se, per fare un esempio, le bolle sono causate da semplice frizione o scottature solari, il trattamento si concentra sulla gestione del dolore e il favorire la guarigione. Le scottature leggère possono essere trattate con aloe vera e con un antidolorifico da banco come l’ibuprofene.

Nel caso di bolle dovute a infezioni virali come l’herpes simplex, si ricorre alla somministrazione di antivirali come l’aciclovir. Nella eventualità di infezioni batteriche, si pensi all’impetigine, la terapia è antibiotica.