- Cosa può provocare un abbassamento di voce?
- Cambiamenti fisiologici
- Laringite infettiva
- Agenti irritanti
- Alterazione delle corde vocali
- Farmaci
- Patologie
- Stress e ansia
- Abbassamento della voce: come intervenire?
- Quanto può durare l’abbassamento di voce?
L’abbassamento di voce è una condizione che comporta un’alterazione del timbro e del tono della voce.
Si definisce più propriamente raucedine o disfonia, mentre si parla di afonia quando la voce scompare del tutto. Spesso rappresenta un sintomo limitato a un lasso di tempo breve: in questi casi non ha ricadute significative sulla qualità della vita, sebbene possa associarsi a un peggioramento dello stato di salute. In alcuni casi, però, può protrarsi a lungo e richiede allora un approfondimento medico.
Cosa può provocare questo disturbo? Cosa si deve fare quando si perde la voce? Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Francesca Caterini, otorinolaringoiatra del Santagostino.
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Cosa può provocare un abbassamento di voce?
↑ topLe cause dell’abbassamento della voce possono essere molteplici, in alcuni casi fisiologiche, in altre patologiche:
- cambiamenti fisiologici
- laringite infettiva
- alterazione delle corde vocali
- agenti irritanti
- farmaci
- malattie e disturbi
- stress e ansia.
Scopriamole più in dettaglio.
Cambiamenti fisiologici
↑ topA volte alcuni effetti sulle corde vocali e alterazioni della voce possono derivare da processi in atto nell’organismo:
- la fisiologica evoluzione della persona, come la pubertà, soprattutto negli uomini
- ciclo mestruale, gravidanza e menopausa nelle donne
- anzianità in entrambi i sessi
- meccanismi ormonali, come alcune alterazioni della tiroide o alterazioni ormonali nell’uomo e nella donna.
Laringite infettiva
↑ topUna tra le cause più comuni di abbassamento della voce è l’infiammazione della laringe, dovuta a infezioni virali o batteriche, che possono associarsi a ulteriori sintomi come:
- congestione nasale
- mal di gola (faringite)
- tosse
- problemi nella deglutizione (disfagia)
- mal di testa
- febbre.
Agenti irritanti
↑ topA volte la raucedine è legata all’azione di agenti irritanti. Prima fra tutti l’acidità gastrica tipica del reflusso gastroesofageo, data dal ritorno verso l’alto di acidi gastrici che, arrivando alle corde vocali, ne irritano le mucose. Anche l’alcol e il fumo possono nuocere alle corde vocali provocando edema e irritazione.
Alterazione delle corde vocali
↑ topIn alcuni casi l’alterazione delle corde vocali può presentarsi come alterazione dell’elasticità. Questa condizione si manifesta in genere con un senso di affaticamento e può comportare una raucedine prolungata se si sviluppano dei noduli cordali, vale a dire dei calli di natura benigna generati dall’attrito tra le corde, che condizionano progressivamente la loro funzione.
Questa circostanza si verifica tipicamente in professioni (come quella dell’insegnante) in cui si utilizza molto la voce.
Farmaci
↑ topAlcuni farmaci, specie quelli impiegati per il trattamento di patologie psichiatriche o gli antistaminici, riducendo molto la produzione di saliva, provocano una secchezza del tratto vocale, con conseguente raucedine.
Patologie
↑ topTra le patologie che causano raucedine ci sono:
- alcune patologie neurologiche, di cui la più nota è la malattia di Parkinson, che causa disfonia per l’irrigidimento e il tremore che interferiscono nei livelli di coordinazione. Le stesse alterazioni della voce ci possono essere anche per gli esiti di ictus cerebrali
- paralisi di una o entrambe le corde vocali, che può essere indotta da cause locali o da gravissime patologie della tiroide o del torace
- tumori maligni.
Considerata la potenziale severità delle patologie in gioco, è dunque importante non trascurare un abbassamento della voce che persista e non risponda alle terapie.
Stress e ansia
↑ topUno stato d’animo stressato e dominato da forti emozioni può indurre a usare la voce in modo scorretto per via di: un aumento della tensione laringea, una voce incerta, tremante, che si interrompe, la difficoltà a gestire il tono della voce o un eloquio rapido e difficoltoso.
Abbassamento della voce: come intervenire?
↑ topPrima di analizzare i rimedi più efficaci per trattare la disfonia è importante ricordare che, come di consueto, la prima cura è la prevenzione.
La premessa fondamentale per preservare le corde vocali è una corretta igiene vocale:
- mantenere le prime vie respiratorie sempre pulite per non favorire infezioni
- non fare uso improprio della voce
- non fumare
- non bere alcolici
- idratare molto le mucose
- evitare di mantenere un tono di voce costante (monotono o sussurrato), che può determinare affaticamento. Cercare invece di fare un uso dinamico della voce, capace di sollecitare le corde vocali e di favorirne così l’elasticità.
Ma quali sono le modalità di intervento in presenza di un abbassamento di voce?
ll primo passo è sottoporsi a una visita foniatrica. La valutazione dello specialista è determinante per ricostruire l’origine del disturbo e per individuare la migliore terapia. L’abbassamento della voce, del resto, è un sintomo: quella che va trattata è la causa, sempre dietro consiglio medico.
Il foniatra può decidere di indirizzare il paziente da un logopedista che possa seguirlo in un percorso di riabilitazione e verificare che recuperi il corretto uso della voce e della respirazione.
Cosa prendere se si ha un abbassamento di voce?
↑ topLa terapia farmacologica, eventualmente prescritta dal medico, dipende dalla causa scatenante del disturbo:
- in caso di reflusso si possono usare antiacidi che agiscono al livello del distretto faringo-laringeo
- in presenza di un edema o infiammazione è possibile ricorrere al cortisone
- a volte un ottimo rimedio può essere la fitoterapia: l’erisimo, anche noto come erba dei cantanti o erba cornacchia comune, per esempio, ha proprietà antinfiammatorie, mucolitiche ed emollienti molto efficaci in caso di raucedine o afonia. Il suo utilizzo, tuttavia, va valutato da paziente a paziente
- se la causa è infiammatoria/infettiva, si utilizzeranno antinfiammatori e/o antibiotici.
Quando la causa della raucedine sottende problematiche più gravi sarà opportuno un trattamento fonochirugico, radioterapico o chemioterapico:
- in caso di lesioni benigne, si tende a predligere una tecnica microchirugica che traumatizzi il meno possibile le strutture delle corde vocali
- in caso di lesioni maligne, la decisione sulla tipologia di intervento, chirurgico, radioterapico o chemioterapico, spetta all’equipe multidisciplinare dei curanti, che la discute con il paziente.
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Quanto può durare l’abbassamento di voce?
↑ topL’abbassamento di voce può avere durata variabile. Se l’alterazione dura da qualche giorno fino al massimo una o due settimane e poi guarisce, non c’è da preoccuparsi. Se il disturbo si protrae più a lungo è fondamentale rivolgersi a uno specialista.