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Pubblicato inSalute

Settimana bianca: sugli sci sì, ma in sicurezza

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Tempo di settimane bianche: ecco i consigli del medico per sciare senza rischi per la salute di cuore, polmoni, muscoli e ossa

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Lo sci ed in particolare lo sci alpino e lo snow board restano fra gli sport più amati dagli italiani.  Vengono praticati in modo occasionale, durante il week end o la settimana bianca senza una cultura e una preparazione adeguata e determinano l’insorgenza di problematiche di salute più o meno gravi ed acute a diversi livelli. Vediamo, quindi, dal punto di vista medico-sportivo , quali possono essere alcune delle scelte e delle strategie più efficaci per prevenire le patologie potenzialmente legate a queste attività.

PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI

Lo sci viene normalmente praticato ad una altitudine compresa fra i 1800 ed i 3000 metri. Chiunque soffra di ipertensione, anche latente o in terapia, dovrà quindi prestare molta attenzione al potenziale rialzo dei suoi valori.

Sarà, quindi, necessario:

  • Consultarsi preventivamente con il proprio medico curante per modificare eventualmente la terapia, se già stiamo seguendo un trattamento.
  • Evitare sciate a quote particolarmente alte, soprattutto durante i primi giorni.
  • Porre particolare attenzione a sintomi anche banali come il mal di testa od una stanchezza eccessiva.

Relativamente agli aspetti cardiovascolari, inoltre, non dimentichiamo che il freddo e l’esercizio fisico rappresentano due fattori di rischio per le patologie ischemiche come l’angina o l’infarto.

PATOLOGIE RESPIRATORIE

L’attività fisica in alta montagna con un’aria certamente poco inquinata rappresenta indubbiamente un vantaggio per tutti coloro che soffrono di patologie respiratorie. Non possiamo, peraltro, dimenticare che l’esposizione ad un’aria particolarmente fredda può essere un fattore scatenante per le crisi asmatiche.  I soggetti a rischio rispetto a questo tipo di patologie, ed in particolari i bambini, dovranno quindi essere particolarmente prudenti e non dovranno dimenticare di portare con loro i farmaci necessari per combattere eventuali crisi acute.

PATOLOGIE DISMETABOLICHE

L’attività fisica e l’esposizione al freddo determinano un importante consumo di energia. In previsione di una sciata dovremo quindi alimentarci in modo adeguato. In particolare sarà importante garantire al nostro organismo la giusta quantità di carboidrati attraverso una prima colazione ricca e varia ed un pranzo leggero preferibilmente a base di pasta o di riso. In questo modo eviteremo eventuali cali della glicemia e l’utilizzo delle proteine muscolari come fonte energetica, ottenendo il massimo beneficio dalla nostra attività.

PATOLOGIE MUSCOLO – SCHELETRICHE

Lo sci è evidentemente uno sport traumatico. Prescindendo dalle problematiche relative alle cadute agli incidenti ed alle loro conseguenze possiamo per altro prevenire almeno parzialmente le patologie legate al sovraccarico acuto e cronico della muscolatura e delle principali articolazioni.

Da questo punto di vista le strategie più efficaci risultano:

  • Dedicarsi alla ginnastica presciistica nei periodi precedenti i week end o lo settimane bianche privilegiando in particolare il lavoro di rafforzamento e stabilizzazione del ginocchio e della colonna a livello lombare.
  • Evitare di passare direttamente dall’auto alla pista riscaldando il nostro organismo con una camminata di almeno 15 minuti finalizzata a preparare i muscoli e le articolazioni allo sforzo acuto che dovranno sostenere.
  • Restare vestiti e coperti in modo adeguato in modo da garantire una condizione di benessere ai nostri muscoli ed alle nostre articolazioni.
  • Interrompere le nostre discese con una relativa frequenza consentendo il recupero necessario al nostro organismo.
  • Concludere la giornata di sci quando ci rendiamo conto che non siamo più in grado di controllare in modo corretto i nostri movimenti ma “ci lasciamo portare dagli sci”, una situazione fortemente a rischio per eventuali incidenti più o meno brevi legati ad un eccessivo affaticamento neuro-muscolare.