Sesso dopo i 60 anni: l’intesa sotto le lenzuola migliora la qualità della vita

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Sesso dopo i 60 anni: l’intesa sotto le lenzuola migliora la qualità della vita

  • sesso over 60

Il sesso fa bene a tutte le età. Dopo i 60, in modo particolare, può aiutare a ridurre il rischio di disturbi psichici, malattie cardiovascolari e tumori. Oltre a contribuire al generale benessere psicofisico della persona.

Il sesso dopo i 60 anni si può fare? La risposta è sì, e possiamo aggiungere come avere rapporti sessuali se si è over 50, così come over 60, fino ad arrivare alla terza età propriamente detta, è un’attività di cui beneficia il nostro organismo, in toto.

Una vita sessuale attiva, non solo a tutte le età ma soprattutto dopo i 60 anni, può essere un valido mezzo per ridurre non solo il rischio di disturbi psichici, ma può anche allontanare possibili patologie cardiovascolari e diminuire l’insorgenza di tumori.

A parlarci del sesso dopo i 60 anni, la dottoressa Chiaralba Risuglia, specialista in Ostetricia e Ginecologia del Santagostino.

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Sesso dopo i 60 anni, si può fare?

L’attività fisica è il segreto per la longevità. Si tratta di un fatto ormai noto, tanto che è stato dimostrato come un’attitudine positiva alla vita comporti una riduzione del tasso di mortalità del 28%.

Gli ingredienti della longevità sono una passeggiata di 30 minuti al giorno, un’alimentazione sana, equilibrata e senza eccessi, il tutto accompagnato da una buona rete di relazioni interpersonali. E una sfera sessuale che sia vissuta a pieno, ad ogni età. Quindi sì, il sesso dopo i 60 anni si può fare, la risposta non può che essere affermativa.

Il sesso nella terza età

Un recente studio pubblicato su Sexual Medicine e condotto da alcuni ricercatori dell’Anglia Ruskin University ha però aggiunto proprio il sesso come ulteriore ingrediente per la felicità.

Lo studio, condotto su circa 6000 persone con un’età media di 65 anni, ha infatti dimostrato come gli uomini e le donne che hanno dichiarato di avere avuto un rapporto sessuale nei 12 mesi precedenti abbiano attribuito al loro benessere un punteggio superiore rispetto a chi si era astenuto. Punteggio destinato ulteriormente a salire nel caso di grande intesa con il partner.

Un dato che però si discosta dalla realtà dei fatti, che invece dimostra una riduzione significativa dell’intimità e del desiderio sessuale con l’avanzare dell’età. Se il 94% degli uomini dai 50 ai 59 anni ha rapporti sessuali, solo il 31% è sessualmente attivo a 80 anni, e questo dato scende al 14% per le donne.

Gli uomini sembrano avere più benefici solo con il rapporto sessuale completo. Per le donne invece la penetrazione non è rilevante al benessere psicofisico: molto più importanti sono i baci, le carezze e i preliminari.

A quale età l’uomo va in andropausa?

Se per andropausa intendiamo, come dovremmo, il progressivo e allo stesso tempo lentissimo calo dei livelli di testosterone, l’ormone principale maschile, l’età di riferimento oscilla tra i 40 e i 45 anni.

Questo periodo può essere contraddistinto da una diminuzione del desiderio sessuale o da condizioni quali disfunzione erettile.

Conseguenze della menopausa nella sfera sessuale

La menopausa, che viene fatta solitamente iniziare quando la donna sperimenta una cessazione delle mestruazioni di almeno 12 mesi, può produrre delle conseguenze, fisiologiche e non, sulla sessualità della donna.

Anche la donna sperimenta un possibile calo del desiderio, accanto a cui si possono manifestare secchezza vaginale, dolore durante un rapporto, e orgasmi di minore intensità e più brevi.

Quali possono essere i benefici del sesso dopo i 60 anni, e non solo?

Il sesso è un tassello fondamentale per il benessere psicofisico della persona. Durante l’eccitazione e l’orgasmo infatti vengono rilasciati neurotrasmettitori e ormoni cosiddetti della felicità:

  • ossitocina, prodotta dall’ipotalamo all’apice dell’innamoramento, durante l’eccitazione, l’orgasmo, l’allattamento e gli abbracci. Riduce lo stress, aumenta i comportamenti pro-sociali e rinforza i legami
  • dopamina, che migliora la coordinazione motoria, stimola la memoria, favorisce l’attenzione e le funzioni cognitive
  • serotonina, un antidepressivo endogeno che regola i cicli sonno veglia, il controllo dell’appetito e della pressione sanguigna. I suoi livelli aumentano durante le coccole e la fase post orgasmica
  • endorfina, potente antidolorifico naturale. Inoltre, durante l’eccitazione aumenta l’afflusso di sangue ai genitali migliorandone il tono ed il trofismo.

La felicità sotto le lenzuola contribuisce ad una maggiore intesa con il partner, e una relazione felice contribuisce senza dubbio al mantenimento del benessere. Inoltre fare l’amore può essere visto come una vera e propria forma di attività fisica, che permette di bruciare circa 200 calorie in 30 minuti.

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L’importanza dell’informazione e della scoperta

Una vita sessuale soddisfacente contribuisce alla qualità della vita. Ma è vero anche il contrario: problemi e preoccupazioni legati a questa sfera ne annullano i benefici. I medici dovrebbero quindi essere i primi a consigliare ai propri pazienti di mantenere una vita sessuale attiva, nonostante il passare degli anni.

È tendenza comune pensare alle persone anziane come asessuate. Ma è bene che siano informate dei benefici e che vengano sempre di più incentivate e invogliate a sperimentare nuove posizioni e situazioni. Proprio come accade con le coppie più giovani. Anche ricorrendo all’uso di sex toys.

Sappiamo bene che il benessere mentale è strettamente legato al benessere fisico. Di conseguenza promuovere il sesso negli over 60 potrebbe aiutare a ridurre il rischio di disturbi psichicimalattie cardiovascolari e tumori, con un notevole impatto anche sui costi della sanità.

2023-05-10T10:03:51+02:00 2 Maggio 2023|Categories: Terza età|0 Commenti