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Pubblicato inSalute

Scottature solari: cosa sono e quali rimedi

Le scottature solari sono il segno dei danni che i raggi UV del sole hanno causato alla pelle. I sintomi vanno da un possibile arrossamento fino alla formazione di vesciche. Quando ci si scotta bisogna sempre proteggere la pelle da ulteriore esposizione e utilizzare anche creme a base di corticosteroidi.

Scottature solari

Un’eccessiva esposizione al sole può essere causa di scottature solari, che si manifestano sotto forma di eritema, ovvero un arrossamento della pelle, una sensazione di calore e la possibile formazione di vesciche.

Per proteggersi dai raggi UV è opportuno mettersi sempre una protezione solare. Ma quando non ci si è protetti, in caso quindi di scottature solari vere e proprie, i rimedi principali quali possono essere?

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Cos’è una scottatura solare?

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La scottatura solare, dal punto di vista medico, è definita come un’infiammazione della pelle causata dall’eccessiva esposizione al sole e ai suoi raggi ultravioletti. I raggi UV danneggiano le cellule epidermiche e il DNA cellulare.

Questo danno porta al rilascio di mediatori chimici dell’infiammazione, come ad esempio l’istamina, le prostaglandine e le citochine, che sono causa dei sintomi tipici di una scottatura. La scottatura solare è classificata in base alla profondità del danno cutaneo, e può essere di:

  • primo grado: causano arrossamento e dolore nell’area interessata, con eventuale desquamazione nei giorni successivi al danno
  • secondo grado: più gravi, si accompagnano a formazione di vesciche, edema e possono includere febbre o malessere
  • terzo grado: sono estremamente rare con l’esposizione al sole e di solito sono associate a una lesione da calore diretto, come ad esempio un contatto con oggetti bollenti.

In estrema sintesi, quindi, la scottatura varia nella sua intensità da un eritema ad una ustione propriamente detta.

Scottature solari, sintomi

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Indipendentemente dalla severità, ci sono alcuni sintomi generali delle scottature che possono essere innanzitutto affaticamento e mal di testa. Quando la scottatura è più severa, è possibile che si abbiano febbre e brividi, segnali che il corpo sta combattendo una reazione infiammatoria. E anche possibile che ci sia disidratazione, soprattutto nelle ustioni estese, dal momento che i liquidi passano dal sangue verso i tessuti ustionati.

Le scottature di primo grado, che sono le più comuni, presentano comunque sintomi non particolarmente gravi:

  • arrossamento: la pelle assume un colore rosso acceso o rossastro
  • dolore e sensibilità: l’area affetta è dolorante al tatto.
  • calore: la pelle bruciata dai raggi del sole può essere più calda rispetto alle aree non esposte
  • desquamazione: nei giorni successivi all’esposizione la pelle danneggiata può iniziare a desquamarsi.

Le scottature solari di secondo grado sono più severe e comportano danni più profondi della pelle, con sintomi che includono:

  • formazione di vesciche: oltre al rossore e al dolore si possono formare vesciche sulla pelle, a volte dopo poche ore dall’esposizione
  • edema (gonfiore): l’area scottata può mostrare gonfiore
  • forte dolore e particolare sensibilità: il dolore associato alle scottature di secondo grado è generalmente più intenso rispetto alle scottature di primo grado.

Come capire se una scottatura è grave?

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Una scottatura particolarmente grave si distingue, rispetto ad un eritema, per l’intensità dei sintomi. La pelle ha un colorito che tende al rosso o il viola, è edematosa e presenta dolore localizzato. I sintomi, quindi, sono riconducibili a quelli delle scottature di secondo grado che, come stato appena visto, determinano anche febbre, vesciche e brividi di freddo.

Cosa non bisogna fare dopo una scottatura?

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In caso di eritema la prima azione da compiere è proteggere la pelle arrossata dai raggi solari, almeno per due o tre giorni. In questo arco di tempo, i sintomi dovrebbero ridursi in modo importante. Farsi una doccia con acqua fresca e applicare una crema doposole è altrettanto indicato.

Quando invece sia di fronte ad una ustione bisogna evitare di rompere le vesciche, questo per scongiurare l’infezione della pelle sottostante. Anche in questo caso la pelle è interessata dall’ustione non deve affatto essere esposta al sole fino al rientro completo delle vesciche.

Scottature solari, cosa fare per farle passare?

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Oltre agli accorgimenti appena indicati per l’eritema, ovvero una doccia con acqua fresca e l’applicazione di una crema dopo sole specifica per le scottature, è anche possibile l’applicazione di creme a base di corticosteroidi, utili alla risoluzione dei sintomi.

L’idratazione è un altro aspetto che richiede cura, bere molta acqua aiuta infatti il corpo nel recupero. In caso di ustione, quando le vesciche si rompono, è opportuno lavare la zona in questione con un detergente che contenga della vena colloidale; l’asciugatura può essere fatta con un tessuto in cotone. Può essere utilizzata, inoltre, una crema che sia non solo cortisonica ma contenga anche un antibiotico. Una scelta da fare sempre sotto stretto consiglio medico.

Scottature solari, rimedi naturali

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Tra i rimedi naturali utilizzati per trattare le scottature solari, ci sono alcune soluzioni anche semplici da preparare a casa. Soluzioni, si specifica, che non sostituiscono l’eventuale necessità di una terapia farmacologica.

Il bicarbonato e l’aceto di mele possono essere adoperati per preparare bagni rinfrescanti che contribuiscono ad alleviare il dolore e il disagio. Anche l’applicazione diretta di soluzioni naturali può accelerare il processo di guarigione. Possono essere applicate, nella zona scottata, fette di cetriolo, oppure olio di mandorle dolci così come l’aloe vera, che ha proprietà lenitive e rinfrescanti.

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Quanto tempo ci vuole per guarire da una scottatura solare?

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Di solito nelle scottature solari di primo grado, che sono le più lievi e interessano solo lo strato più superficiale della pelle, i sintomi possono iniziare a migliorare entro pochi giorni. La pelle potrebbe rimanere rossa, sensibile e dolorante per circa una settimana, iniziando a desquamarsi dopo alcuni giorni.

Per le scottature solari più gravi, di secondo grado il processo di guarigione può richiedere più tempo, spesso fino a due settimane o anche più. In simili casi, è importante trattare la scottatura con maggiore attenzione, evitando di scoppiare le vesciche e mantenendo la pelle pulita e protetta.

In conclusione è importante indicare che le scottature, anche se di lieve entità, non devono mai essere trascurate, perché aumentano il rischio di tumore alla pelle.