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Pubblicato inGenitori

Premenopausa: cosa succede prima della menopausa

La premenopausa è la fase di preparazione e transizione verso la menopausa, ovvero l’effettiva cessazione del ciclo. Ecco di cosa si tratta e come viverla al meglio.

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Che cos’è la premenopausa?

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La premenopausa è il periodo che precede e segna la transizione, nelle donne, verso la menopausa, ovvero l’effettiva cessazione del ciclo. La menopausa è una fase molto delicata della vita di ogni donna ed è caratterizzata da numerosi cambiamenti, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista emotivo. Tuttavia, anche la fase precedente costituisce un periodo altrettanto delicato.

La premenopausa, o più precisamente perimenopausa (“menopausa, prima della”), è un periodo caratterizzato da tutta una serie di trasformazioni fisiche che terminano con l’interruzione del ciclo mestruale, con sintomi e segnali che possono iniziare ad aver luogo addirittura fino a 5-10 anni prima della menopausa. 

Come si manifesta la premenopausa? Sintomi iniziali

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La premenopausa è caratterizzata da alcuni disturbi legati soprattutto alle disfunzioni ormonali. Si manifesta principalmente con irregolarità del ciclo mestruale, come:

  • amenorrea, cioè assenza per un periodo più o meno limitato del ciclo mestruale
  • polimenorrea cioè mestruazioni più frequenti (invece che di 28 giorni, l’intervallo tra un ciclo e l’altro è più breve)
  • metrorragia, cioè perdite, anche abbondanti, di sangue tra un ciclo e l’altro
  • menometrorragia cioè cicli con una durata più lunga

In concomitanza, possono comparire ulteriori disturbi, in particolare disturbi dell’umore, variazioni della pressione arteriosa e dispareunia, cioè la difficoltà ad avere un rapporto sessuale legata all’atrofia vulvovaginale, altra conseguenza importante della carenza di estrogeni che si crea in menopausa.

Proprio per questi motivi è necessario che la donna, soprattutto in questa fase della sua vita, si occupi della propria salute mentale e fisica, perché questa andrà a influenzare il modo nel quale vivrà e potrà affrontare la menopausa.

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Come sono le ultime mestruazioni prima della menopausa?

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Come abbiamo detto nel paragrafo precedente, prima della menopausa si possono riscontrare cicli mestruali irregolari sia per frequenza che per intensità, con mestruazioni ravvicinate ogni 20-25 giorni o con ritardi significativi (oligomenorrea). Queste sono le prime avvisaglie di un fisiologico calo di funzionalità delle ovaie femminili e della produzione di ormoni femminili, che porteranno a un’assenza totale del ciclo (amenorrea). Questo avviene perché mentre i livelli di estrogeni risultano irregolari e oscillanti, il progesterone tende a ridursi.

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Perché durante la premenopausa il ciclo va in tilt?

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Durante la premenopausa, come abbiamo detto, il corpo della donna attraversa una serie di cambiamenti ormonali significativi. Nel momento in cui le ovaie smettono di portare a termine la maturazione dei follicoli, si ha una caduta dei livelli di estrogeni e la conseguente scomparsa della ciclica produzione di progesterone.

Alcune delle ragioni per cui il ciclo mestruale può “andare in tilt” durante la premenopausa riguardano:

  • fluttuazioni ormonali nelle concentrazioni di estrogeni e progesterone. Queste variazioni possono causare irregolarità nel ciclo mestruale, con periodi più lunghi o più corti, mestruazioni più leggere o più abbondanti e, in alcuni casi, mancanza di mestruazioni
  • anovulazione: ovvero il mancato rilascio mensile di un ovulo dall’ovaio. Ciò può portare a cicli irregolari e a una produzione meno regolare di progesterone
  • sensibilità dell’utero dovute alle fluttuazioni degli estrogeni, provocando cambiamenti nei sintomi associati alle mestruazioni, come dolore o crampi
  • invecchiamento ovarico: le ovaie diventano meno responsive agli stimoli ormonali, e questo può contribuire agli squilibri ormonali durante la premenopausa.

Cosa provoca premenopausa?

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I sintomi riconducibili alla menopausa sono estremamente soggettivi, e possono variare da donna a donna, ma i più comuni sono:

  • affaticamento
  • calo del desiderio sessuale, soprattutto se coincide con un periodo di forte stress
  • ciclo mestruale irregolare
  • difficoltà di concentrazione
  • facilità all’addormentamento
  • depressione e ansia
  • dolori articolari
  • irritabilità, sbalzi d’umore e sonno irregolare
  • palpitazioni
  • secchezza vaginale e dispareunia, con possibili dolori durante i rapporti sessuali
  • calore e sudorazione notturna
  • vampata di calore
  • pelle secca
  • assottigliamento del tessuto cutaneo e degli strati profondi del derma, con perdita del tono e cedimento della pelle
  • aumento di peso, per un graduale e fisiologico rallentamento del metabolismo.

Come cambia il seno in premenopausa?

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Durante la premenopausa, i cambiamenti ormonali possono influenzare anche il seno. Alcune donne possono notare un accrescimento della sue dimensioni. Le variazioni dei livelli di estrogeni, infatti, possono portare all’accumulo di liquidi e all’ingrossamento delle ghiandole mammarie, con un conseguente accrescimento di volume.

Inoltre, per gli stessi motivi, durante la premenopausa, è comune sperimentare dolore o sensibilità a livello delle mammelle. Il dolore al seno può variare da lieve a moderato e può essere percepito come una sensazione di tensione o di dolore acuto.

A quale età potrebbero comparire i primi disturbi della menopausa?

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Solitamente la menopausa ha inizio intorno ai 50 anni di età, ma alcune avvisaglie possono essere individuate anche molti anni, quali:

  • irregolarità del ciclo mestruale
  • vampate di calore
  • sbalzi di umore
  • secchezza vaginale
  • episodi di incontinenza

Lievi disfunzioni endocrine iniziano a diminuire la fertilità già attorno ai 30-35 anni di età e si parla di menopausa precoce quando si instaura prima dei 40 anni di età.

Cosa prendere in premenopausa?

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Durante la premenopausa, sotto consiglio del proprio medico curante, è possibile assumere vitamine e integratori, quali:

Per quanto riguarda l’alimentazione è consigliabile inserire nella propria dieta cibi ricchi di sostanze estrogeniche quali:

  • salvia
  • mango
  • papaia
  • borragine
  • legumi
  • orzo
  • pollo
  • vitello.

E frutta che migliora la microcircolazione, come le fragole, i frutti di bosco, il melograno, l’ananas, il melone e i mandarini. E a causa di una riduzione del metabolismo e dell’attività tiroidea è consigliabile, oltre ad aumentare l’attività fisica, ridurre anche il quantitativo di nutrienti ricchi di zuccheri semplici, aumentando invece il consumo di pesce.

Ma anche in questo caso è necessario che ogni donna si faccia seguire da un nutrizionista e dietologo di fiducia.

Cosa fare durante la menopausa? Rimedi e trattamenti

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Come accennato precedentemente, ogni donna presenta sintomi differenti legati alla menopausa e fortunatamente facendo gli opportuni controlli e rivolgendosi a uno specialista, oggi abbiamo a disposizione numerose terapie farmacologiche per contrastare gli effetti negativi che impediscono alla donna di vivere serenamente questa delicata e importante fase della sua vita. 

Ma anche e soprattutto per la diversità di ogni donna, può essere necessario che ognuna si confronti con il proprio medico di fiducia per comprendere quale sia la terapia più opportuna per ridurre la sintomatologia menopausale e per prevenire eventuali patologie.

Con l’inizio della menopausa, le possibilità terapeutiche variano dalla classica terapia ormonale sostitutiva (TOS), cioè la somministrazione per via orale o transcutanea (come gel o cerotti) di ormoni sintetici per sopperire al calo di estrogeni, ad altre terapie con meno effetti collaterali e meglio tollerate, come la fitoterapia o i nuovissimi ormoni bioidentici

Gli ormoni bioidentici sono ormoni a tutti gli effetti, soltanto che simulano e sono identici chimicamente agli ormoni prodotti del nostro organismo. Le dosi vengono personalizzate ed hanno effetti curativi, ma con meno problematiche legate a effetti collaterali. Le formulazioni sono alquanto diverse le une dalle altre e insieme ai dosaggi sono del tutto individuali, vengono prodotti in farmacia dietro prescrizione e presentazione di una ricetta medica personalizzata non ripetibile. 

Attualmente molto usati sono anche i fitoestrogeni, cioè sostanze derivate dalla soia che simulano gli effetti degli estrogeni. Non tutte le donne rispondono, però, adeguatamente alla terapia in quanto l’assorbimento dei fitoestrogeni è legato a diversi fattori. Nei gravi disturbi dell’umore si può ricorrere alla terapia con gli inibitori della serotonina ad ansiolitici, ma questa rappresenta proprio l’ultima chance terapeutica.

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Quando fare il test della menopausa?

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Il test della menopausa consiste in una serie di esami del sangue (o delle urine) ormonali e permette di capire se i sintomi che presenta una determinata paziente possono essere associabili a menopausa o meno.

È opportuno effettuare il test proprio nel momento in cui una donna inizia a presentare i primi sintomi associabili alla menopausa.

In un periodo di così grandi cambiamenti, è ancor più importante e necessario mantenere uno stile di vita sano, praticando molta attività fisica e seguendo una corretta alimentazione in quanto il metabolismo nella donna in menopausa cambia totalmente. 

L’invito, quindi, è di non trascurare i propri sintomi e di rivolgersi a un medico che si interessi prevalentemente di menopausa, per cominciare una terapia adatta e su misura, ricordando che ogni donna è diversa dall’altra.