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Pubblicato inSalute

Ketoprofene: quanto se ne può prendere?

Farmaco antinfiammatorio impiegato per trattare una vasta gamma di affezioni, vediamo quando, perché e in che dosi può essere assunto e i casi in cui, invece, risulta controindicato

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Il ketoprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) comunemente impiegato per il trattamento di vari stati dolorosi, infiammatori e febbrili. 

Insieme alla dottoressa Accornero, endocrinologa del Santagostino, vediamo cos’è, a cosa serve e quanto prenderne.

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Che cos’è il ketoprofene o OKi?

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Il ketoprofene è un farmaco appartenente alla classe dei FANS, ovvero Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei. È utilizzato negli adulti per il trattamento di:

Più precisamente, i FANS si caratterizzano per la loro capacità di interferire con il processo infiammatorio. Segnatamente, questi farmaci inibiscono le cicloossigenasi, enzimi chiave nella sintesi delle prostaglandine, molecole pro-infiammatorie coinvolte in una vasta gamma di processi patologici.  Il ketoprofene, in particolare, è noto per la sua efficacia nel bloccare sia la COX-1 che la COX-2, con un effetto equilibrato tra l’azione analgesica e quella antinfiammatoria.

Meccanismo d’azione

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Il meccanismo d’azione del ketoprofene si basa principalmente sulla sua capacità di inibire l’azione degli enzimi conosciuti come cicloossigenasi (COX). Questi enzimi sono essenziali nella sintesi delle prostaglandine. Le prostaglandine, più precisamente, sono sostanze chimiche che svolgono diversi ruoli nel corpo, inclusa la modulazione dell’infiammazione e del dolore. In altre parole, quando un tessuto è danneggiato o soggetto a infiammazione, le cellule locali rilasciano vari mediatori chimici che includono le prostaglandine. Ci sono due forme principali della cicloossigenasi: COX-1 e COX-2. Il ketoprofene inibisce sia COX-1 che COX-2, riducendo così la produzione di prostaglandine in tutto il corpo. Questo porta a una diminuzione della sensibilizzazione dei recettori al dolore nelle aree infiammate, riducendo sia il dolore che la risposta infiammatoria.

Per cosa si prende il ketoprofene? A cosa serve?

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Il ketoprofene, come accennato, è utile nel trattamento di varie condizioni e patologia responsabili di dolore e infiammazione. In particolare è comunemente impiegato per alleviare il dolore acuto e cronico in presenza di: 

È, inoltre, efficace contro il dolore cronico, ad esempio dovuto all’artrite, dove la componente infiammatoria gioca un ruolo significativo nella perpetuazione del sintomo doloroso. Oltre al trattamento del dolore, l’Oki, infatti, è utilizzato per ridurre l’infiammazione, contribuendo a migliorare la funzionalità articolare e a ridurre il gonfiore, in condizioni quali:

  • artrite reumatoide, una malattia autoimmune che causa infiammazione cronica delle articolazioni e altri tessuti
  • osteoartrite, una patologia degenerativa delle articolazioni causata da usura e lacerazione
  • spondilite anchilosante, una forma di artrite che colpisce principalmente la colonna vertebrale e le articolazioni sacro-iliache
  • altre patologie reumatiche.

Sebbene meno frequentemente utilizzato come antipiretico, il ketoprofene può essere efficace anche nel ridurre la febbre, quando questa è associata a un processo infiammatorio. Altre condizioni in cui questo tipo di farmaco può offrire sollievo includono:

  • gotta: una condizione dolorosa caratterizzata da attacchi di artrite acuta, spesso nel grande alluce, che può beneficiare degli effetti antinfiammatori del ketoprofene.
  • condizioni post-traumatiche: come distorsioni, stiramenti o altre lesioni muscoloscheletriche.

Quali sono gli effetti collaterali del ketoprofene?

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Gli effetti collaterali del ketoprofene possono variare da persona a persona, in base alla quantità di farmaco assunta e alla durata della terapia. Alcuni effetti collaterali sono comuni, altri estremamente rari. Tra gli effetti avversi ci sono anche patologie gravi. 

Effetti Collaterali Eventi Avversi
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1.000)
Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000)
Eventi avversi di cui non si conosce la frequenza

Quando è controindicato?

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Il ketoprofene, come altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), è controindicato in alcune condizioni e situazioni cliniche. In particolare, deve essere evitato in caso di:

Inoltre, il ketoprofene dovrebbe essere usato con estrema cautela in pazienti con determinate condizioni, ad esempio:

  • altre condizioni gastrointestinali che possono peggiorare (es. gastrite cronica).
  • storia di ipertensione arteriosa e/o insufficienza cardiaca, in quanto i FANS possono esacerbare queste condizioni o peggiorare il controllo
  • pazienti anziani, poiché sono più suscettibili agli effetti collaterali dei FANS, in particolare quelli che riguardano il tratto gastrointestinale e la funzione renale.
  • età inferiore a 14 anni (usare gocce orali in base al peso corporeo)

Quante volte al giorno si può prendere il ketoprofene?

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La posologia del ketoprofene può variare a seconda della forma farmaceutica, della concentrazione del principio attivo e delle condizioni cliniche da trattare. Pertanto, è fondamentale seguire le indicazioni del medico. Esistono formulazioni iniettive per uso intramuscolare o endovenoso, formulazioni orali in forma di:

  • granulato
  • gocce
  • compresse
  • capsule
  • stick. 

Le formulazioni a rapido rilascio richiedono più somministrazioni giornaliere, mentre quelle a rilascio prolungato possono vanno assunte una volta al giorno.  Sono poi disponibili spray orali e colluttori per la bocca, preparati per uso esterno cutaneo (gel, schiuma, cerotto). Infine esiste la formulazione in supposte.

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Dosi giornaliere

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  • Iniezioni intramuscolari o endovenose: 1-2 fiale da 160 mg al giorno* 
  • Iniezioni intramuscolari o endovenose: 1-2 fiale da 100 mg al giorno*§ 
  • Granulato per uso orale 80 mg: 80 mg 3 volte al giorno durante i pasti*
  • Granulato per uso orale 40 mg: 40 mg 2-3 volte al giorno durante i pasti
  • Granulato per uso orale 30 mg: 30 mg 3 volte al giorno durante i pasti*
  • Gocce per uso orale 80 mg/ml: adulti 20 gocce 3 volte al giorno; tra i 6 a 14 anni 1 goccia ogni 3 kg di peso corporeo tre volte al giorno*
  • Gocce per uso orale 25 mg/ml: adulti 25 gocce 2-3 volte al giorno§
  • Compresse effervescenti 25 mg: 1 cp 2-3 volte al giorno
  • Compresse rivestite 40 mg: 1 cp 2-3 volte al giorno
  • Compresse a rilascio prolungato 200 mg: 1 cp al giorno
  • Compresse a rilascio prolungato 320 mg: 1 cp al giorno
  • Capsule 25 mg: 2-3 capsule al giorno§
  • Capsule 50 mg: 3-4 capsule al giorno
  • Capsule 100 mg: 1-2 capsule al giorno
  • Stick uso orale 40 mg: 1 stick 2.3 volte al giorno§
  • Spray orale 0.16%: 1-2 spruzzi fino a 3 volte al giorno
  • Collutorio 1.6%: due sciacqui al giorno con 10 ml di prodotto
  • Gel 5% – Schiuma 15%: applicato sulla cute dolente 2-3 volte al giorno
  • Cerotti medicati 20 mg: 1 cerotto al giorno
  • Supposte 100 mg 1-2 supposte al giorno

*  = Necessaria ricetta medica per l’acquisto § = Non disponibile col nome commerciale di Oki È importante evitare l’uso prolungato e non superare la dose massima raccomandata, per minimizzare il rischio di effetti collaterali. Per le formulazioni che richiedono ricetta medica, attenersi scrupolosamente alla prescrizione. Per le formulazioni di libera vendita, leggere attentamente il foglietto illustrativo prima di assumere il farmaco e consultare il farmacista in caso di dubbi.