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Pubblicato inSalute

Capodanno: ok all’alcool, ma senza esagerare

Che sia Natale o la notte di San Silvestro si sa, un brindisi (o più di uno) ci scappa sempre. L’importante è che sia un’eccezione. Vi sveliamo 4 trucchetti per rimediare in caso di eccessi da alcool.

alcool natale

Un bicchiere di vino a tavola, un cocktail con gli amici, un brindisi a fine anno. In questo periodo le occasioni per “alzare il gomito” ed esagerare con l’alcool non mancano. È bene però sapere che anche se un bicchiere una tantum non compromette la dieta dimagrante, gli alcolici possono influire negativamente sul peso corporeo in quanto favoriscono l’aumento dei grassi da deposito.

L’alcool, infatti, apporta circa 7 calorie per grammo e produce energia, tuttavia rispetto ai classici nutrienti inibisce la beta-ossidazione degli acidi grassi, stimolando la sintesi dei trigliceridi e il deposito dei grassi stessi nel fegato. Questa condizione provoca un affaticamento dell’organo, che si infiamma generando il cosiddetto fegato grasso (steatosi epatica) che può sfociare nella cirrosi. Ma non solo: l’alcool costituisce un importante fattore di rischio per la comparsa di alcuni tumori (al seno, al cavo orale, al colon-retto e all’esfago).

Secondo l’Oms, la quantità giornaliera concessa è di 3-4 unità alcoliche per l’uomo di di 1-2 per la donna (unità alcolica: 125 ml di bicchiere di vino o una birra da 330 ml). Ognuno però ha una tolleranza diversa all’alcool e differente capacità di metabolizzarlo, influenzata da fattori come peso, altezza costituzione, età e sesso. Le donne in genere subiscono di più gli effetti dell’alcool perché hanno meno enzimi nel fegato che lo digeriscono.

Per rimediare dieta leggera e tanta acqua

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Come far sì che gli eccessi natalizi non abbiano ripercussioni sulla nostra salute?

  • Idratazione: innanzitutto, per ovviare ai disturbi che possono comparire nell’immediato e il giorno successivo, la prima regola è idratarsi in quanto tutti gli alcolici tendono a disidratare. Via libera ad acqua e tisane, da bere calde e fumanti oppure fredde nel corso della giornata. Ottima ad esempio quella al finocchio e malva per depurare, quella al tarassaco per stimolare la diuresi e quindi lo smaltimento delle tossine. Una tisana zenzero e limone può essere invece utile per attenuare la nausea, ripristinare il ph e aiutare il fegato a ripulirsi.
  • Un aiuto dalla frutta: le banane sono ideali per reintegrare il potassio e contrastare il senso di debolezza, l’avocado con i suoi grassi buoni ricchi di omega 3 alza il colesterolo buono aiutando così l’organismo a ripulirsi da quello cattivo che aumenta con il consumo di alcolici. Per lo stesso motivo è consigliata la frutta secca tipica della stagione invernale e le mele, per la loro azione depurativa sul fegato.
  • Via libera alle verdure: tutta la verdura è consigliata in quanto ricca di acqua e di sali minerali (che l’organismo sfrutta per i processi di metabolizzazione degli alcolici). È bene inoltre consumare verdure ricche di acido folico come spinaci, broccoli, cavoli, coste e bietole.
  • Sì al pesce, no alla carne: il pesce, così come avocado e frutta secca, è ricco di grassi buoni. Ecco perché sarebbe opportuno consumare nei giorni successivi agli eccessi salmone, acciughe, aringhe, nasello, merluzzo e sgombro. Sostituire invece la carne con i legumi, che sono più leggeri e apportano una grande quantità di magnesio e vitamina B. Da evitare formaggi, insaccati, salumi e ovviamente junk food.