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Pubblicato inBenessere

Come fare la dieta senza fallire

Intraprendere una dieta, senza fallire, è possibile. Servono forza di volontà, desiderio, ma soprattutto una strategia pensata sotto consiglio del nutrizionista. Senza dimenticare un diario alimentare e qualche sano strappo alla regola.

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Intraprendere una dieta senza fallire è possibile? La maggior parte delle diete falliscono sul lungo periodo. La forza di volontà è encomiabile, rappresenta un fattore fondamentale per la buona riuscita di un regime alimentare che aiuti a perdere peso in modo sano e funzionale.

Ma la forza di volontà da sola non basta. Affinché una dieta produca dei risultati sono necessarie alcune accortezze, come l’evitare diete drastiche, un diario per il tracciamento dei progressi, e dei sani strappi alle regole.

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Impostare una dieta senza fallire

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La ragione per la quale esistono tante, troppe diete risiede nella loro tendenza a fallire. Una tendenza che sembra quasi inevitabile. Nasce allora il bisogno di creare ulteriori e nuove diete, spesso estremamente simili tra loro ma con nomi diversi.

In questo modo potrebbe prodursi una nuova motivazione che permetterà di raggiungere gli obiettivi di peso, e di linea, che sono stati fissati. E spesso, di nuovo, questi obiettivi sono disattesi. Il problema che però accomuna tutte le diete è soltanto uno: la costanza con cui viene seguito il regime alimentare scelto. Serve allora impostare una strategia.

Quanti tipi di diete esistono?

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Il numero dei regimi alimentari, indipendentemente da eventuali obiettivi che si è posti, è piuttosto elevato. Si parte sempre dal presupposto che adottare una dieta consapevole ed equilibrata sia sempre la scelta migliore.

Esistono tuttavia stili di alimentazione che possono essere definiti alternativi:

Senza dimenticare altri tipi di diete come la ipercalorica o la iperproteica. O altre tipologie come

Come non far fallire una dieta?

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Affinché una dieta produca risultati a lungo termine, e incida non solo sul peso ma soprattutto sul benessere psicofisico del soggetto, sono necessari alcuni passaggi, come un vademecum per iniziare una dieta seriamente:

  • impostare una dieta personalizzata e controllata, con l’ausilio di un professionista
  • scegliere una dieta bilanciata, che rispetti in modo equilibrato tutti i bisogni dell’organismo
  • decidersi di intraprendere con costanza una attività fisica
  • tracciare il progresso del nuovo stile di vita sano
  • indulgere, in modo responsabile, a qualche piacere alimentare.

Una dieta personalizzata e controllata

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Il regime alimentare che aiuta nella perdita di peso, con risultati a lungo termine, necessita l’apporto di un professionista qualificato. Pratiche del tutto erronee, come il saltare i pasti con l’illusione che non nutrire il corpo aiuti nella perdita di grasso, sono da scongiurare.

Mettersi a dieta in modo responsabile e duraturo richiede il contributo di un dietista o un nutrizionista. Saranno loro a indicare, ad esempio, quando è opportuno il digiuno e per quali ragioni praticarlo. Il “fai da te” deve essere sempre evitato. Ci si esporrebbe al rischio di cadere in disturbi alimentari.

Il supporto del professionista prevede non solo la costruzione di una dieta personalizzata e adatta ai bisogni specifici del proprio corpo, ma implica anche dei controlli periodici, su base mensile.

Scegliere una dieta bilanciata

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Intraprendere una dieta equilibrata vuol dire mangiare meno e allo stesso tempo mangiare meglio. Può capitare che il paziente sia sorpreso per la mancata eliminazione di specifici alimenti. La ragione risiede nel fatto che scegliere una dieta troppo restrittiva è controproducente.

Una dieta estremamente severa può funzionare la prima settimana, ma nel lungo termine si risolverà in un fallimento. Allo stesso tempo bisogna evitare le diete stagionali, che possono risultare inefficaci se non dannose.

Una dieta dimagrante che sia efficace richiede calorie e nutrienti distribuiti funzionalmente nell’arco di una giornata. Lo spuntino è in questo contesto una buona abitudine da prendere, così da arrivare ad un pasto senza fame, ma con un giusto appetito. Rispettare la dieta risulterà meno difficile.

Anche la colazione è un ottimo momento per bilanciare lungo tutta la giornata il senso della fame, così da ridurre l’introito di calorie nei pasti principali. Introito spesso abbondante e sbilanciato.

L’importanza della attività fisica

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Prepararsi mentalmente alla dieta, anche con il supporto del nutrizionista, può non bastare. Una dieta sana ed equilibrata richiede anche un corrispondente esercizio fisico, che determina benefici per il cuore, ed è di supporto anche nel caso di malattie croniche.

Senza dimenticare il ruolo dell’attività fisica anche per la prevenzione dell’obesità.

Tracciare le proprie abitudini sane ed evitare il junk food

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Durante la spesa dovrebbero essere evitati gli scaffali su cui si trova il junk food, e contestualmente si dovrebbe sempre evitare di fare la spesa a stomaco vuoto o, peggio, quando si è affamati.

Eliminare la tentazione dagli scaffali aiuterà a mantenere costanza e motivazione, grazie alle quali sarà possibile raggiungere i risultati stabiliti. I risultati, poi, insieme ai progressi ottenuti di giorno in giorno, e visita dopo visita, possono essere annotati su un diario, sul quale annotare anche riflessioni.

Nel diario dovrebbero essere annotate anche eventuali domande che potrebbero sorgere durante la dieta. Domande fondamentali per capire l’esclusione o l’inclusione di determinati alimenti, ad esempio, così da evitare errori e divenire più consapevoli del percorso alimentare intrapreso.

Crearsi uno stile di vita sano

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Alla base della progressione, nel raggiungimento dei propri obiettivi, ci sono le buone abitudini, che concorrono alla costruzione di uno stile di vita sano evitando allo stesso tempo gli stili di vita sbagliati.

Tra le abitudini salutari:

  • spendere 15 minuti al giorno per preparare il cibo che sarà mangiato
  • camminare, se possibile, da lavoro a casa piedi
  • bere acqua regolarmente, almeno 2 litri ogni giorno
  • svegliarsi un po’ più presto per fare colazione.

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Completare una dieta senza fallire e con le giuste soddisfazioni

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Mangiare sano, quindi, sì, ma con soddisfazione, con un equilibrio tra quanto si considera giusto, per il professionista cui ci è affidati, e quanto è considerato buono per la persona che sta seguendo la dieta.

I gusti, le abitudini quotidiane e il tempo a disposizione di chi è a dieta devono essere rispettati. Avere dei “pasti liberi”, durante i quali è possibile mangiare alimenti non concessi nel regime dietetico che si sta eventualmente seguendo, deve essere previsto. Altro discorso è un eccesso, che potrebbe portare alla obesità, una condizione ormai epidemica, stando all’ultimo rapporto OMS.

Mangiare bene per stare bene, questo l’obiettivo ultimo di una dieta, con l’ausilio di un nutrizionista, che rispecchi i propri obiettivi ed esigenze.