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Pubblicato inSalute

Denti abrasi o consumati: quali sono le cause e cosa fare

I denti consumati possono rappresentare un semplice inestetismo ed essere, allo stesso tempo, causa di sensibilità, dolore e irritazioni gengivali. Possono essere risolti attraverso faccette dentali.

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Avere denti consumati è un problema piuttosto comune che può influire non solo sull’estetica del sorriso, ma anche sulla salute orale.

Il consumo dentale può essere causato da diversi fattori. Alcuni evitabili, come ad esempio l’assunzione di cibi particolarmente acidi, altri legati a vere e proprie condizioni patologiche, come il bruxismo.

Quali sono le cause che determinano il consumo dentale? Quali sintomi si associano e in che modo è possibile intervenire? Risponde a queste domande il dottor Massimo Saita, odontoiatra del Santagostino.

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Denti consumati, cosa si intende?

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Quando parliamo di denti consumati, ci riferiamo all’usura della superficie dentale, che può avvenire a livello dello smalto, la parte più dura del dente, e successivamente della dentina sottostante.

Questa condizione è spesso il risultato di un’azione meccanica o chimica che erode gradualmente i tessuti dentali. Come conseguenza, i denti possono apparire molto rovinati, con bordi più sottili, traslucidi e irregolari.

Il consumo dentale può accadere in diverse aree della superficie dentale. Può avvenire alla base dei denti, e proprio in questa eventualità la causa è da ritrovare allo spazzolamento scorretto o al reflusso gastroesofageo. Può inoltre avvenire davanti ai denti, quindi sulla superficie esterna; e in questa seconda circostanza verosimilmente le cause sono dovute all’assunzione di cibi acidi o al vomito frequente, che può verificarsi nei casi di disturbi alimentari.

Ci sono sintomi associati?

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I denti consumati spesso non passano inosservati grazie a una serie di sintomi che possono essere considerati un campanello d’allarme. I sintomi più comuni sono:

  • aumento della sensibilità dentale al caldo, freddo e agli zuccheri
  • dolore localizzato quando si mordono cibi duri
  • alterazioni estetiche, come denti più corti, traslucidi o scoloriti
  • irritazioni gengivali associate a recessione gengivale.
  • Necrosi dell’elemento dentale dovuta all’esposizione della polpa dentale.

Per quali ragioni i denti si consumano?

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Le cause del consumo dentale possono essere suddivise in due categorie principali: cause meccaniche e chimiche.

Cause meccaniche

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  • spazzolamento scorretto: l’uso di spazzolini con setole troppo dure, una scorretta tecnica di spazzolamento o l’adozione di dentifrici abrasivi può causare consumo dentale.
  • bruxismo: Il digrignamento dei denti, soprattutto durante il sonno, genera un’eccessiva pressione sulla superficie dentale
  • masticazione di oggetti duri: abitudini come mordere penne o unghie in modo insistente e significativo

Cause chimiche

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  • sostanze acide: bevande come succhi di frutta, bibite gassate e cibi acidi possono erodere lo smalto
  • reflusso gastroesofageo: gli acidi gastrici, risalendo verso la bocca, contribuiscono all’erosione della superficie dentale
  • vomito frequente: nei casi di disturbi alimentari o patologie come la bulimia, gli acidi dello stomaco entrano in contatto con i denti.

Cosa fare quando si hanno i denti consumati?

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Per la gestione e la risoluzione dei denti consumati, il dentista può attuare diversi approcci. Quando il danno è relativamente leggero, il dentista può applicare sulla superficie esterna dei denti gel al fluoro per rinforzare lo smalto. Quando i denti sono molto rovinati la soluzione protesica risulta l’unica soluzione plausibile, grazie all’ausilio di corone dentali, intarsi o faccette, possiamo restituire la sua forma originale al dente

Se, poi, la perdita di smalto è moderata, si possono utilizzare materiali compositi per riparare il danno.

Sono necessari, ad ogni modo, anche dei cambiamenti nello stile di vita da parte del paziente. La prima azione da compiere è ridurre l’assunzione degli acidi. Vanno quindi limitati cibi acidi e bevande gassate e, nel caso siano giunti al cavo orale, sarebbe opportuno risciacquare la bocca con dell’acqua.

Sarebbe opportuno anche cambiare lo spazzolino scegliendone uno con setole morbide, seguendo inoltre le indicazioni del dentista su come spazzolare i denti in modo corretto. Se i denti sono consumati a causa del bruxismo, va adottato un bite a protezione dei denti. In caso di patologie come il reflusso gastroesofageo o disturbi alimentari, è necessario trattare la causa sottostante.

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Quanto costa ricostruire un dente consumato?

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La ricostruzione di un intarsio dentale, presso le sedi del Santagostino, ha un costo che può variare dai 100 fino ai 400 euro, in base alla profondità e all’estensione dell’intervento.