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Pubblicato inGenitori

Vaccino antinfluenzale ai bambini: conviene farlo?

Il vaccino antinfluenzale per bambini, Aggiornato ogni anno in base ai ceppi virali in circolazione, garantisce una protezione per l’intera stagione influenzale e ha effetti collaterali minimi che si risolvono nel giro di poco tempo.

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Fare il vaccino antinfluenzale ai bambini è altamente consigliabile in quanto questa fascia della popolazione è tra i principali diffusori dell’infezione virale.

La vaccinazione, a maggior ragione nel contesto pandemico da Covid-19, può contribuire a ridurre la diffusione dei virus influenzali anche nella popolazione adulta e anziana. La procedura è semplice, gli effetti collaterali sono minimi e si risolvono generalmente in poco tempo. La protezione garantita dal vaccino ha la durata di un anno e copre i vaccinati per l’intera stagione influenzale.

Con l’aiuto dello specialista in Pediatria e Chirurgia pediatrica del Santagostino, Vincenzo Tomaselli, vediamo allora tutto quello che c’è da sapere su questo vaccino.

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Come funziona il vaccino antinfluenzale per i bambini?

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Il vaccino antinfluenzale attualmente somministrato nel nostro paese è quello trivalente, contiene, cioè, tre tipi di virus: due di tipo A e uno di tipo B. Esiste, inoltre un vaccino quadrivalente, che al primo tipo, aggiunge un altro virus di tipo B.

Il vaccino contiene i virus isolati nel corso della stagione precedente e la sua efficacia dipende quindi dalla corrispondenza tra questi virus e quelli circolanti.

Come si esegue il vaccino antinfluenzale nei bambini?

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Il vaccino antinfluenzale è un preparato che viene aggiornato ogni anno in base ai ceppi virali in circolazione. Viene somministrato anche ai bambini a partire dai sei mesi di età. La somministrazione avviene con un’iniezione effettuata intramuscolo. Una dose è sufficiente a garantire protezione per un anno. Dai due anni in su, è raccomandata la somministrazione nel muscolo deltoide, mentre sotto i due anni, si raccomanda l’inoculazione nell’area antero-laterale della coscia.

Vaccino antinfluenzale per bambini: quando farlo?

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Come ricorda anche il Ministero della Salute, la vaccinazione è altamente raccomandata ai bambini nel caso in cui:

  • Siano immunodepressi (per rafforzare la risposta immunitaria)
  • Abbiano subito un trapianto
  • Siano affetti da disabilità
  • Soffrano di patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio o malattie cardiocircolatorie
  • Abbiano malattie croniche al fegato
  • Siano affetti da patologie infiammatorie croniche o malattie del sangue
  • Soffrano di insufficienza renale cronica
  • Abbiano il diabete mellito o altre patologie metaboliche
  • Debbano effettuare trattamenti chemioterapici

Questi bambini, infatti, in caso di influenza, potrebbero andare incontro a complicanze anche gravi. Attualmente nel nostro Paese sono disponibili vaccini che garantiscono protezione contro tre o quattro tipologie di virus influenzali.

A chi non si somministra?

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Il vaccino contro l’influenza non può essere somministrato nei bambini che hanno meno di 6 mesi di età. Inoltre, è controindicato in caso di allergia a una delle sue componenti.

Il vaccino LAIV invece non deve essere somministrato ai bambini con età inferiore a 2 anni, e nei soggetti con allergie gravi alle proteine dell’uovo e alla gentamicina,

Infine, quest’ultimo è sconsigliato nei bambini che presentano una severa compromissione del sistema immunitario, dovuta a condizioni neoplastiche o terapia immunosoppressiva protratta.

In che periodo si fa il vaccino antinfluenzale? 

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È possibile sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale nel periodo autunnale: in genere, nel nostro Paese, la campagna vaccinale inizia a metà ottobre e si conclude a fine dicembre. Questo è anche il periodo migliore, tenuto conto dell’andamento dell’epidemia influenzali e delle condizioni climatiche.

Quando si è raffreddati si può fare il vaccino antinfluenzale? 

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Il raffreddore non è considerato un impedimento alla vaccinazione antinfluenzale, per tanto è possibile vaccinarsi anche nel caso in cui si sia raffreddati.

Diverso, invece, il caso in cui una persona sia affetta da patologia moderata o grave con febbre. La febbre che potrebbe essere indotta dal vaccino, infatti, può complicare la gestione della patologia concomitante, rendendo difficile il riconoscimento di ciò che l’ha provocata. 

Quali sono i vaccini antinfluenzali adatti ai bambini?

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Per ogni stagione influenzale, viene sviluppata una composizione uniforme del vaccino. Il preparato inoculato ai bambini è lo stesso somministrato agli adulti. Dal 2020, inoltre, è disponibile anche una versione del vaccino che può essere inalata: il vaccino LAIV (vaccino vivo attenuato). Si tratta di uno spray nasale, la cui dose va suddivisa nelle due narici. Già utilizzato in Italia lo scorso autunno, ha fatto registrare un’ottima tolleranza da parte dei bambini.

Che problemi può dare il vaccino antinfluenzale nei bambini?

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Il vaccino contro l’influenza stagionale può dare effetti collaterali, ma questi sono generalmente di lieve entità. Tra i sintomi più comuni ci possono essere:

  • Febbre
  • Dolori muscolari e articolari
  • Dolore nell’area dell’iniezione
  • Malessere generale

In casi molto rari, alcuni pazienti possono avere reazioni allergiche a una delle componenti del vaccino. In questa eventualità, è importante che il soggetto sia sotto controllo medico per prendere tempestivamente le opportune contromisure.

La vaccinazione andrebbe rinviata nel caso in cui il bambino soffra di malattia acuta. Il vaccino non andrebbe somministrato in caso di pregressa patologia di Guillain Barré.

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Quante dosi di vaccino antinfluenzale ai bambini? 

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Per i bambini di età inferiore ai nove anni, che non abbiano mai ricevuto prima il vaccino antinfluenzale, la raccomandazione è quella di effettuare due dosi, a distanza di almeno quattro settimane l’una dall’altra. In genere, per i soggetti di tutte le altre età, una singola dose è sufficiente.

Quanto durano effetti collaterali del vaccino antinfluenzale? 

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Generalmente, i sintomi avversi della vaccinazione si risolvono in poco tempo: uno, massimo due giorni. In genere, le reazioni locali si manifestano entro i primi giorni successivi al vaccino. Mentre le reazioni sistemiche, come febbre e malessere, compaiono entro 12 ore dalla somministrazione e hanno una durata di uno o due giorni. 

I vaccini antinfluenzali sono sicuri?

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Nonostante, la paura dei vaccini che si è diffusa negli ultimi tempi, è importante ribadire che i vaccini autorizzati sono assolutamente sicuri, dal momento che sono stati sottoposti a una serie di controlli, effettuati sia durante la produzione, prima della loro immissione in commercio, sia dopo la loro diffusione sul mercato.

I controlli vengono effettuati per verificare gli standard previsti dalle autorità internazionali e nazionali, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e l’EMA.

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