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Pubblicato inSalute

La congiuntivite nel neonato

Palpebre gonfie; occhi arrossati, appiccicosi o purulenti: sono i tipici segni di una congiuntivite, un’infiammazione oculare che colpisce molti neonati. Ecco come riconoscerla e come curarla 

congiuntivite neonato

La congiuntivite nel neonato o ophthalmia neonatorum è un disturbo molto diffuso nelle primissime settimane di vita, che si manifesta con occhi arrossati, acquosi o purulenti e gonfiore palpebrale. Quali sono le sue cause e come si cura?

Con l’aiuto della dottoressa Mary Romano, oculista del Santagostino, scopriamo tutto quello che si deve sapere per riconoscere e affrontare questo fastidioso disturbo che colpisce i più piccoli.

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Che cos’è la congiuntivite?

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Con congiuntivite si intende l’infiammazione della congiuntiva, la membrana che riveste esternamente il bulbo oculare e la porzione interna della palpebra. L’infezione può colpire un solo occhio (monolaterale) o entrambi gli occhi (bilaterale). Nel neonato può essere scatenata da diverse cause

  • Infezioni virali
  • Infezioni batteriche
  • Presenza di un corpo estraneo all’interno dell’occhio
  • Contatto con sostanze chimiche
  • Ostruzione del dotto lacrimale che decorre lungo il margine della palpebra inferiore, dall’angolo interno dell’occhio fino al naso. In molti neonati, quando questo canale non è ancora del tutto sviluppato si produce un ristagno di liquido lacrimale, da cui può derivare un’infiammazione

A seconda dell’origine dello stato infiammatorio, possono essere identificati diversi tipi di congiuntivite:

  • Congiuntivite infettiva virale, il cui principale responsabile è il virus herpes simplex di tipo 1 e 2 
  • Congiuntivite batterica, che il bambino contrae durante il parto, venendo in contatto con batteri presenti all’interno del canale vaginale della madre. Nella maggioranza dei casi, i batteri responsabili dell’infezione sono: Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrehoeae (si parla in questo caso di congiuntivite gonococcica), Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae
  • Congiuntivite irritativa, che si sviluppa in seguito alla penetrazione di corpi o sostanze chimiche all’interno degli occhi. Ne è un esempio la congiuntivite causata dalle gocce oculari (antibiotiche o a base di nitrato d’argento) che vengono abitualmente somministrate ai bambini al momento della nascita per prevenire l’insorgenza di oftalmia gonococcica

Come riconoscere la congiuntivite nei neonati?

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I sintomi della congiuntivite neonatale possono variare a seconda della causa responsabile dell’infiammazione. Tuttavia, tipicamente compaiono:

  • Arrossamento degli occhi
  • Bruciore, prurito oculare
  • Secrezione oculare acquosa o purulenta
  • Gonfiore delle palpebre e chemosi congiuntivale dovuti alla presenza di liquido infiammatorio
  • Sensibilità alla luce

Nel caso della congiuntivite da herpes simplex l’infezione si manifesta inoltre con la comparsa di vescicole sulla cute palpebrale o periorbitaria e può comportare una cheratite dendritica (una patologia infiammatoria che colpisce la cornea).

Come curare la congiuntivite ad un neonato?

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Qualora si sospetti una congiuntivite in un neonato, il consiglio è di rivolgersi al pediatra, che, dopo aver valutato i sintomi e l’aspetto degli occhi del bambino, potrà eventualmente richiedere il consulto dell’oculista.

È fondamentale intervenire per tempo per evitare di incorrere in complicanze anche gravi. Va tenuto presente che, se non trattate prontamente, le forme virali e batteriche della congiuntivite possono produrre conseguenze nefaste:

  • L’infezione virale da herpes simplex può trasmettersi al sistema nervoso centrale e ad altri organi
  • Nelle infezioni da clamidia, la cicatrizzazione congiuntivale può causare cecità
  • La congiuntivite gonococcica può indurre opacità corneale, penetrare la cornea e causare perforazione o endoftalmite, e diffondersi nell’organismo fino a provocare sepsi e meningite

Ma come si cura la congiuntivite neonatale? La terapia dipende dalla causa del disturbo, che viene generalmente appurata attraverso l’analisi della secrezione prodotta dagli occhi.

La congiuntivite di origine virale è trattata di norma con un antivirale locale o, nei casi che lo richiedono, sistemico, con il supporto di un collirio antinfiammatorio.

Nel caso di congiuntivite batterica, il trattamento prevede l’uso di unguenti o colliri antibiotici.

Quanto dura la congiuntivite nei neonati?

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Le tempistiche di comparsa e decorso della congiuntivite neonatale possono variare a seconda della forma contratta.

  • La congiuntivite virale insorge tra i 6 e i 14 giorni dal parto
  • La congiuntivite provocata da clamidia si manifesta da 5 a 14 giorni dopo il parto, arrivando in alcuni casi a comparire anche dopo 6 settimane
  • La congiuntivite causata da gonorrea compare di solito 2-5 giorni dopo il parto
  • La congiuntivite indotta da sostanze chimiche (come colliri) insorge generalmente dalle 6 alle 8 ore dopo il contatto e scompare in modo spontaneo nell’arco di 2-4 giorni

La durata dell’infiammazione solitamente si risolve in una o due settimane.

Come pulire gli occhi di un neonato?

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Quando un bambino è affetto da congiuntivite è importante prestare molta attenzione alla pulizia dell’occhio, al fine di scongiurare una proliferazione dell’infezione.

È consigliabile detergere le palpebre e le ciglia del bimbo utilizzando delle salviette sterili o un panno imbevuto con dell’acqua tiepida bollita o con della soluzione fisiologica, procedendo dall’interno verso l’esterno.

Per alleviare il fastidio arrecato dall’infiammazione, un buon rimedio è massaggiare delicatamente gli occhi del piccolo, compiendo movimenti circolari dall’alto verso il basso tra l’angolo dell’occhio e la radice del naso.