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Pubblicato inSalute

Quali sono i cibi che macchiano i denti

Ci sono alcune bevande e cibi che macchiano i denti. Ecco cosa conviene evitare

donna sorride cibi che macchiano i denti

Il colore dei denti dipende da fattori genetici, dal livello della nostra igiene orale, ma anche dalle nostre abitudini alimentari. Ecco perché, oltre che lavarsi bene i denti, è importante sapere che esistono sia alimenti in grado di sbiancarli, ma anche cibi che macchiano i denti.

Perché alcune sostanze macchiano i denti?

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Le discromie dentali possono originare da pigmentazioni intrinseche o estrinseche. Le prime interessano sia lo smalto sia la dentina e possono essere provocate da difetti congeniti di sviluppo dentale, traumi o dall’assunzione di farmaci nelle fasi di dentinogenesi/amelogenesi; le seconde derivano dal fumo di tabacco, dalla clorexidina contenuta in alcuni collutori o dalle sostanze pigmentanti presenti negli alimenti di cui ci nutriamo, che si depositano sullo smalto dei denti in modo piuttosto stabile, il che rende il solo spazzolamento spesso inefficace per rimuoverle.

Quali sono i cibi che macchiano i denti?

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Ai cibi che macchiano i denti non dobbiamo rinunciare, ma piuttosto fare attenzione a non assumerne eccessivamente e a lavare i denti dopo la loro assunzione. A lasciare macchie sui denti sono, in generale, alimenti e bevande di colore scuro, con una buona presenza di zuccheri e con una parte acida, come ad esempio:

  • liquirizia,
  • verdure a foglia verde,
  • frutti di bosco,
  • salsa di pomodoro,
  • curry,
  • salsa di soia,
  • barbabietole,
  • aceto balsamico,
  • ciliegie,
  • spinaci,
  • cioccolata.

Quali sono le bevande che macchiano i denti?

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Tra le bevande che possono ingiallire i denti:

  • vino rosso,
  • tè,
  • caffè,
  • succhi di frutta rossi e di mirtillo,
  • cola.

Quale il metodo migliore per sbiancare i denti?

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Le procedure di sbiancamento dentale professionale impiegano metodiche chimiche e sono in assoluto le migliori per avere denti bianchi, mentre le procedure meccaniche, che grattano letteralmente via strati di smalto, sono deleterie per lo smalto dentale perciò attenzione ai metodi “fai da te”. Gli unici metodi sbiancanti realmente efficaci e sicuri sono quelli professionali.

Lo sbiancamento professionale chimico avviene mediante una reazione di ossidoriduzione che libera ossigeno attivo capace di disgregare i pigmenti donando al dente un colore più bianco in modo totalmente sicuro per la salute dentale. Le modalità di sbiancamento professionale possono essere svolte a casa (sotto la supervisione dell’igienista/odontoiatra) o in poltrona e sfruttano gel classificati come presidi medici a base di perossido di idrogeno o perossido di carbammide a diverse concentrazioni. Affinché il gel sbiancante venga classificato come presidio medico marcato CE, deve contenere una concentrazione di principio attivo almeno superiore al 6%, come precisato dal Regolamento (UE) n. 344/2013.

Cosa succede se si mangia dopo lo sbiancamento?

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Secondo le ultime revisioni, non è necessario osservare una dieta in bianco durante o dopo lo sbiancamento professionale. Tuttavia, è consigliabile ridurre al minimo l’assunzione degli alimenti e bevande che più facilmente possono macchiare i denti.