- Quando i denti possono essere definiti gialli?
- Cosa causa l’ingiallimento dei denti?
- Come sbiancare i denti gialli?
- Come prevenire l’ingiallimento dei denti?
I denti gialli sono un disturbo di ordine estetico che, oltre a minare l’armonia del nostro sorriso, può essere causa di forte imbarazzo nelle relazioni interpersonali.
Questo inestetismo può essere riconducibile a diversi fattori, nel caso in cui non sia dovuto ad una naturale colorazione, è però sempre possibile trattarlo professionalmente.
Il dottor Mario Abate, igienista dentale del Santagostino, ci spiega quali sono i fattori che determinano l’ingiallimento dei denti, in che modo possono essere ricondotti al loro colore naturale e, soprattutto, in che modo l’igiene orale e professionale possono essere la migliore forma di prevenzione.
Prenota una seduta di igiene dentale con tecnica GBT
Quando i denti possono essere definiti gialli?
↑ topQuando si parla di denti gialli? La risposta a questa domanda è, a dir la verità, abbastanza banale. I denti possono essere definiti gialli quando il loro colore si avvicina più al giallo che al bianco. Questa condizione di per sé non rappresenta un problema necessariamente riconducibile ad una patologia. Molto spesso, però, è considerato un fastidioso inestetismo.
Anche le macchie sui denti, per fare un secondo esempio, sono un inestetismo che può interessare i nostri denti ma, di nuovo, non sono affatto sinonimo di una particolare patologia in corso.
I denti bianchi, d’altra parte, sono socialmente percepiti come sinonimo di pulizia e ordine, ma va specificato come una dentatura spiccatamente bianca non sia una prerogativa universale. È altrettanto frequente che il colore naturale dei nostri denti possa tendere verso il grigio o verso il giallo.
Qual è il colore naturale dei denti?
↑ topIl colore dei denti è infatti determinato geneticamente. È quindi una caratteristica soggettiva e non esiste un colore in senso assoluto. È più corretto parlare di una serie di variazioni che cambiano in base alle proprietà della dentina e dello smalto. Il colore del dente è la risultante di tre caratteristiche:
- tinta, ovvero il colore in senso stretto, risultante dal colore di base della dentina. Si val dal rosso marrone al rosa grigio
- croma, che indica il livello della saturazione della tinta o, in parole più semplici, l’intensità del colore
- valore, termine che indica il grado della luminosità del colore.
Lo smalto è il tessuto più esterno e duro del dente, dona lucentezza e trasparenza. La dentina è il tessuto più interno del dente, è meno duro dello smalto e ha una colorazione data da sfumature che vanno dal giallo al grigio.
Cosa causa l’ingiallimento dei denti?
↑ topEsistono due ordini di cause che possono determinare un ingiallimento permanente oppure un ingiallimento temporaneo dei denti.
Le cause principali di ingiallimento permanente sono:
- erosione dello smalto
- invecchiamento dello smalto
- assunzione di alcuni tipi di farmaci, da parte della madre, durante la gravidanza o in età pediatrica del soggetto
- alcune condizioni patologiche sistemiche.
Le cause principali di ingiallimento temporaneo, definite tali perché reversibili, sono da ricondurre a depositi di tartaro e depositi di sostanze pigmentanti, che derivano in larga maggioranza da fumo, tè, caffè o vino rosso e tutti quei cibi e quelle bevande che causano macchie sui denti.
Altre volte anche sostanze come la clorexidina, contenuta in alcuni collutori, ma presente anche gel e dentifrici specifici per trattamenti mirati ad abbassare la carica microbica del cavo orale, possono portare a pigmentazione dello smalto, ingiallimento e depositi di macchie brunastre.
L’utilizzo di prodotti particolarmente abrasivi, associati ad un utilizzo scorretto dello spazzolino, può inoltre favorire l’abrasione dello smalto, rendendolo poroso e particolarmente ricettivo nei confronti dei pigmenti.
Perché si hanno denti gialli anche lavandoli frequentemente?
↑ topCome già spiegato, il colore naturale del dente potrebbe essere tendente al giallo per questioni genetiche o per fattori estrinseci che ne hanno causato l’ingiallimento permanente. Erosioni dello smalto, come ricordavamo, deposito di tartaro o pigmentazioni estrinseche che si depositano sulla superficie del dente e non sono rimovibili con le tecniche di igiene orale domiciliare.
La frequenza con la quale vengono lavati i denti è sicuramente importante. Ma ancora più importante è l’utilizzo corretto dello spazzolino e dei vari presìdi dentistici quali filo interdentale e scovolino.
Come sbiancare i denti gialli?
↑ topPossiamo ritrovarci davanti a pigmentazioni estrinseche e quindi reversibili, perché derivate da deposizione superficiale di pigmenti. In questa circostanza il giallo, inteso come deposito di tartaro o pigmentazioni, si può rimuovere con delle sedute di igiene orale professionale da eseguire in studio odontoiatrico.
Durante la seduta di igiene orale si effettua l’ablazione del tartaro mediante strumentazione ultrasonica. In questo modo sono rimossi i depositi di tartaro e placca presenti a livello, sopra e sottogengivale. Vengono applicati nella stessa seduta agenti smacchianti, airflow, e lucidanti, polish.
Al termine di una seduta di igiene orale professionale si otterrà il colore naturale del dente, finalmente libero da tartaro e pigmenti. Per migliorare ulteriormente il colore del dente, si può ricorrere allo sbiancamento, che può essere professionale in poltrona o domiciliare.
Lo sbiancamento è un trattamento estetico che, mediante l’utilizzo di prodotti chimici in gel, come perossido di idrogeno o di carbammide, schiarisce la matrice minerale dei tessuti dentali, agendo sulle pigmentazioni intrinseche permanenti. Con lo sbiancamento si va schiarire dunque il colore del dente, trattato in precedenza con igiene orale professionale.
Questo tipo di trattamento necessita di un’adeguata valutazione da parte dell’Igienista Dentale o dell’Odontoiatra, prima di essere eseguito. È importante precisare che uno trattamento sbiancante svolto nel modo corretto non crea alcun problema ai denti. Ma è altresì giusto considerare che esistono delle condizioni preesistenti che non sempre consentono di effettuare lo sbiancamento.
Prenota una seduta di igiene dentale con tecnica GBT
Come prevenire l’ingiallimento dei denti?
↑ topAlla base di ogni prevenzione ci sono, come sempre, le buone abitudini e l’attenzione per la propria salute. Per evitare l’ingiallimento dei denti partiamo da una buona igiene orale domiciliare. Questa è frutto della combinazione di un corretto utilizzo dello spazzolino, sia esso elettrico o manuale, della corretta tecnica di spazzolamento e della scelta delle setole. Io consiglio ai miei pazienti sempre setole morbide o medie e l’utilizzo dei presìdi indicati in precedenza.
È poi fondamentale lavare i denti correttamente tre volte al giorno, al mattino, dopo pranzo e la sera, dopo aver cenato. È opportuno lavare i denti dopo aver mangiato non prima di 30 minuti dalla fine del pasto, perché nei 30 minuti successivi l’acidità del cavo orale è alta, è bene dunque attendere che l’acidità si abbassi. Questa abitudine risulta sufficiente per prevenire molti problemi del cavo orale. Altrettanto importante è poi fare l’igiene orale professionale e i controlli dal dentista ogni sei mesi.
Il fumo di sigaretta, associato ad altre sostanze pigmentanti come caffè e tè, gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda le pigmentazioni. Pertanto smetti di fumare subito e salverai non solo i denti, ma anche molto altro.
Evitare assolutamente l’utilizzo di sostanze abrasive come bicarbonato di sodio e limone, annoverati tra i rimedi naturali, per l’igiene orale domiciliare. L’uso di queste sostanze causerebbe un importante livello di erosione e abrasione dello smalto, rendendo la superficie del dente più porosa e quindi più soggetta a pigmentazioni intrinseche.