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Pubblicato inSalute

Bicicletta, se pedali non t’ammali

Fa bene al sistema cardiocircolatorio, previene sovrappeso e diabete, fa bene al tono muscolare e alle articolazioni. Usare la bicicletta anche solo per poco più di mezz’ora al giorno è un toccasana per la salute (fisica e mentale), oltre che per l’ambiente. Parola di medico dello sport.

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Il progressivo invecchiamento della popolazione caratteristico del nostro tempo e della civiltà occidentale pone diversi problemi in tema di qualità della vita e sostenibilità economica dell’attuale modello sociale e sanitario in particolare. In questa prospettiva l’acquisizione di sane abitudini alimentari ed un esercizio fisico correttamente eseguito e praticato con regolarità riducono in modo significativo alcune delle patologie più diffuse e maggiormente impattanti in termini di costi sanitari come le malattie cardiovascolari e dismetaboliche o le problematiche croniche a livello articolare.

In particolare uno studio presentato da Legambiente ha stimato in oltre un miliardo l’anno il risparmio sanitario indotto nel nostro paese dalla diffusione di un uso regolare della bicicletta, sin da bambini; per spostarsi in città, raggiungere i luoghi di lavoro o eventualmente passare un week end all’ insegna della salute e del divertimento.

Il dato, apparentemente impressionante, risulta giustificato e verosimile dal punto di vista medico-sportivo.

Gli spostamenti in bicicletta, infatti, sono caratterizzati da un impegno cardiovascolare moderato e costante nel tempo, da un consumo prevalente di grassi e di zuccheri come fonte energetica e da un sovraccarico articolare ridotto in particolare rispetto ad altre attività come il cammino e la corsa.
Tutto ciò determina:

  • Il mantenimento di una elevata efficienza del sistema cardiovascolare diminuendo l’incidenza di patologie croniche come l’ipertensione od acute come l’infarto o l’ictus
  • Un controllo più agevole del sovrappeso e di tutte le problematiche ad esso correlate
  • Una riduzione significativa del rischio di sviluppare patologie dismetaboliche come il diabete
  • Una efficace prevenzione del decadimento della forza e del tono muscolare tipici dell’invecchiamento
  • Una ridotta incidenza ed una evoluzione più lenta di alcune patologie articolari sempre più diffuse come in particolare l’artrosi dell’anca o le diverse patologie da sovraccarico e usura del ginocchio

Indicativamente il raggiungimento di tutti questi importanti benefici è legato a un impegno quotidiano di 30-45 minuti, che potrebbero corrispondere ai famosi 10mila passi spesso indicati come “soglia della salute” o eventualmente da un’uscita settimanale di circa due ore.
Nulla di proibitivo insomma!

La bicicletta dovrebbe, quindi, rappresentare non tanto un mezzo di locomozione della tradizione e del passato ma invece uno straordinario strumento per un futuro più sano?
Probabilmente sì, considerando, infine, che i vantaggi fin qui esposti si accompagnano, fra l’altro, a un’importante riduzione del traffico cittadino con una diminuzione dei tempi di percorrenza e un significativo incremento della qualità dell’aria; e soprattutto che la scelta di diventare “ciclisti” determina spesso un miglioramento del tono dell’umore legato alla liberazione delle endorfine e riduce, inoltre, lo stress indotto dalle code o dalla ricerca di un parcheggio che caratterizza tipicamente le giornate degli automobilisti.