- Prenota una visita ortopedica
- Cosa si può curare con l’arnica?
- Come agisce l’arnica?
- Quando non usare l’arnica?
- Quanto tempo ci mette l’arnica a fare effetto?
- Prenota una visita ortopedica
- Quali sono le controindicazioni dell’arnica?
L’arnica è una pianta (Arnica montana) che cresce in montagna, presente anche in Italia sulle Dolomiti, e che viene usata a scopo medicinale come rimedio fitoterapico da diverso tempo.
Preparati a base di arnica, come oli essenziali e pomate, sono usati a scopo antinfiammatorio e antidolorifico per uso esterno, cioè in forma di crema da applicare sulla parte dolorante. Normalmente le pomate contenenti arnica come principio attivo vengono proposte per il trattamento sintomatico di dolori legati a traumi, contusioni, condizioni infiammatorie e altro.
Alcuni prodotti con arnica trovano anche impiego per uso orale, ed è infine usata in cosmetica per la cura dei capelli, per esempio come antiforfora.
Si precisa subito che il suo uso in omeopatia non ha alcun riscontro a livello scientifico, non tanto per l’assenza di proprietà della pianta stessa, ma per la mancanza di validità a livello scientifico dei principi su cui si basa l’omeopatia.
In ogni caso, per poter avere un quadro più chiaro della situazione, di quali siano i benefici dell’arnica e a cosa serve esattamente, abbiamo intervistato il Dott. Enrico Roberto Pedotti, medico chirurgo, specializzato in ortopedia e traumatologia, che riceve presso il Santagostino di Milano.
Cosa si può curare con l’arnica?
↑ topPrima di tutto dovremmo dire che l’arnica presenta diversi principi attivi che possono avere un effetto coadiuvante della guarigione, ma non sono curativi. Pertanto con l’arnica non si cura, ma si può agire a livello dei sintomi, in modo da permettere all’organismo una guarigione più rapida.
Va inoltre precisato comunque che l’EFSA, ossia l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare non ha autorizzato ufficialmente alcun “claim” in merito alle proprietà antinfiammatorie, analgesiche, o antibiotiche della pianta.
Detto questo, l’arnica viene usata prevalentemente per:
- ridurre gonfiore e dolore, quindi come analgesico a seguito di un trauma lieve
- migliorare la mobilità articolare nei soggetti che presentino osteoartrosi e relativi dolori articolari
- ridurre la rigidità e i dolori muscolari a seguito di sforzi come per esempio l’allenamento contro resistenza
- coadiuvare il riassorbimento di lividi ed ematomi
- dare sollievo in condizioni come labbra screpolate, punture di insetto
- aiutare il riassorbimento dell’acne
- mal di gola
- flebite superficiale
- gengiviti
Come agisce l’arnica?
↑ topL’azione miorilassante (di rilassamento del tessuto muscolare) che l’arnica sembra avere deriva da alcuni dei componenti in essa contenuti che inibiscono la reazione infiammatoria legata al trauma o allo sforzo.
Gli stessi componenti poi sono anche responsabili delle presunte proprietà di combattere dolore e infezioni. L’arnica è infatti considerata anche un discreto antisettico e funghicida.
Infine tra le proprietà dell’arnica pare rientrare anche quella di immunostimolante, cioè di coadiuvante della risposta immunitaria, proprietà che le è conferita dai polisaccaridi contenuti nel fiore della pianta.
Preme a questo punto ribadire che quanto detto sopra non è al momento dimostrato a livello scientifico in maniera definitiva.
Quando non usare l’arnica?
↑ topCi sono in effetti alcuni casi in cui l’arnica non va utilizzata perché può comportare rischi per la salute del paziente.
Vanno evitati gli integratori a base di arnica nel caso in cui il paziente sia in cura farmacologica per il trattamento di problemi ematici. In particolare detti integratori presentano interazioni con i farmaci anticoagulanti che vengono usati da persone con problemi di colesterolo.
Va poi evitata l’assunzione di integratori anche in caso di
- gravidanza e l’allattamento, per evitare problemi indesiderati al feto
- sindrome dell’intestino irritabile e morbo di Crohn
- ulcere a livello gastrointestinale
- tachicardia cronica
- problemi di pressione alta
- interventi chirurgici programmati
Quanto tempo ci mette l’arnica a fare effetto?
↑ topL’effetto dei prodotti con arnica come principio attivo dipende molto da diversi fattori. Principalmente dipende dalla reazione individuale del paziente, ma anche dal tipo di problema per cui si sta usando il prodotto, dalla sua gravità, dall’età del paziente, e dal tipo di prodotto che si sta usando e dalla relativa concentrazione del principio attivo.
Pomate e prodotti cosmetici hanno evidentemente tempi di azione differenti rispetto ad un prodotto per uso orale, che deve prima essere assorbito dall’organismo.
In linea del tutto generale, l’uso topico dovrebbe produrre un effetto in poche decine di minuti, mentre quello orale agisce in circa un’ora.
Quali sono le controindicazioni dell’arnica?
↑ topLa pianta e i preparati a base della stessa presentano alcuni effetti collaterali piuttosto seri in caso di uso scorretto o eccessivo.
Per prima cosa sono possibili reazioni allergiche al principio attivo.
L’erba è ritenuta velenosa, ed elevate dosi assunte per via orale possono portare alla morte del paziente per intossicazione e avvelenamento.
Oltre a questo i prodotti a base di arnica da assumere per via orale possono causare:
- nausea e vomito
- vertigini
- diarrea
- emorragie
- mal di testa
- ipotensione arteriosa
Per quello che riguarda invece l’applicazione di pomate per uso topico, se il periodo di utilizzo di protrae eccessivamente, il paziente può presentare alcuni problemi a livello cutaneo. Tra questi:
- eruzioni cutanee
- lesioni alla pelle
- ustioni
- vesciche
In generale prima di utilizzare prodotti con arnica, specialmente se per uso orale, si consiglia caldamente di consultare un medico specialista, che saprà consigliare al meglio.
I rimedi fai da te possono in molti casi non risolve minimamente il problema, o aggravarlo. In altri creano le condizioni per l’insorgere di altri problemi non correlati con quello originario, ma che possono essere seri.