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Pubblicato inSalute

Ammalarsi ogni tanto fa bene?

Sono due le grandi tipologie di malattie di cui ci si può ammalare: le patologie infettive e quelle non trasmissibili. Facciamo il punto con il dottor Luca Ponti del Santagostino

Ammalarsi facilmente

Esiste una particolare ragione per cui alcune persone sembrerebbero tendere ad ammalarsi più facilmente di altre? Cosa fa male al nostro sistema immunitario? Prendendo freddo è più facile indebolirlo? Cosa indica la febbre?

Proviamo a rispondere a queste e altre domande con l’aiuto del dottor Luca Ponti del Santagostino e a capire se – e quando – ammalarsi fa bene.

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Cosa succede al nostro organismo quando ci si ammala?

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“Ammalarsi” è un termine estremamente ampio. Il nostro corpo può essere colpito da due grandi categorie di malattie:

  • patologie infettive
  • malattie non comunicabili, ovvero tutti gli stati morbosi non trasmissibili quali, ad esempio, le patologie cardiache, il diabete e le patologie neoplastiche

In entrambi i casi, le manifestazioni di una malattia dipendono da una complessa interazione tra la predisposizione genetica del singolo e i cosiddetti fattori ambientali. Questi comprendono tutto ciò che influenza il nostro organismo (dieta, patologie di base, fumo). Da ciò dipende una maggiore o minore attivazione del sistema immunitario, il protagonista della lotta alle infezioni e punto focale nelle malattie non comunicabili.

Il sistema immunitario inizia, quindi, una serie di processi che, collettivamente, prendono il nome di infiammazione. Grazie all’infiammazione il sistema immunitario viene attivato e mobilitato verso il sito interessato da patologia.

Il problema dunque sorge quando l’infiammazione, che normalmente è un processo regolato e finito, si perpetua nel tempo, diventando cronico, o risulta disregolato ed abnorme rispetto al normale.

Ammalarsi ogni tanto fa bene al sistema immunitario?

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Più che una questione di “fare bene”, si tratta di una questione di sintomi. Ammalarsi, soprattutto dal punto di vista infettivo, è fondamentalmente inevitabile.

Il nostro corpo, infatti, è costantemente a contatto con patogeni come virus o batteri. Si pensi, inoltre, che nel corpo umano il rapporto tra il numero di cellule batteriche (B) e quello di cellule umane (H) è circa 1.3 (3 x 1013 contro 3.8 x 1013 cellule, rispettivamente).

D’altro canto, il venire a contatto con agenti infettivi permette in seguito di sviluppare immunità, in modo da essere coperti da eventuali futuri attacchi da parte degli stessi patogeni. Di conseguenza, la differenza sta più nell’espressione della malattia in sé più che nel contatto con la stessa.

Come ammalarsi raramente?

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Tenendo conto delle premesse già fatte, è importante cercare di mantenere uno stile di vita più sano possibile. Ciò, infatti, può essere utile a evitare di stimolare in modo negativo il sistema immunitario e un’infiammazione disregolata.

Questo vuol dire:

  • dormire un numero sufficiente di ore
  • seguire una dieta sana, varia ed equilibrata
  • abbinare il tutto all’esercizio fisico

Questi tre fattori, da soli, permettono di diminuire lo stress cellulare e, di conseguenza, l’infiammazione.

Perché alcune persone non si ammalano mai?

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Anche in questo caso, non si tratta di ammalarsi o meno, ma è più una questione di sintomi. Le infezioni, come ad esempio la sindrome influenzale o altre patologie dell’apparato respiratorio, non si manifestano esattamente nello stesso modo in tutti i soggetti. Tutti presentano una predisposizione diversa e un setting immunologico e ambientale estremamente personali.

Dalla presenza di febbre, al mal di gola fino ai dolori muscolari o ai problemi delle vie respiratorie, le manifestazioni sintomatologiche possono essere davvero molteplici e dipendere dai meccanismi di difesa di ciascuno.