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Pubblicato inSalute

37 è febbre oppure no?

Una temperatura di 37 °C è considerabile febbre, o può essere sintomo di altro? E in che modo si potrebbe pensare un possibile trattamento? In questo articolo, le risposte del medico professionista.

37 febbre o no

Una temperatura di 37 °C è febbre oppure no? La domanda sembra oziosa, ma forse è il caso di approfondire un sintomo che spesso non sappiamo leggere.

A darci maggiori informazioni su questo meccanismo di difesa, che fa alzare di pochi di alcuni decimi di gradi centigradi la temperatura corporea normale, il dott. Luca Ponti, medico professionista del Santagostino.

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Avere una temperatura di 37 °C è febbre?

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Una temperatura corporea di 37 °C non è considerata febbre, dal momento che rientra nel range di normalità, i cui massimali sono compresi tra i 35,3 °C e 37,7 °C, con una media di 36,7 °C. Pertanto è una temperatura che può considerarsi normale.

Questa grande variazione di range è dovuta sia ad una variabilità inter-individuo, sia ad una variazione circadiana: la temperatura corporea basale è fisiologicamente diversa nei vari momenti della giornata. La temperatura è più alta nel pomeriggio, in questa fase si raggiunge il picco nell’arco delle 24 ore.

Come può essere definita la febbre?

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La febbre viene definita come un aumento della temperatura corporea centrale, core body temperature, al di sopra della normale variabilità giornaliera di un individuo.

Non c’è una soglia universale per la febbre, ma in generale questa si considera sopra i 37,8 °C e i 38 °C.

Quando si può dire di avere la febbre?

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Superato quindi il range di normalità, si può parlare di febbre. Come si accennava, questo aumento della core body temperature è un meccanismo di difesa del corpo rispetto a possibili infezioni o, in termini più generici, rispetto a malattie.

Basti pensare alla sindrome influenzale, una delle cause della febbre, la cui origine è da ricercarsi in una infezione virale. Per mezzo di una temperatura maggiore l’organismo è in grado di contrastare e neutralizzare l’azione del virus.

A seconda della gradazione misurata, è possibile distinguere in:

  • febbricola entro i 38 °C
  • febbre moderata quando si è tra i 38,5 °C e i 38 °C
  • febbre elevata oltre i 39 °C.

Quando invece la temperatura supera i 39,5°C si è in una condizione di iperpiressia. Si possono quindi dare situazioni nelle quali la febbre rappresenta un sintomo, per così dire, di cambiamento e di crescita dell’organismo. È il caso di quella che viene definita febbre da crescita.

Quando non si deve misurare la febbre?

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Non c’è un momento in cui la febbre non vada misurata, ma bisogna tenere conto della variabilità circadiana della temperatura corporea. Normalmente c’è un cambiamento di circa 0,5 °C tra la temperatura del mattino e quella del tardo pomeriggio, per cui una temperatura corporea mattutina maggiore di 37,2 °C può già essere considerata febbre, così come lo è una temperatura serotina maggiore di 37,7 °C. Altri fattori estrinseci possono falsare e mascherare un aumento della temperatura corporea.

Tra questi fattori può essere indicata, come esempio, una terapia con cortisonici ad alto dosaggio. Le donne in età fertile, poi, possono avere un aumento leggero della temperatura in relazione al periodo ovulatorio, periodo che termina con la mestruazione. Un lieve aumento, sovrapposto alla curva circadiana, dovuto alla secrezione di progesterone dopo l’ovulazione. Anche l’adozione della pillola contraccettiva può determinare un leggero aumento della temperatura corporea.

Nelle persone anziane solitamente la temperatura è più bassa. Condizioni di stress, che stimola il sistema nervoso autonomo, determinando un aumento dei valori di adrenalina e di noradrenalina, che a loro volta stimolano il metabolismo, con conseguente aumento della temperatura. Anche uno stato d’ansia può contribuire all’aumento della temperatura.

Quali possono essere le cause di una temperatura di 37 °C?

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La febbre è un sintomo, non una patologia di per sé. Per questa ragione, la febbre può essere causata da una vasta quantità di condizioni, siano queste:

Altre condizioni che possono determinare un aumento della temperatura possono essere la stanchezza, ad esempio, oppure l’esercizio fisico.

Ma fino a quando non si superano i 37 °C si è comunque nel range della normalità.

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In che modo intervenire se la temperatura è di 37 °C?

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Non c’è da intervenire su una temperatura corporea ricompresa entro i 37 °C. Rimane valido il consiglio di bere molti liquidi in ogni caso; mantenersi idratati bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno è una abitudine che dovrebbe essere sempre mantenuta.

Piuttosto che abbassare la febbre, o meglio abbassare la temperatura, si cerca di alleviare altri sintomi che potrebbero presentarsi. Sintomi quali mal di testa, dolori muscolari oppure articolari, ad esempio. Tutt’al più si può contattare il proprio medico se la temperatura tende a salire fino a diventare febbre lieve o moderata.